sabato 30 dicembre 2017

Caro vecchio 2017... anche tu te ne sei andato!


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Caro vecchio 2017, avendo già buttato dalla finestra (di Windows), nel corso dei tuoi 12 lunghi mesi di vita, tutti (o quasi) i miei turbamenti, non mi restano che questi ultimi spiccioli che ti prego di passare in consegna, la notte di Capodanno, al 2018, perché ne faccia tesoro per lui e per tutti gli anni a venire dopo di lui. E’ un monito dedicato al nostro Paese e più in generale all’Europa, attraverso le due figure che più autorevolmente rappresentano l’uno e l’altra questo post di San Silvestro, con l’auspicio di tempi migliori e nella fiducia in un risveglio autentico delle coscienze e degli animi di buona volontà.


Gentiloni, il giustiziere della Rai (che impunemente oggi va ancora farfugliando sibillino amenità tipo “in un grande paese democratico resta fondamentale l’informazione professionale”) l’aveva promesso ed è stato di parola: “avanti fino a fine legislatura!”. Sicché l’ultima preoccupazione del sedicente governo in carica riguarda le intercettazioni, ossia il terrore che strumenti di indagine più che dovuti contro il dilagare in politica del malaffare, possano essere utilizzati pienamente e in un quadro di trasparenza dovuta da parte di chi assume incarichi a tutela e nell’interesse della collettività.

Tutto in linea, del resto, col suo compare Juncker, giustiziere d’Europa: “L’Europa non è ancora ben attrezzata per difendersi dai ciberattacchi. Per aiutarci a difenderci, la Commissione propone oggi nuovi strumenti, tra cui un’agenzia europea per la cibersicurezza!”. La vera urgenza del Nuovo Ordine Mondiale è l’incaprettamento di tutte le possibili forme di espressione non allineate.

In verità sanno bene entrambi che “L’Europa che nasce tra il compiacimento ufficiale e obbligatorio, toglie sovranità agli Stati europei, ai vecchi Stati nazionali, ormai troppo piccoli per poter competere nel “mercato globale”, ma non esercita poi per sé la sovranità che si è avocata. Lo fa di proposito, il governo europeo non vuole essere politico. Si è autonominato “commissione” e i suoi ministri sono “commissari”. Se fossimo ancora politicamente vivi, il termine stesso ci agghiaccerebbe: evoca i commissari del popolo, il commissariamento, ossia la messa sotto tutela, il commissario di Polizia. Il termine e le prerogative del commissario si situano al di sotto del governo politico, e della legittimità democratica; il commissario svolge una funzione amministrativa, dai confini imprecisati, e per questo torbidamente illimitati. Il commissario è sempre un funzionario addetto al controllo e alla regolazione, spesso punitiva. Non per caso la Commissione Europea non emana leggi, ma “direttive”, ossia quasi-leggi. Ecco a cosa si è ridotta l’Europa: si lascia governare da quasi-istituzioni, da un quasi-governo, e obbedisce a quasi-leggi. Il tutto inquadrato in una quasi-democrazia, fondata non sulla partecipazione appassionata, ma sulla passività inerte e sull’astensione!” 

Ricordatene bene, quindi, caro 2017, e ricorda al 2018 di ricordarlo ai nostri connazionali, quando saranno nel segreto dell’urna, di diffidare del gatto e la volpe sempre pronti a rapinarci dei nostri zecchini: Il pericolo di ritorno al futuro, è sempre in agguato.

Buon San Silvestro!
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Adriano Colafrancesco 




venerdì 29 dicembre 2017

Locomozione e trasporti... La scelta della gomma e la scelta del ferro


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La scelta fatta di favorire le strade rispetto le ferrovie, il loro non ammodernamento, l’abbandono di chilometri di rotaie, assieme a quella di privilegiare la mobilità nord-sud, ha creato in Italia grandi squilibri territoriali e mancato sviluppo in particolare nel Sud e nel Centro Italia.

A queste scelte si è aggiunta l’inconsistenza della politica viterbese nello scenario regionale e nazionale, con la conseguenza del mancato sviluppo economico del viterbese, divenuto così il dormitorio di una forza lavoro obbligata a trasferimenti verso Roma accentratrice, con mezzi pubblici inadeguati o con auto private, aggravando i danni all’ambiente, con costi per la collettività esagerati. Basti pensare che la provincia di Viterbo è una delle provincie con più immatricolazioni di auto private d’Italia.

La cura del ferro avviata dal Governo, che incomincia a portare frutti, e la riforma delle autorità portuali, sono le vere novità che hanno rivoluzionato la politica dei trasporti.

Anche l’Italia così avvia la scelta del trasporto ferroviario operando l’inversione di marcia che in Europa è già fatta da tempo.  

Con la legge di riforma delle autorità di sistema portuali che attribuisce a queste nuovi poteri per lo sviluppo economico del territorio, il viterbese e tutto il Centro Italia potrebbero trarne vantaggi. Per questo motivo è lodevole l’iniziativa del presidente dell’autorità di sistema portuale di Civitavecchia Francesco Di Majo, al quale si stanno unendo i Comuni del territorio, capo fila il Sindaco di Gallese Danilo Piersanti, di proporre la realizzazione di una vasta area o ZES (zona economica speciale) che abbracci il territorio viterbese, reatino, l’Umbria, le Marche, l’alta provincia di Roma, parte della regione Toscana e di chiedere la sistemazione degli importanti tasselli mancanti quali: il riconoscimento CORE del Porto di Civitavecchia e il finanziamento della ferrovia Civitavecchia Orte.

Questa infatti congiungendosi alla Orte-Falconara permette il collegamento con i grandi corridoi europei TEN T Palermo Berlino, Adriatica e i collegamenti Mare-Treno-Mare Spagna, Barcellona-Civitavecchia-Ancona, Croazia, i paesi dell’Est  e  le Nuovi Vie della Seta.  

