sabato 17 marzo 2018

Teatrino Italia - Sulla scena solo politici scodinzolanti al servizio delle multinazionali e delle lobbies d’oltre oceano


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Le cose non vanno bene in nessun caso. Come qualcuno ha già detto, abbiamo sulla scena solo politici scodinzolanti al servizio delle multinazionali e delle lobbies di ogni genere d’oltre oceano.

Sono tuttavia particolarmente preoccupata per le posizioni prese dai Cinque Stelle, scelte che possono avere un impatto sui cittadini meno informati e sull’uomo della strada e che mi appaiono come un programma di vero e proprio smantellamento dello Stato con delle “intromissioni indebite” sulla sua compagine e sul suo funzionamento. Mi dispiace dirlo perché non ho niente contro di loro e ho sempre difeso Virginia Raggi che, nella gestione del Comune di Roma, è accusata da tutti e di tutto allorché i danni sono stati fatti essenzialmente dai suoi predecessori e lei non è certo la Madonna di Lourdes che può fare dei miracoli da un giorno all’altro. Che la si lasci lavorare in pace, poi si tireranno le somme.

Riguardo al Movimento Cinque Stelle, la loro totale assenza di sensibilità istituzionale è molto preoccupante e mi chiedo se non ci siano dietro di loro dei consiglieri fraudolenti che mirano soprattutto  ad abbassare il livello dei politici italiani e dell’assetto istituzionale del nostro Paese. Dalle posizioni che prendono i Cinque Stelle e dalle proposte che vantano appare con preoccupante chiarezza che non hanno la minima idea dell’importanza e della consistenza del lavoro del Parlamento e dei singoli Parlamentari. Pretendono di diminuire il numero dei Parlamentari e i loro stipendi, costringono i loro eletti a versare una parte dello stipendio di Membri del Parlamento per contribuire alla realizzazione di progetti del Movimento, vogliono limitare a due i mandati dei Parlamentari, ecc…  A mio parere, tutto ciò non solo nuoce al buon funzionamento del Parlamento ma è illegale e illegittimo e costituisce una intromissione indebita negli affari dello Stato. Il Parlamento e i Parlamentari sono al servizio del Paese, sono al servizio del Popolo sovrano che li ha eletti , sono al servizio di tutti i cittadini italiani, non già dei Partiti politici. Per queste ragioni, i soldi che il Movimento prelieva dagli stipendi dei Parlamentari eletti nelle sue liste sono soldi che vengono prelevati dalle tasche del Popolo italiano, che vengono sottratti al corretto funzionamento del Parlamento, sottratti, di conseguenza, a tutti i cittadini italiani che hanno il diritto di disporre di un Parlamento che funzioni a pieno titolo secondo i criteri stabiliti dalle leggi e dalle regolamentazioni vigenti e non già dai singoli Partiti e Movimenti.

Premesso che tutti i lavori, tutti i mestieri, sono importanti per il benessere del Paese e per il buon funzionamento dello Stato e devono essere eseguiti con competenza e diligenza, va sottolineato che il compito di Membro del Parlamento non è una “sine cura” , è un lavoro difficile che richiede un grande impegno quotidiano, la vocazione di essere al servizio dell’interesse generale, una formazione adeguata e grandi capacità di analisi e di comprensione delle problematiche alle quali i cittadini e il Paese sono confrontati.  Contrariamente a quello che mostrano di pensare i Cinque Stelle, non ci si improvvisa Parlamentare e Legislatore, non è possibile prendere delle persone dalla strada, farle eleggere come membri del Parlamento e dopo due mandati buttarli fuori, impedir loro di presentarsi di nuovo alle elezioni perché ciò costituisce un danno per il buon funzionamento del Parlamento e un danno a fronte dell’interesse generale. Salvo casi particolari, sono i cittadini che devono rimandare a casa i Membri del Parlamento non i Partiti e i Movimenti e il criterio può essere, essenzialmente, solo quello della loro inefficienza non già quello dell’esperienza acquisita.

Peraltro, se si riduce al minimo lo stipendio dei Parlamentari, nessun professionista di alto o buon livello potrà accettare di lasciare la propria attività per esercitare quella di Membro del Parlamento o rinuncerà o cercherà di tenere il piede in due staffe e l’Italia si ritroverebbe a contare soprattutto sugli sfaccendati, i nullafacenti disposti ad accettare qualsiasi stipendio oppure con i Berlusconi e simili che dello stipendio di Parlamentare non sanno che farsene. Il problema, a mio parere, non è quello della riduzione degli stipendi dei Membri del Parlamento, è invece quello di farli lavorare assiduamente, di incatenarli alle loro sedie in Parlamento con un regolamento adeguato e multe salatissime per qualsiasi assenza. Quell’emiciclo molto spesso semi-vuoto è un vero scandalo.

Anna Maria Campogrande

P.S.

Personalmente, non ho bisogno di stare da una parte o dall’altra per leggere le riflessioni altrui o andare ad ascoltare conferenze e dibattiti. Se posso, io, partecipo sempre e ovunque ai dibattiti e alle conferenze alle quali sono invitata, senza distinzione di bordo politico, ed ogni giorno compero un quotidiano diverso perché non amo essere indottrinata da un pensiero unico.

Amo ascoltare e comprendere, il più largamente possibile, le opinioni dei miei simili e le idee che circolano, è solo così che ritengo di potermi fare un’idea approfondita ed equilibrata del contesto nel quale vivo e fondare le mie scelte. L’attuale, nuovo, contesto politico nel quale viviamo rende difficili le nostre scelte e richiede attenzione a largo raggio. A me, quello che preoccupa di più di Giggino e Co è la loro scarsa formazione e sensibilità istituzionale, loro trattano lo Stato come se fosse una qualsiasi impresa privata e in caso di una vera vittoria, da parte loro, io temo più di ogni altra cosa lo smantellamento dello Stato.

AMC

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