mercoledì 8 aprile 2015

Pari e patta - Quirinale e criminale


CRIMINAL & QUIRINAL
Kissinger premia Napolitano, il suo “comunista preferito”.

Kissinger, di cui si dice far parte di certe ORGANIZZAZIONI di Lorsignori dedite a certi "vizietti", è fra i più CRUDELI e PATENTATI programmatori di uccisioni, assassini, bombardamenti a distanza, attentati alla libertà di interi paesi se non di continenti. Minacciatore e uccisore di Aldo Moro, come confermato da Giovanni Galloni, che fu poi gambizzato per aver parlato troppo.... Di Napolitano ne sappiamo molte sulle quali per il momento soprassediamo. TUTTAVIA, alcune cosette vanno dette. Intanto, lo STRANO CASO di un dirigente comunista AD VITAM, che tutto fa fuorché il comunista. Rieletto SEMPRE e comunque, si qualifica per la NULLITA' della sua partecipazione parlamentare. Per giudicare il comportamento del personaggio occorre conoscere bene le sue dichiarazioni, per lo più ridondanti di promesse e proposte, accompagnate poi, sistematicamente, dal nulla. E' una caratteristica del SISTEMA ITALIANO quella di accompagnare il nulla alle dichiarazioni d'intenti fantasiose quanto apodittiche. Da ciò si spiega molto bene la NULLITA' degli interventi dei tre capi di governo nominati dal Nostro senza indire in precedenza le doverose elezioni. Faccio presente che NOI abbiamo denunciato una diecina di volte questa SCIAGURATA espressione di italianità per ALTO TRADIMENTO, tra cui la ri-nomina a presidente di queste pseudorepubblica CONTRO IL DETTATO COSTITUZIONALE. ( C'è da chiedersi a cosa possa servire un presidente di repubblica che dovrebbe essere il guardiano della costituzione se lui è il primo a violarla.....) 
IN CONCLUSIONE, IL PERSONAGGIO è L'AUTENTICA FIGURA DEL SERVO, DEL VILE, DELL'ACCATTONE, DEL PIDOCCCHIO CHE FREGA I SOLDI AI CONNAZIONALI, CORROTTO FINO AL MIDOLLO....midollo che ha dimostrato di NON avere mai avuto. Infine va ricordato che costui ha fatto sempre parte della cordata di Giorgio Amendola ( figlio della sorella di Bela KUHN), responsabile in primis della strage di via Rasella e poi, di conseguenza di quella delle Fosse Ardeatine che l'attuale presidente, appena nominato, è andato ad ossequiare. SEMPRE IN NOME DELLA SACRA FRATELLANZA FRAMMASSONICO-MAFIOSA mondiale. Anzi, GLOBALISTA. 

Giorgio Vitali




Articolo connesso: 

L’ex Segretario di Stato consegnerà all’ex Presidente il riconoscimento
Caro Giorgio, ci vediamo a Berlino. Con una e-mail Henry Kissinger ha confermato a Giorgio Napolitano che sarà lui a consegnargli il Premio Kissinger, il prossimo 17 giugno all’American Academy a Berlino. Del resto, non sarebbe stato possibile diversamente, non solo quella è la tradizione del premio: soprattutto, l’uomo che per un quarto di secolo ha rappresentato la personificazione della politica americana all’estero e il suo «comunista preferito» («ex comunista», reagì Napolitano alla battuta), si sentono spesso, il filo è sempre acceso. L’ultima volta che si sono incontrati, per un lungo faccia-a-faccia, fu due anni fa a New York, quando Henry salì a trovare il vecchio amico Giorgio nelle Torri del Waldorf Astoria. Adesso, si rivedranno a Berlino.
Per Napolitano è il secondo riconoscimento in politica estera nel giro di pochi giorni, avendo recentemente accettato la presidenza onoraria dell’ISPI, il più importante e storico think-tank italiano sulle relazioni internazionali. Il Kissinger Prize dal 2007 premia la personalità della politica europea che si sono distinte nei rapporti transatlantici.
Ed è la prima volta che il prestigioso premio, che ha avuto come destinatari tra gli altri Helmut Kohl, George Bush (senior), James Baker e quell’Helmut Schmidt del quale lo stesso Napolitano apprezzò l’analisi fortemente critica della politica tedesca nella crisi dell’eurozona, va a un italiano. Di più: è la prima volta che va a un politico del Sud dell’Europa, a un uomo del Mediterraneo. Napolitano, che lo condividerà con l’ex ministro degli Esteri tedesco Hans-Dietrich Genscher, è stato designato l’11 marzo scorso «in riconoscimento degli straordinari contributi al consolidamento dell’integrazione e stabilità europea», segno di quanto si abbia consapevolezza anche all’estero del certosino lavoro di tessitura nei rapporti interni ed internazionali e del polso saldo con cui dal Colle si affrontarono, nel 2011 e nel 2013, due crisi politiche italiane che avrebbero potuto minare con la stabilità dell’eurozona anche quella dell’area del dollaro.
Genscher verrà premiato «per il contributo alla soluzione della Guerra Fredda». Verso entrambi, ha detto il presidente dell’Accademia Americana di Berlino Gerhard Casper, «abbiamo un debito di gratitudine». L’uso del Kissinger Prize è che i premiati vengano presentati da una personalità di rilievo. Per Genscher non si esclude possa essere Angela Merkel.

Antonella Rampino - http://www.lastampa.it/2015/04/03/esteri/kissinger-premia-napolitano-il-suo-comunista-preferito-76hpkaMyHAzvrlOsOBWDTK/pagina.html

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