Per creare sviluppo in un territorio parte importante la svolgono le infrastrutture e la scelta non può più essere quella viaria. Bene il completamento della Superstrada che però auspichiamo abbia un impatto non distruttivo dell’ambiente e dell’economia locale. Avremmo preferito la messa in sicurezza e l’ampliamento della Aurelia bis, sicuramente meno impattante, così come da tempo ci siamo permessi di proporre assieme a pochi altri comitati e partiti.

Indispensabile diventa, anche per evitare lunghe file di autotreni sulle strade, la riapertura della Ferrovia Civitavecchia-Orte, prima al servizio turistico, grazie all’approvazione della legge 168/2017 sulle ferrovie turistiche e poi al servizio merci e viaggiatori. Richiesta avanzata dai Sindaci della linea, presidenti Provincie e dal Comune di Rieti, dal presidente autorità di sistema portuale di Civitavecchia e dal presidente dell’Interporto Centro Italia di Orte.

Riaprendo la tratta Capranica Orte km 36,723 al servizio turistico, i costi dovrebbero essere, a nostro parere, da studi RFI forniti a Fondazione FS, davvero limitati, dato che in essa è presente l’armamento pesante (rotaie 60 Kg/metro), cambiato poco prima della chiusura. Sulla prima tratta Sacile-Maniago Km 34, della Ferrovia Sacile-Gemona, sono stati rimessi i binari. Costo pagato da RFI 17 milioni di euro e riaperta a dicembre 2017.  
Sulla tratta Capranica Orte sono presenti ben 3 nodi ferroviari ed è possibile creare l’anello ferroviario Circumcimina, con pochissima spesa, se non quella del ripristino dei collegamenti a Fabrica di Roma con la linea ATAC Roma-Civitacastellana-Viterbo e a Viterbo tra le due stazioni di Viterbo Porta fiorentina ATAC e RFI. Importante anche la realizzazione sulla FL3 Roma-Capranica-Viterbo sotto l’ospedale Belcolle della stazione Viterbo Belcolle. Tutto ciò darebbe una vera mobilità usufruibile da tutto il viterbese e dalla provincia romana.

La Provincia di Viterbo ha approvato ben due Piani di Bacino dei trasporti, redatti dall’Università La Sapienza che concretizzati farebbero fare  quel salto di qualità che è la programmazione del territorio.

Per questo motivo riteniamo necessario appoggiare decisamente la richiesta del Sindaco di Orte della fermata di alcuni treni alta velocità ad Orte. E’ una richiesta legittima per tutto il viterbese e credo che tutti i sindaci del viterbese, siano in sintonia nel rivendicarla.

I processi ora sono stati avviati. Vanno seguiti continuando a chiedere il riequilibrio del territorio e investimenti sulle infrastrutture, anche per ridurre il giusto malcontento sui tempi lunghi dei collegamenti ferroviari tra Viterbo e Roma. Questa è la strada maestra per la programmazione dello sviluppo nel viterbese e in tutto il Centro Italia, che richiediamo a tutte le forze politiche in campo nelle prossime elezioni,  da percorrere con fermezza e decisione.

Raimondo Chiricozzi

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mercoledì 27 dicembre 2017

Il PD ti aiuta....














Sei anni di Pd: cronistoria di un disastro epocale nel nome dell’Ue e dell’euro 

La XVIIesima Legislatura volge a termine ed è giunto il momento di tirare le somme e fare il bilancio degli ultimi 6 anni, tutti caratterizzati dal Partito Democratico al Governo del Paese (fatta eccezione per il solo 2012 quando non era al governo ma appoggiava – senza battere ciglio – tutte le nefandezze del Governo Monti).

Novembre 2011. Colpo di Stato. Mario Monti sale a Palazzo Chigi sostenuto da Pdl e Pd:

a) riforma Fornero sulle pensioni e nascita del problema degli esodati;

b) abbassamento a mille euro del limite di utilizzo del denaro contante in qualsiasi tipo di transazione;

c) totale inversione dell’onere della prova a carico del contribuente;

d) seconda riforma Fornero che contrae fortemente i diritti fondamentali a tutela del lavoratore;

e) forte contrazione della domanda interna attraverso il consolidamento fiscale e la diminuzione delle importazioni (attraverso, appunto, la contrazione della domanda e quindi dei consumi);

f) voto favorevole alla ratifica del Trattato intergovernativo denominato “Fiscal Compact” (cioè zero spesa a deficit, riduzione a ritmi criminali del rapporto debito pubblico/Pil e pareggio di bilancio);

g) voto favorevole alla vile costituzionalizzazione del vincolo del pareggio di bilancio (Legge costituzionale n. 1/2012);

h) Risultati: contrazione del Pil (dal + 0,4% del 2011 al – 2,4% del 2012) e aumento del tasso di disoccupazione (dall’8,4% a poco meno del 13%).

Elezioni politiche 2013 e XVIIesima Legislatura.
Con appena il 29,55% dei voti, la coalizione di centrosinistra guidata dall’allora segretario del Pd Pier Luigi Bersani ottiene alla Camera il 55% dei seggi.
Nel gennaio 2014 la Corte costituzionale, con sentenza n. 1/2014, dichiara l’incostituzionalità della legge elettorale (il porcellum) con la quale è stata eletta la XVIIesima Legislatura (sia nella parte in cui non consentiva all’elettore di esprimere le preferenze per i candidati, sia nella parte in cui prevedeva l’applicazione di un premio di maggioranza senza prevedere anche una soglia minima di voti perché il premio possa trovare attuazione). 
Nonostante la Consulta faccia espresso riferimento all’istituto della prorogatio per quello che le Camere possono fare dopo una sentenza del genere, queste continuano a legiferare come se nulla fosse successo, in palese (seppur non dichiarata) usurpazione del potere politico:

