martedì 1 marzo 2016

Altra inteligence sulle minacce turco-saudite contro la Siria


scudIn Siria e Libano migliaia di Scud B, C e in particolare D, sono conservati in bunker per impedirne il rilevamento ed ergo gli attacchi preventivi, quasi sempre un’oscenità sionista. Se Hezbollah ha più di 100000 razzi in Libano, puntati sulla Palestina occupata, s’immagini cos’ha l’Esercito della Siria. Dopo tutto è la rete industriale militare siriana a rifornire Hezbollah dell’80% dei suoi razzi e sistemi di guida. L’Iran fornisce l’altro 20%. In caverne e depositi sotterranei queste armi strategiche, completamente meccanizzate con le loro piattaforme, sono pronte ad essere lanciate contro tutti coloro che invaderebbero la Siria con un esercito convenzionale. Qui vi sono vari fatti da considerare:
Come abbiamo scritto, non esiste un vero esercito saudita a sud del confine iracheno e nel sud-est della frontiera giordana. C’erano manovre di battaglioni costituiti da soldati marocchini, sudanesi, egiziani e pakistani per lo più pensionati e pagati con una bella somma per la loro partecipazione. Ma, come abbiamo mostrato ai nostri lettori con un documento trasmesso al principe Muhamad bin Nayaf, erede e ministro degli Interni, dai massimi ufficiali dell’Arabia Saudita, le manovre sono state un disastro e gli ufficiali avevano apertamente avvertito di gravi conseguenze il regno se il governo attuasse il piano d’invadere la Siria. Va notato che l’erede apparente è bloccato in una battaglia per la sopravvivenza con il figlio imbecille del re, Muhamad bin Salman.

Defense Secretary Ash Carter welcomes Mohammed bin Salman, deputy crown prince and defense minister of Saudi ArabiaIl principe Muhamad bin Salman, ministro della Difesa saudita ed idiota congenito, ammicca al pubblico con l’evidente approvazione del marmittone segretario della Difesa statunitense Ashton Carter.
1455012515_1Possiamo andare anche oltre. Secondo le nostre fonti di Damasco, l’intero piano d’invasione della Siria è considerato una farsa. La logica è questa: se i sauditi avessero un esercito capace di combattere un esercito attrezzato ed esperto come quello della Siria, perché l’Arabia Saudita è invischiata in una guerra catastrofica e senza fine nello Yemen, la nazione più povera del mondo arabo? La “Sat-Int” russa ha fornito informazioni approfondite sullo sfortunato piano saudita di assaltare il ventre della Siria. La posizione russa è che l’esercito mercenario saudita non può muoversi di 5 chilometri in Iraq senza essere sterminato dagli Scud ancora da dispiegare della Siria. Senza nemmeno menzionare l’impiego degli aggiornati cacciabombardieri sotto l’ombrello dei MiG-31B e Sukhoj Su-35S russi, aerei da supremazia aerea. Ai sauditi gli Stati Uniti hanno detto di non coinvolgere gli yemeniti. Devono avergli anche detto di non scontrarsi con il molto più potente esercito siriano e degli alleati Iran e Russia. Conseguenza degli effetti del calo dei prezzi del petrolio mondiali, la loro bancarotta è imminente; con l’inettitudine geneticamente programmata, i sauditi hanno intrapreso una campagna lampo per convincere il mondo della giustezza della loro causa. Pochi giorni fa, il tanto vituperato, e sessualmente abusato, ministro degli Esteri e “ghulam” Adil al-Jubayr, s’è recato nell’abominio sionista per incontrarne il comando militare, il Mossad e persino il viscido, untuoso e corpulento ratto lituano Benjamin Mileikowski (alisa “Netanyahu”) per coordinare i piani per invadere la Siria. Tale visita avviene dopo che una delegazione sionista si era recata a Riyadh per discutere la strategia con il Paese delle scimmie. Non sappiamo ciò che i sionisti hanno detto ai barbari bistecconi sauditi, ma deve aver riguardato finezza diplomatica o richiesta di più soldi che i sauditi potrebbero prestare. Si noti inoltre che re Salman intende visitare Vladimir Putin nei prossimi giorni per discutere di come i russi distruggerebbero l’esercito di clown che ha intenzione di inviare in Siria. Lo Stato colono sionista ha molto da rimuginare. Per cominciare, Hezbollah può colpire in profondità, nella Palestina occupata, le aree industriali congestionate. Il sistema di difesa missilistica sionista, Cupola di Ferro (Iron Dome), non può seguire decine di razzi sparati allo stesso tempo. Questa è l’essenza della strategia di EAS ed Hezbollah, cioè: sopraffare il sistema di difesa aerea sionista con più oggetti di quanto i radar nemici possano monitorarne. Si noti come Hamas, sparando raffiche di razzi Qasam, preistorici quanti imprecisi, sulla Palestina meridionale, riesca a colpire sempre il territorio sionista, anche se alcuni razzi sono sacrificati per distrarre il sistema Iron Dome. Gli studi della costellazione della difesa aerea sionista non erano particolarmente incoraggianti e il colono medio dovrà pianificare molte settimane sotto terra mentre Scud eFrog siriani piovono sul suo Stato fasullo in un vortice infinito di metallo e fuoco. E mentre siede attendendo che i bombardamenti finiscano, dovrà pensare agli oltre 50000 commando che contemporaneamente penetrano i confini sionisti per finire ciò che i missili hanno lasciato.

