giovedì 31 agosto 2017

Al terrorista non far sapere... - Rai disinformational



Risultati immagini per video terrorista ucciso barcellona

 
Ignorato (per non dire oscurato) dal sedicente servizio pubblico televisivo del nostro Paese, circola da giorni in rete un inquietante video che mostra l’uccisione del quinto terrorista del commando Isis a Cambrils Actua, volutamente ammazzato, benché visibilmente implorante e verosimilmente disposto ad arrendersi.

Forse c’è un motivo per una così grave omissione di servizio pubblico. La pubblicazione di un tanto raccapricciante documento avrebbe indotto gli spettatori a porsi una inevitabile domanda: era meglio ucciderlo o piuttosto catturarlo per farlo parlare e magari capire qualcosa di più di ciò che sta dietro questi mostruosi attentati di fanatismo da radicalizzazione improvvisa di soggetti, non di rado, di accertata fragilità (si fa per dire) psicologica?”.

In assenza (voluta) di informazione (dovuta), e conseguente dibattito, è lecito ritenere, come dice Gianluca Ferrara (sempre in rete) che sia venuto ormai il tempo di “spegnere la televisione e iniziare un percorso di decostruzione per arrivare a capire chi sono i veri professionisti del terrore”.

D’altronde è sempre più evidente che “siamo vessati da una cospirazione monolitica e spietata che si basa principalmente sumezzi segreti per espandere la sua sfera di influenza!”

Non lo dico io ma qualcuno molto più importante di me e molto prima di me: “infiltrazione invece di invasionesovversione invece di elezioniintimidazioni anziché libera sceltaguerriglia di notte anziché eserciti di giorno”. Qualcuno, forse proprio per questo brutalmente assassinato, che, senza esitazione, parlava di “un sistema che ha arruolato vaste risorse umane e materiali nella costruzione di una macchina altamente efficiente che combina operazioni militari, diplomatiche, di intelligence, economiche, scientifiche e politiche”. (John F. Kennedy, Walford-Astoria Hotel di New York, il 27 aprile 1961di fronte all'Associazione degli Editori della Stampa Americana)

Pare evidente che, oggi più che mai, ci sia un attacco senza precedenti alla sovranità dei popoli, su più livelli: manipolazione e controllo della produzione alimentare, farmacologia imposta, attacchi terroristici e false flags, espropriazione di terre e delocalizzazione del lavoro, devastazione della famiglia e depravazione della società, infiltrazione dei popoli europei attraverso finte migrazioni e persino devastazione del pianeta.

Per fortuna, però, pare anche evidente che tutte queste nefandezze sono sempre più difficili da soffocare nelle tombe della disinformazione delle quali sono fedeli custodi (e per questo complici) i vertici dell’azienda di servizio pubblico, tenuta inopinatamente in piedi coi soldi delle vittime contribuenti.


Adriano Colafrancesco 

www.adriacola.altervista.com

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