a) abrogazione dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori e smantellamento dei diritti fondamentali con maggiore precarizzazione del lavoro (jobs act);

b) riforma costituzionale che smantella pesi e contrappesi e costituzionalizza i vincoli esterni di matrice sovranazionale (fortunatamente bocciata dal popolo in sede referendaria);

c) invasione incontrollata di centinaia di migliaia di migranti economici con conseguente aumento di fenomeni di violenza e criminalità, arrivando ad un passo dal totale scollamento della tenuta civile del Paese;

d) totale menefreghismo nei confronti dei terremotati a seguito dei due sisma del 2016;

e) maggiore incisività della pignorabilita’ diretta dei conti correnti di cittadini e imprese da parte di Agenzia delle Entrate (senza passare dal controllo di un giudice);

f) finta soppressione di Equitalia con trasferimento di funzioni e personale ad “Agenzia delle entrate riscossione”, dotata di strumenti di maggiore controllo ed invasione rispetto ad Equitalia;

g) tentativo di approvazione delle cosiddette “step child adoption” che consentono l’adozione di minori da parte di persone dello stesso stesso, nonostante il parere contrario di parecchi psicologi e psichiatri (tentativo fallito);

h) graduale superamento dei simboli della tradizione cristiana attraverso una continua azione di moral suasion nei confronti di scuole ed uffici pubblici affinché vengano gradualmente soppressi crocifissi, presepi e manifestazioni legate alla religione cattolica;

i) tentativo di regalare la cittadinanza italiana a circa 800.000 immigrati attraverso gli strumenti dello Ius Solie dello Ius Culturae, in modo da recuperare un consenso elettorale definitivamente perso da parte degli italiani (provvedimento approvato alla Camera e arenatosi al Senato);

l) tentativo di approvazione del cosiddetto ddl sulle “fake news” in modo da zittire il dissenso sulla rete e sui social network (provvedimento arenatosi al Senato);

m) incessante campagna denigratoria contro chi difende i concetti di Sovranità, Patria e interesse nazionale, arrivando ad aggettivare i cosiddetti “sovranisti” in razzisti, xenofobi e fascisti;

n) diffusione, attraverso i mezzi di stampa a proprio servizio, di informazioni totalmente false su eventuali catastrofismi nel caso in cui l’Italia uscisse dall’euro. Continui ed incessanti inviti ad illegittime ed ulteriori cessioni di sovranità;

o) aver espresso tre presidenti del consiglio dei ministri consecutivi (Letta, Renzi e Gentiloni) privi di qualsiasi legittimazione democratica;

p) tentativo di introduzione di norme liberticide che vietano addirittura di vendere prodotti con immagini raffiguranti Benito Mussolini o la simbologia del periodo fascista (“Legge Fiano“, approvata alla Camera ma arenatasi al Senato);

q) finta abolizione dello strumento giacobino degli studi di settore. Nonostante la previsione da parte della legge di bilancio 2017, l’attuazione del superamento è stata rinviata (per la seconda volta) al 2019;

r) introduzione del bail-in (dopo averlo votato anche in sede europea). Aver destinato 20 mld di euro in aiuto delle banche e aver abbandonato migliaia di piccoli obbligazionisti che hanno perso tutti i loro risparmi;

s) aver dato la disponibilità (Governo Gentiloni) all’adesione da parte dell’Italia all’introduzione del Fiscal Compact all’interno del diritto derivato dell’Ue (proposta Juncker);

t) Aumento esponenziale del numero dei cittadini italiani che versano in condizioni di povertà assoluta: nel 2016 si è toccata quota 4.740.000;

u) Risultati: nonostante il Quantitative Easing di Draghi, gli incentivi per la decontribuzione e la riduzione del prezzo del petrolio, il Pil negli ultimi tre anni è salito – per ciascun anno – ben al di sotto il 2%, con il tasso di disoccupazione inchiodato poco sopra l’11% (nel 2011, all’atto del Colpo di Stato, era all’8,4%)…

…e tante altre nefandezze e fallimenti. Il tutto contro la democrazia, la Costituzione e il popolo italiano.

Nemmeno un bollettino di guerra avrebbe registrato un simile disastro.

Nel frattempo il Partito Democratico, di cui è segretario Matteo Renzi, si è spaccato. È nata a sinistra una costola chiamata “Liberi e Uguali” della quale fanno parte i leader del Pd del passato (Bersani, D’Alema etc), che hanno contribuito fattivamente ai disastri di cui sopra.

A marzo si vota. Con l’auspicio, per il bene del Paese, che Pd e cespugli gravitazionali non vadano al governo per almeno i prossimi vent’anni.


Giuseppe Palma

http://lacostituzioneblog.com/2017/12/25/sei-anni-di-pd-cronistoria-di-un-disastro-epocale-nel-nome-dellue-e-delleuro-di-giuseppe-palma/

