venerdì 16 dicembre 2016

Roma. Mafia capitale - Misfatti gravi o leggeri (dipende da chi li compie)



Mentre passa come notizia di scarso rilievo (quando addirittura, non omessa totalmente) quella del Coop-pagno Poletti – il ministro della repubblica che non ha mai chiarito “che ci faceva, quando non era ancora Ministro ma Presidente della Lega Coop Nazionale, nel 2010 a una cena di ringraziamento  organizzata da Buzzi” (patron di Mafia Capitale, insieme al compagno di cella Carminati) – il quale vorrebbe posporre alle elezioni i referendum abrogativi su vaucher e jobs act  per rinviarli nel tempo, sulla sponda oltre Tevere (probabilmente su istigazione dell’invidiosissimo e Referendissimo Cardinal Poletti) scoppia lo scandalo – quello sì gravissimo! - della risposta di ringraziamento al Pontefice da parte di Virginia Raggi!

Queste sì che son notizie: “Si informa che il Papa ha inviato la stessa lettera di ringraziamento e incoraggiamento a tutti i sindaci partecipanti al convegno sui rifugiati tenutosi gli scorsi venerdì e sabato alla Casina Pio IV. Ogni lettera è stata firmata personalmente dal Papa, ma il testo inviato è il medesimo per tutti i destinatari, tradotto nelle varie lingue». Se il Vaticano si è dovuto scomodare per questa precisazione, vuol dire che dalle parti di Papa Francesco non hanno preso benissimo l’entusiasmo con cui Virginia Raggi….” continua 

Ma non è tutto e , anzi, questo è il meno. Non paghi di inventarsi perquisizioni in Campidoglio, con la complicità delle televisioni di stato, ben sapendo che si tratta di semplice acquisizione di atti, arrivano all’indecenza di
colpevolizzare il M5S della presenza in Campidoglio di Raffaele Marra, tecnico
e non politico, prima che della giunta Raggi di quelle di Marino e di Alemanno
omettendo sistematicamente, in modo fraudolento, di rappresentare compiutamente e correttamente la realtà delle cose che riguardano il governo attuale della capitale, dopo gli anni di malavitosa gestione che lo hanno preceduto.

Oltre 40 aziende partecipate, 47mila dipendenti tra quelli del Comune e quelli delle società, un deficit che vale 823 milioni di euro l’anno e una serie di sprechi incredibile che ha portato a perdite economiche per circa 440 milioni di euro negli ultimi tre anni.

Questi sono alcune dei numeri terrificanti che abbiamo trovato analizzando i dati delle “municipalizzate” del Campidoglio. Abbiamo trovato tanta polvere nascosta sotto al tappeto. Ma la spazzeremo via con una “operazione verità” per restituire alla città aziende più efficienti e sane dal punto di vista economico.

Si tratta di un processo lungo – non vogliamo illudere nessuno né creare false aspettative – ma, siate certi, lo porteremo avanti con costanza e senza alcun indugio.
Il lavoro che hanno svolto in questi primi mesi gli assessori Massimo Colomban e Andrea Mazzillo è stato prezioso. Si tratta soltanto di una prima ricognizione che permette, però, di avere una visione chiara del disastro che ci hanno lasciato. L’opera che ci attende farebbe tremare i polsi a qualsiasi amministratore ma ci trova pronti e determinati. Su queste macerie proveremo a ricostruire un futuro per i lavoratori e per i cittadini. Ma serve l’impegno di tutti.

Siamo già impegnati da tempo nell’opera di risanamento di Ama e voglio chiarire che le dimissioni dell’assessora allo Sviluppo Ambientale Paola Muraro non rallenteranno il rinnovamento iniziato proprio grazie al suo impegno nei mesi scorsi. E’ questo il motivo per il quale ho deciso di assumere le deleghe all’Ambiente in prima persona: dare continuità.
Ama deve tornare ad essere completamente al servizio dei cittadini e superare le difficoltà che hanno impedito ai suoi dipendenti di svolgere efficientemente il proprio lavoro, e ai cittadini di fruire di prestazioni degne di una capitale europea.

Nel nostro progetto l’azienda deve garantire una raccolta differenziata puntuale, assicurare un servizio che rispecchi le esigenze specifiche e differenti di ogni territorio, introdurre meccanismi premiali nei confronti degli utenti virtuosi attraverso la modulazione della tariffa” Virginia Raggi.

Adriano Colafrancesco

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