Mohammed+bin+Nayef+Saudi+Crown+Prince+Prince+ic75SDbM-R-lIl principe Muhamad bin Nayaf, erede al trono e ministro degli Interni, è praticamente agli arresti domiciliari per ordine di Muhamad bin Salman. Il suo “Ministero degli Interni” è stato ridefinito nel cortile di casa. Molti membri della famiglia saudita sono infuriati per la sua emarginazione.
3494Muhamad bin Salman non può continuare tale farsa. Le sue politiche militari sono palesemente disastrose e riflettono la mentalità di un alcolizzato affetto da sifilide avanzata e amfetamine, per non parlare di isteria e vanagloria. Gli è stato detto che dev’esserci una “coalizione” per sostenere l’inesistente forza militare saudita. Ma tale coalizione non è altro che una traballante macchina di Rube Goldberg, le cui parti mobili sono degli imbecilli somali, dei mendicanti pakistani e dei guardiaboschi egiziani, no! Questa coalizione deve coinvolgere un vero e proprio esercito capace di affrontare l’ira di Iran, Hezbollah, Siria e Russia. Non è una passeggiata nel parco, ma la fine del regime saudita. Il Dr. Assad ha dato ordine di prepararsi per un “contrattacco devastante contro l’Arabia Saudita utilizzando tutti i mezzi”. Ciò significa che la Siria inizierà ad utilizzare il vasto arsenale di missili superficie-superficie. Questa è la “sorpresa” di cui i media arabi parlano, anche se non sanno precisamente quale sia in realtà. Ci sono enormi depositi sotterranei, ciascuno delle dimensioni di 5 hangar con spessi portoni di metallo che si aprono sulla piana di Damasco, dove le testate dei missili recano i nomi delle città palestinesi. Questa volta, se sionisti e sauditi faranno tale errore fatale, i missili denominati Haifa, Jaffa, Gerusalemme, al-Qalil, Nablus, Janin, Tulqarim e Gaza pioveranno con un tipo di esplosivo che i derelitti sionisti non hanno mai visto. I sauditi si nasconderanno immediatamente dopo il primo attacco. I sionisti dovranno fare i conti con il loro Stato fallito muggendo rancorose minacce di ritorsione nucleare. E’ qui che la Russia assicurerà che tale risposta non ci sia con i sottomarini nucleari pronti a porre il deterrente che metterebbe fine a sofferenza e sottomissione del popolo palestinese una volta per tutte.
I sauditi sono sconcertati. Solo che non sanno cosa farsene di questo cessate il fuoco. I loro principali alleati, SIIL eNusra/al-Qaida, sono esclusi dal cessate il fuoco e sono visti da russi e siriani quali obiettivi regolari. I sauditi guardano il Jaysh al-Fatah, il cui capo Zahran al-Lush è stato recentemente polverizzato, ridotto a pecore frementi i cui occhi fissano una possibile amnistia dal governo. I sauditi, chiaramente incapaci di comprendere come non possano vincere dopo avere fatto la spesa della lista dei desideri per decenni presso smidollati edonisti e flaccidi prostituti, improvvisamente non hanno più amici; gli Stati Uniti hanno optato per la guerra contro lo SIIL ed evitare una nuova guerra mondiale il cui finale sarebbe l’apocalisse. I loro unici alleati sono la Turchia, una nazione sull’orlo di un nuovo cataclisma interno causato dalle politiche volte ad arricchire pochi plutocrati islamisti; e lo Stato-Ghetto sionista, il cui principale assioma per la sopravvivenza può essere riassunto con l’espressione americana: “Non mi gioco il collo per nessuno”. Con pochi soldi rimastigli in questi giorni, i sauditi, il cui cervello è confuso dalla continua esposizione all’aria condizionata, non troverebbero alcun mezzo per attuare la loro strategia politica/militare autodistruttiva, sempre che ci sia. No, amici miei, non vi è alcun enorme esercito al confine iracheno (le mie fonti parlano di 24000 in tutto), e solo 4 aviogetti sauditi sono volati ad Inçirlik. I combattenti per la libertà yemeniti sono sul punto di liberare tutta la Provincia di Marib dalle truppe filo-saudite, che annaspano tra continue sconfitte. I sauditi hanno fatto ricorso ora alla politica della “terra bruciata” in un Paese, lo Yemen, che è già bruciato da anni di cattiva amministrazione e da una popolazione dipendente dal qat. E tuttavia non possono garantirsi una sola vittoria come dimostra il silenzio dei media occidentali su tale fiasco. Nel frattempo, l’Esercito russo continua ad ammassarsi sul confine tra Armenia e Turchia.6a00d8341c72e153ef017ee63e5b51970d-320wi
Ziad al-Fadil, Syrian Perspective
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

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