http://altrarealta.blogspot.it/


martedì 26 dicembre 2017

Vaticano - Cercasi catechista per lezioni di vangelo a papa Bergoglio


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Più che un'omelia, quella di Papa Francesco alla Messa di Natale nella Basilica di San Pietro è sembrato un comizio politico. Non ha dubbi Antonio Socci che su Twitter ha commentato: "Non ci si può credere! È veramente ossessionato! Anche nell’omelia di questo Natale il comiziante  obamiano invece di parlare di Gesù Cristo, parla dei migranti. Solo e sempre politica! Gli hanno ordinato di martellare su questo punto e lui da cinque anni bombarda quotidianamente".
Pur di tirare in ballo il tema dell'immigrazione, Bergoglio incappa anche in alcuni errori nel citare il Vangelo: "Oltretutto colpisce l’ignoranza - ha aggiunto Socci - Qualcuno gli spieghi che Giuseppe stava portando la sua famiglia non in un Paese straniero per motivi economici, ma nel suo stesso Paese per il censimento, perché lui era originario di Betlemme. Quindi era a casa sua. E il versetto “non c’era posto per loro” si riferisce al fatto che nel caravanserraglio dove erano tutti non c’era un luogo appartato per partorire. Come si può distruggere così l’annuncio del Natale con un banale comizietto populista?".
"Maria e Giuseppe si videro obbligati a partire". È il monito di Papa Francesco durante l'omelia della messa della notte di Natale, celebrata nella basilica di San Pietro con centinaia tra cardinali, vescovi e sacerdoti. "Nei passi di Giuseppe e Maria si nascondono tanti passi. Vediamo le orme di intere famiglie che oggi si vedono obbligate a partire - afferma il Pontefice - In molti casi questa partenza è carica di speranza, carica di futuro; in molti altri, questa partenza ha un nome solo: sopravvivenza. Sopravvivere agli Erode di turno che per imporre il loro potere e accrescere le loro ricchezze non hanno alcun problema a versare sangue innocente".
Secondo Bergoglio, Giuseppe e Maria "dovettero lasciare la loro gente, la loro casa, la loro terra e mettersi in cammino per essere censiti. Un tragitto per niente comodo né facile per una giovane coppia che stava per avere un bambino: si trovavano costretti a lasciare la loro terra - insiste il pontefice - Nel cuore erano pieni di speranza e di futuro a causa del bambino che stava per venire; i loro passi invece erano carichi delle incertezze e dei pericoli propri di chi deve lasciare la sua casa".
Riflette Francesco nel corso dell'omelia: "Maria e Giuseppe, per i quali non c?era posto, sono i primi ad abbracciare Colui che viene a dare a tutti noi il documento di cittadinanza. Colui che nella sua povertà e piccolezza denuncia e manifesta che il vero potere e l?autentica libertà sono quelli che onorano e soccorrono la fragilità del più debole". E ancora: "Piccolo Bambino di Betlemme, ti chiediamo che il tuo pianto ci svegli dalla nostra indifferenza, apra i nostri occhi davanti a chi soffre. La tua tenerezza risvegli la nostra sensibilità e ci faccia sentire invitati a riconoscerti in tutti coloro che arrivano nelle nostre città, nelle nostre storie, nelle nostre vite - prosegue il Papa - La tua tenerezza rivoluzionaria ci persuada a sentirci invitati a farci carico della speranza e della tenerezza della nostra gente".
In occasione della Veglia di Natale, Papa Francesco cita infine l'omelia della messa d'inaugurazione del Pontificato di San Giovanni Paolo II. "Ce lo ricordava San Giovanni Paolo II: 'Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo'", dice il pontefice. "Natale è tempo per trasformare la forza della paura in forza della carità, in forza per una nuova immaginazione della carità - si sofferma Papa Francesco - La carità che non si abitua all'ingiustizia come fosse naturale, ma ha il coraggio, in mezzo a tensioni e conflitti, di farsi 'casa del pane', terra di ospitalità".

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domenica 24 dicembre 2017

Neo colonialismo: "Ius Soli e immigrazione forzata"

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Ius Soli e immigrazione forzata. Entrambe sono tecniche di neo-colonialismo. 

Ma come vi permettete di creare le condizioni perché la gente debba essere sradicata dalla sua storia, identità, cultura, perché le sue terre e i suoi ambienti sono stati resi invivibili dai nostri predatori occidentali, per poi venire scagliata addosso ad altre società per servire da schiavi e dumping sociale? 

Come vi permettete di parlare di  integrazione e assimilazione che non significano altro che spogliare i soggetti deportati della loro identità, storia, cultura, coesione sociale, per essere snaturati dai colonizzatori.

Guardatevi in giro e vedete quale razza di integrazione lo spostamento di masse portatrici di altri riferimenti civili e sociali ha portato. Tra italiani importati e sudtirolesi colonizzati, dopo un secolo, non esiste comunicazione, nè amalgama. Tra pakistani, indiani, caraibici in Regno Unito e britannici si tratta di isole del tutto separate da generazioni, così tra turchi e tedeschi, con gli importati in eterno subordine, salvo qualche zio Tom (vedi sindaco di Londra). Idem da 300 anni in Usa tra neri e bianchi. Idem a Milano tra cinesi e autoctoni.

I termini integrazione, assimilazione, meticciato sono definizione false, ipocrite e di schifosa natura razzista.

Ammantare tutto questo di buonismo e catturare i gonzi per farne i propri ascari colonizzatori è stata la grande invenzione del mondialismo che ha bisogno di livellare, annullare, amalgamare, deidentificare, desovranizzare i gruppi storici, plebizzare masse indistinte e prive di coscienza di sé. Solo così, e tramite l’ausilio tecnologico dei Frankenstein di Silicon Valley, che spersonalizza esasperando il narcisismo individualista e, al tempo stesso, lacera il rapporto con il reale e la coesione sociale , si eliminano gli ostacoli alla mondializzazione e alla relativa dittatura degli orchi del capitale. 

Ripeto: OGNI JUS SOLI INFLITTO QUI E’ UNO JUS SOLI NEGATO A CASA PROPRIA. E il milione di giovani quadri siriani deportati dalla Merkel per tenere in piedi l’export tedesco sarebbero serviti meglio all’umanità tutta, se fossero rimasti in patria a difenderla dagli stessi colonizzatori che poi li “accolgono”. E i milioni di africani, afghani, bengalesi che finiscono nei nostri campi e nelle nostre fabbriche, o nelle mense Caritas di un immenso caporalato, avrebbero dovuto costruire il futuro dei loro paesi e non lasciarli alla mercè della Monsanto e dell’Exxon.

Questi giovani vengono depredati delle loro terre e dell’agricoltura di sussistenza dalle monoculture del land-grabbing. Perso questo, insieme alla loro millenaria cultura, finiscono inurbati nelle bidonville delle metropoli dove trovano Ong e missionari che gli prospettano il Bengodi in Europa. Poi, lungo la filiera da qui attraverso trafficanti e Ong varie, ci rimettono i 20-25.000 dollari rastrellati nella famiglia e si ritrovano nel bivacco di Como o della stazione di Milano. Dove su di loro lacrimano i nostri cuori.

Ma che schifo fanno gli europei, i Manconi, le Boldrini, i Bergoglio, i Medici senza frontiere e con tanti elmetti bianchi...

Fulvio

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venerdì 22 dicembre 2017

Riprogrammazione sociale in corso


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Senza che noi lo sappiamo, ci stanno riprogrammando,…. fanno piano piano

Negli ultimi tre o quattro anni, soltanto nella parte occidentale del mondo, quindi nel nord globale, sono stati installati circa un miliardo e quattrocentomila sensori per l’internet delle cose. 

Gran parte sono costruiti nei muri delle case, nei nuovi televisori – in tutti gli apparecchi elettronici che comperiamo – e nelle automobili. Parte di questi sensori, che sono invece fissi, sono inseriti negli spazi pubblici e sono quelli con i quali i nostri meccanismi elettronici si collegano senza che noi lo sappiamo.

Hanno creato strumenti che stanno disintegrando il tessuto sociale ed è indispensabile prendere veramente coscienza di quanto questo sia importante, perché ci stanno riprogrammando.

Non ve ne accorgete? No, certo che no. Perché fanno piano piano: un passetto per volta,… un pezzettino per volta.

Adriano Colafrancesco 

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www.adriacola.altervista.com

giovedì 21 dicembre 2017

I guastatori dell'altra informazione - Debunkers sguinzagliati dal regime

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La censura viaggia sul web.... 


*Boldracchina Quidam a mò di elicottero-drone volteggia sui cieli italici minacccccicando lo sguinzagliamento di specifici mastini al servizio del Carceriere Maximo. Il Sikulo-amerikan fischiante. Tali Mastini essendo i così nomati Debunkers.


I debunkers sono TESTEQUADRE alle quali è impartito l'ordine di depistare, trattenere, interdire, minacciare, oltraggiare, confutare, limitare, confondere, ma soprattutto SOPIRE, TUTTI COLORO CHE esprimono DUBBI sulle versioni UFFICIALI degli avvenimenti passati, presenti & futuri. Nel nostro Paese e nel mondo. 

Contrariamente ai bei tempi andati, quando, in Onore del Signore si condannavano al ROGO o ad altre pene detentive o rematorie ( nelle galere di Sua Santità) esseri umani pensanti, al giorno d'oggi qualche buontempone ha ritenuto che basta irridere pubblicamente le tesi sgradite ai Padroni del Sistema PER OTTENERE RISULTATI DI CONTROLLO SOCIALE. 

In teoria la situazione dovrebbe essere sotto controllo perché il processo di acquisizione di nuove emittenti mediatiche tramite acquisto commerciale prosegue indisturbato, tuttavia aumentano le emittenti e correlativamente il bisogno/curiosità di conoscenza del vasto pubblico, il quale gradualmente passa dalla visione mediatica di stampo ludico (partite sportive, giochi a premi, azzardo) a quella dei dibattiti politici ed informativi, con conseguenze sempre nefaste per il potere. 

Ecco nascere la necessità di disporre di un esercito sempre più numeroso, ovviamente a pagamento, di contestatori dei contestatori sul loro proprio terreno: la controinformazione della controinformazione. Ma con in un più un'aggravante. Tipico del Debunker è la tecnica di spiazzamento attraverso l'irrisione o, qualora non riuscisse il colpo, con la minaccia diretta o indiretta.Specifico il caso delle Torri Gemelle dove il Debunker raffinato e ben temperato irride ai sospetti dell'intelligente che ha il coraggio di far funzionare il proprio cervello.


Secondo il Debunker quindi, edifici giganteschi costruiti per durare in eterno, sul tipo delle Torri Gemelle, sarebbero "logicamente" cadute per colpa dell'impatto con un aereo guidato da terroristi suicidi. In questo caso è ovvio che oggi, a quindici anni di riflessioni e di controinformazione, alle tesi ufficiali ci credono in pochi, ma sono passati ben 15 anni! 


Se però paragoniamo le distanze temporali per la liberazione da dogmi assurdi (la Tesi della "Donazione di Costantino" è stata confutata solo 1000 anni dopo la sua promulgazione ed ha comportato una modificazione statuale ben 1500 anni dopo) POSSIAMO CONSTATARE CHE LO SVILUPPO CULTURALE LAICO E LA DIFFUSIONE DEI SISTEMI DI INFORMAZIONE HANNO DATO RISULTATI TANGIBILI.


CONCLUDIAMO con l'elenco dei Debunkers italyoti
più quotati: Paolo Attivissimo, Diego Gabutti, Michelangelo Coltelli, Pierluigi Battista, E. Deaglio, Enrico Mentana, David Puente, Quattrociocchi. CAVE CANEM! *



*A proposito di San Francesco, tornato in auge grazie al contemporaneo pseudo-papa, è interessante una frase tratta da: San Francesco, il Lupo, i Segni, di Gian Paolo Caprettini, Einaudi: " ...Certo, il Fioretto XXI non è la manifestazione di un codice unico, ma è il risultato della convergenza di sistemi diversi. La tradizionale netta opposizione, ad esempio, di cui hanno parlato Frye e Lotman tra mondo cavalleresco e mondo monacale pare abbastanza compromessa nel caso di Francesco, fin dai suoi più antichi biografi definito "cavaliere" o "trovatore di Dio" l'errante che agisce e predica in suo nome..." -   Ho citato questa frase per far notare come i codici linguistici diventano essenziali nella comprensione della fenomenologia politica correlata al predicatore (diretto o indiretto) errante. Il messaggio di San Francesco, difficilmente uguagliato dal Francis Vaticans, incontra ed ammansisce il Lupo... il Lupo, comunque sia, è il pharmakos che la società tende ad escludere. Stesse considerazioni valgono per OGNI predicatore errante, da Gesù detto il Cristo, a San Paolo, a Don Chisciotte a Brancaleone Da Norcia, etc.*

*Georgius Vitalicus*




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martedì 19 dicembre 2017

Luigi Manconi digiuna per lo Ius Soli? Buon pro gli faccia!


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Manconi ancor  giovane e forte

Scrive Marco Palombo:  "Luigi Manconi annuncia un digiuno a oltranza per approvare lo Ius Soli prima dello scioglimento delle Camere. La decisione dovrebbe però arrivare forse tra poche ore, dall' incontro dei capogruppo del Senato. Segnalo l' iniziativa e spero che tutto non si concluda oggi. La legge è importante per migliaia di giovani, l' indifferenza di molti "favorevoli" al provvedimento probabilmente la rimanderà a non si sa quando. Ma io sto con Manconi, anche se questo non servisse a niente..."  (Marco Palombo)


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Mia considerazione in proposito: 

Manconi...? L'ho conosciuto già...

Luigi Manconi, che come sua moglie o compagna e ex moglie ed ex direttora del TG3, è da sempre  schierato dalla parte del sionismo. Lo stesso Luigi Manconi, cugino – genero di Enrico Berlinguer  che come spiega Napolibera  "troviamo in quel  clan dei Sassaresi, onde partecipano, Berlinguer/Siglienti (IMI), il golpista atlantico Antonio Segni, padre di Mariotto e cugino dei Berlinguer medesimi; Francesco Cossiga, parente di grado inferiore (infatti farà sempre da ‘spalla’ ai suoi Maggiori); Giuseppe Manconi, Giuseppe Pisanu… e altri. Tutti ricchi finanzieri..."

Troveremo, guarda caso, il Manconi scrivere su “Lavoro Politico” del Maggio 1969, così come Renato Curcio, una specie di enunciazione di un programma politico di fondazione di una avanguardia armata del ‘proletariato’. Anno cruciale quel 1969 che vede la nascita di quel movimento Lotta Continua sputata espressione delle strategie Caos della Cia...

Gli adepti di LOTTA CONTINUA  eliminando Luigi Calabresi (https://it.wikipedia.org/wiki/Omicidio_Calabresi) , avevano eliminato lo scomodo ficcanaso negli affari: 1) Bomba di Piazza Fontana; 2) NASCITA DELLE BRIGATE ROSSE; ASSASSINIO DI GG. FELTRINELLI, sulle quali indagava.

Sia LOTTA CONTINUA che SANT' EGIDIO utilizzarono, a scopo propaganda e mascheramento dei veri fini politici che gli venivano assegnati dai loro superiori (GLADIO di Cossiga per LOTTA CONTINUA, che aveva fini di sovversione interna; lo STATE DEPARTMENT, via Villa Taverna, per SANT'EGIDIO, che doveva essere strumento di politica internazionale), LA MENSA DEI POVERI: bambini per LC, vecchi per St.E. 


Vedi che perfetto 'pendant', armoniosa divisione dei compiti e dei ruoli. In questo modo riuscirono a fare proselitismo e guadagnare una massa di manovra, fra borghesi in complesso di colpa del post-68, che fosse anche cortina di fumo, per nasconderne il 'core business'...

Conobbi personalmente Luigi Manconi  allorché avendo scalato le cime  "verdi" ed essendo inopinatamente divenutone il "capo", dal 1996 al 1999,  (cosa ben strana per uno che dell'ambiente se n'era sempre fregato, anzi)... venne a presentare i suoi progetti a Viterbo.  Purtroppo  i verdi  furono appositamente  infiltrati proprio per evitare intralci alla "politica di rapina" del sistema finanziario  filosionista. Allora anch'io facevo parte del Movimento Verde e durante la riunione, Manconi presente,  prospettai i vantaggi del bioregionalismo e dell'ecologia profonda, lui statua di ghiaccio ascoltò in silenzio, mi aspettavo un dibattito, avendo già all'interno del movimento diversi simpatizzanti bioregionalisti, ma il Manconi  mi chiese "hai finito l'intervento?" alla mia risposta affermativa disse "allora passiamo ad altro" ed il capitolo fu chiuso (per sempre)... 


Ora digiuna per lo Ius Soli? Buon pro gli faccia!

Paolo D'Arpini

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lunedì 18 dicembre 2017

Lista Popolare: "Potere al Popolo. Abbiamo aspettato troppo… Ora ci candidiamo pure noi!"


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Si è tenuta a Roma, alle ore 10 di domenica 17 dicembre  2017, al teatro Ambra Jovinelli, l'assemblea nazionale di Potere al Popolo – Lista Popolare. Di seguito il Manifesto di  Lista Popolare. (M.P.)

Siamo le giovani e i giovani che lavorano a nero, precari, per 800 euro al mese perché ne hanno bisogno, che spesso emigrano per trovare di meglio. Siamo lavoratori e lavoratrici sottoposte ogni giorno a ricatti sempre più pesanti e offensivi per la nostra dignità. Siamo disoccupate, cassaintegrate, esodati. Siamo i pensionati che campano con poco anche se hanno faticato una vita e ora non vedono prospettive per i loro figli. Siamo le donne che lottano contro la violenza maschilie, il patriarcato, le disparità di salario a parità di lavoro. Siamo le persone LGBT discriminate sul lavoro e dalle istituzioni. Siamo pendolari, abitanti delle periferie che lottano con il trasporto pubblico inefficiente e la mancanza di servizi. I malati che aspettano mesi per una visita nella sanità pubblica, perché quella privata non possono permettersela. Gli studenti con le scuole a pezzi a cui questo paese nega un futuro. Siamo le lavoratrici e i lavoratori che producono la ricchezza del paese.
Ma siamo anche quelli che non cedono alla disperazione e alla rassegnazione, che non sopportano di vivere in un’Italia sempre più incattivita, triste, impoverita e ingiusta. Ci impegniamo ogni giorno, organizzandoci in comitati, associazioni, centri sociali, partiti e sindacati, nei quartieri, nelle piazze o sui posti di lavoro, per contrastare la disumanità dei nostri tempi, il cinismo del profitto e della rendita, le discriminazioni di ogni tipo, lo svuotamento della democrazia.
Crediamo nella giustizia sociale e nell’autodeterminazione delle donne, degli uomini, dei popoli. Pratichiamo ogni giorno la solidarietà e il mutualismo, il controllo popolare sulle istituzioni che non si curano dei nostri interessi. In questi anni abbiamo lottato contro i licenziamenti, il Jobs Act, la riforma Fornero e quella della Scuola e dell’Università; contro la privatizzazione e i tagli della Sanità e dei servizi pubblici; per la difesa dei beni comuni, del patrimonio pubblico e dell’ambiente da veleni, speculazioni, mafie e corruzione, per i diritti civili; contro le politiche economiche e sociali antipopolari dell’Unione Europea; contro lo stravolgimento della Costituzione nata dalla Resistenza e per la sua attuazione. Per un mondo di pace, in cui le risorse disponibili siano destinate ai bisogni sociali e non alle spese militari. E ogni giorno ci impegniamo a costruire socialità, cultura e servizi accessibili a tutte e tutti.
Abbiamo deciso di candidarci alle elezioni politiche del 2018. Tutte e tutti insieme. Perché questo pezzo di paese escluso è ormai la maggioranza, e deve essere ascoltato. Perché se nessuno ci rappresenta, se nessuno sostiene fino in fondo le nostre battaglie, allora dobbiamo farlo noi. Perché siamo stanchi di aspettare che qualcuno venga a salvarci…
Abbiamo deciso di candidarci per creare un fronte contro la barbarie, che oggi ha mille volti: la disoccupazione, il lavoro che sfrutta e umilia, le guerre, i migranti lasciati annegare in mare, la violenza maschile contro le donne, un modello di sviluppo che distrugge l’ambiente, i nuovi fascismi e razzismi, la retorica della sicurezza che diventa repressione.
Abbiamo deciso di candidarci facendo tutto al contrario. Partendo dal basso, da una rete di assemblee territoriali in cui ci si possa incontrare, conoscere, unire, definire i nostri obiettivi in un programma condiviso. Vogliamo scegliere insieme persone degne, determinate, che siano in grado di far sentire una voce di protesta, che abbiano una storia credibile di lotta e impegno, che rompano quell’intreccio di affari, criminalità, clientele, privilegi, corruzione.
Potere al Popolo significa costruire democrazia reale attraverso le pratiche quotidiane, le esperienze di autogoverno, la socializzazione dei saperi, la partecipazione popolare. Per noi le prossime elezioni non sono un fine bensì un mezzo attraverso il quale uscire dall’isolamento e dalla frammentazione, uno strumento per far sentire la voce di chi resiste, e generare un movimento che metta al centro realmente i nostri bisogni.
Vogliamo unire la sinistra reale, quella invisibile ai media, che vive nei conflitti sociali, nella resistenza sui luoghi di lavoro, nelle lotte, nei movimenti contro il razzismo, per la democrazia, i beni comuni, la giustizia sociale, la solidarietà e la pace.
Affronteremo questa campagna elettorale con gioia, umanità ed entusiasmo. Con la voglia di irrompere sulla scena politica, rivoltando i temi della campagna elettorale. Non abbiamo timore di fallire, perché continueremo a fare – prima, durante e dopo l’appuntamento elettorale – quello che abbiamo sempre fatto: essere attivi sui nostri territori. Perché ogni relazione costruita, ogni vertenza che avrà acquisito visibilità e consenso, ogni persona strappata all’apatia e alla rassegnazione per noi sono già una vittoria. Non stiamo semplicemente costruendo una lista, ma un movimento popolare che lavori per un’alternativa di società ben oltre le elezioni.
Insieme possiamo rimettere il potere nelle mani del popolo, possiamo cominciare a decidere delle nostre vite e delle nostre comunità. Chi accetta la sfida?
Lista Popolare 
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domenica 17 dicembre 2017

Testamento biologico ed operazioni transgender - Lettera a Gesù Bambino



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Caro Gesù Bambino, quest’anno è stato davvero speciale. Vedrai, quando arrivi il 25 notte, che grosse novità ti aspettano! Davvero non so da dove cominciare per dirtele tutte. L’ultima, fresca fresca, è di pochissime ore fa: finalmente anche in Italia hanno legalizzato il suicidio. Anzi, no! L’omicidio…… cioè,….. mi spiego meglio……ehmmm!..... non è facile…

Voglio dire: se tu, un giorno dovessi star male - ma proprio molto, molto male - da oggi, puoi decidere di farla finita e per questo puoi autorizzare – solo, però, se e quando stai ancora bene - degli specialisti in materia, per farti morire!
Ecco, proprio così! Hai capito adesso? Un suicidio legale fatto con il coinvolgimento, sempre legale, di un omicida a pagamento! Ma solo se stai male-male, però, e solo se lo hai deciso, con un atto ufficiale, quando stavi ancora bene!

E’ una svolta radicale, credimi! Io già le vedo, negli studi dei notai, le code di persone che, con tanto di testimone e di certificato di sana e robusta capacità di intendere e di volere, attendono il proprio turno…… “scusi è lei l’ultimo?”,no c’è la signora col cagnolino”, “ma che dice?, questo non è il mio cagnolino, è il mio testimone, con una fava prendo due piccioni: lui mi fa da testimone e io gli intesto tutte le proprietà dopo la mia morte….. dolce, si intende, … come te la danno adesso!”

Pensaci bene, Gesù: è una cosa che mancava proprio!
Possibile - dicevano tutti – che noi che con l’aborto abbiamo conquistato il diritto civile di interrompere la vita da piccolissimi, non dobbiamo avere la libertà di farlo anche in età adulta, se lo decidiamo?! Mo’, solo perché uno la vita non se la può dare da solo e ci si ritrova dentro senza averlo deciso per conto suo, non ha il diritto di togliersela, o farsi aiutare a toglierla!? Ma stiamo scherzando? Ma dove sta scritto!??

Con tutto il rispetto per il tuo papà, caro Gesù, quando ci vuole, ci vuole: la vita è mia e me la gestisco io, perbacco! O no!?.... o…. o no!,…. noo!,  nooooo!!!, non piangere…. non volevo farti piangere!!!....  stavo scherzando, Gesù!

Solo, non sapevo come dirtela questa cosa che qui sulla terra molte persone ritengono una grande conquista di civiltà. Tu pensa che, in Parlamento, quando hanno approvato la legge su quello che chiamano “biotestamento”, si sono messi a piangere dalla gioia!

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E pure fuori dal Parlamento, la gente comune si è entusiasmata!

Ma che dico gente comune!? Le persone più istruite l’hanno detto! Senti cosa scrive su La Repubblica di sabato 16 dicembre un medico di un grosso ospedale regionale: “Era da tempo che non provavo tanta gioia nell’assistere a un passo avanti in direzione del conseguimento dei diritti ben chiari nella nostra Costituzione. La nuova legge sancisce la chiusura del cerchio sul diritto all’autodeterminazione e dignità della persona anche alla fine della vita e rappresenta un esempio di come si fa politica in modo virtuoso. Non so se la mia soddisfazione venga dall’essere un neurologo del più grande ospedale della mia regione o un cittadino che crede in una politica laica e di sinistra”.  

Un neurologo, capito? Uno che conosce bene come funziona il sistema nervoso centrale, mica uno qualsiasi! 

Oltretutto laico e di sinistra!

Personalmente, per essere all’altezza della materia e cercare di rispondergli, sono andato a documentarmi come potevo. Ma, devo dire francamente, ci ho capito poco leggendo di neuroni, sinapsi, assoni e dendriti, differenze di potenziale, reti neurali, eccetera.

Assolutamente poco, ma quel poco che ho capito mi consente di affermare che siamo in presenza di un vero e proprio miracolo di natura e che il cervello non solo è il direttore dell'orchestra della nostra esistenza, ma è anche il punto di creazione nel quale la materia sembra diventare qualcosa di diverso che noi chiamiamo pensiero; qualcosa che ha molto a che fare più con lo spirito che con la materia stessa.

Ma, dico io, a questo neurologo che, diversamente e più di tanti suoi simili, ha il privilegio di conoscere, per professione, la grandiosità ordinata della natura che sta alla base del valore e della dignità della persona, non lo sfiora minimamente il dubbio che l’autodeterminazione di cui parla, in realtà, altro non sia che la ribellione al dono della vita, per pura superbia e per presuntuosa mancanza di riconoscenza verso chi la vita gliel’ha concessa? O pensa di essersela data da solo, la vita?

Il fatto è che oggi stiamo stravolgendo tutto, e nulla sembra ormai più impossibile. Pensa - così ci portiamo avanti con questa letterina, Gesù - che oggi si sono inventati pure che, per fare un figlio, c’è la “maternità surrogata”! …. Tu vuoi un figlio? E’ facilissimo: te ne vai in un paese del terzo mondo, là ci trovi un utero da prendere in affitto, gli dai una caparra e ci fai mettere i tuoi semini dentro. Poi quando torni, saldi il tutto (qualche decina di migliaia di euro) e ti porti a casa la creatura! Ti pare niente Gesù!!?

Ma mica finisce qua! Che ti credi!? Non c’è limite alla fantasia moderna! Il figlio, se non ti va bene il sesso con cui nasce, non c’è nessun problema: si cambia!! Ma no, che hai capito, non è il figlio che cambi tutto intero! E’ solo la natura maschile o femminile che gli cambi.

Mi spiego: devi sapere, che alcuni scienziati di oggi hanno appurato che l’orientamento sessuale della persona è frutto del condizionamento ambientale nei primi anni di vita e dunque, con opportuni trattamenti psicologici, accompagnati anche da terapie farmacologiche, tu a un ragazzino o a una ragazzina adolescente te lo sessualizzi come ti pare e piace. 

Volevi una femminuccia e ti ritrovi un maschietto? Presto fatto: lui vuole l’automobilina a pedali? Tu gli compri una bambola! Lui vuole il meccano? Tu gli regali la casa di Barbie. E così via: gli insegni che per fare la pipì deve sedersi sul vaso e non stare in piedi…. e poi, quando è il momento, basta un piccolo intervento e tutto è bello e fatto, proprio come volevi tu.

Lo so, Gesù, sto esagerando. Ma mica tanto! Leggi qui, se non ci credi: L’identità sessuale di un individuo non viene stabilita dalla natura e dall’incontrovertibile dato biologico ma unicamente dalla soggettiva percezione di ciascuno che sarà libero di assegnarsi il genere percepito, “orientando” la propria sessualità secondo i propri istinti e le proprie mutevoli pulsioni”.

Credo, almeno per quest’anno d’averti detto tutto, Gesù. Non voglio farti piangere ancora di più.

Solo, consentimi, una richiesta molto personale: non mi interessa la “morte dolce”, ce n’è in giro già troppa, voglio solo quella buona, anche se dolorosa! Come la tua… e, soprattutto, con te.

Adriano

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