venerdì 7 novembre 2014

Piove a Viterbo... L'Urcionio esonda?


Viterbo - L'Urcionio esonda?

Ieri mattina a Viterbo  tutti attendevano l’apocalisse.
Evvero: ieri mattina tutti attendevamo l’apocalisse  e, se non proprio l’apocalisse,almeno… qualcosa di simile.
Eggià: come avremmo dovuto interpretare quelle scarne, aride, fredde due righe e mezzo diramate ( a sua firma) dalla Protezione civile, (poco) cortese prefetta di Viterbo dottoressa Antonella Scolamiero ?
Leggiamole… anzi, ri-leggiamole insieme, ( poco) cortese dottoressa Antonella Scolamiero, prefetta di Viterbo.

“ AI SIGG. SINDACI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA, LORO SEDI.
OGGETTO: avverse condizioni atmosferiche – chiusura scuole

In considerazione delle avverse condizioni atmosferiche in atto e degli ulteriori peggioramenti comunicati dal Dipartimento della Protezione Civile e dal Centro Funzionale della Regione Lazio si invitano le SS.LL a disporre la chusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado presenti nei rispettivi territori comunali per la giornata di domani 6 novembre.

IL PREFETTO (Scolamiero) “.

Eggià, (poco) cortese  prefetta di Viterbo Antonella Scolamiero: con meno di tre righe lei, ieri sera, alle ore 20,31( almeno stando a quanto abbiamo letto sul sito della Prefettura stessa ), alle ore 20,31 – dicevamo – lei ha gettato nel caos migliaia di famiglie in tutta la provincia di Viterbo.
Epproprio: in tutti e sessanta i Comuni della provincia di Viterbo che, davanti alla sua perentoria disposizione-invito, non hanno avuto scelta ed hanno dovuto disporre con ordinanza dei rispettivi sindaci la chiusura di tutte le scuole di loro competenza.
Eccerto: migliaia di famiglie che in piena sera inoltrata si sono trovate a dover cercare una soluzione per i figli che la mattina dopo non sarebbero potuti andare a scuola.
Dove sarebbero andati, con chi sarebbero stati, almeno… almeno quelli più piccoli, almeno in quelle case dove i genitori hanno la fortuna di lavorare ma hanno la sfortuna di non avere dei nonni in grado di pensare ai loro figli ?

Eccerto, (poco) cortese dottoressa Antonella Scolamiero.
Scommettiamo che questo pensiero non l’ha minimamente sfiorata e che, se anche l’avesse sfiorata… evidentemente non l’ha turbata più di tanto.

Eggià: il problema, i problemi causati dalle scuole chiuse all’improvviso a causa di unipotizzato imminente pericolo…  questi problemi che il suo ‘ editto ‘ avrebbe provocato nelle case di tanta gente… evidentemente non deve averla minimamente indotta a riflettere… prima di scrivere.

Eggià… perché… perché… in fin dei conti… in fin dei conti per la Tuscia non era stato segnalato nessun ‘ codice pericoloso ‘.

Il maltempo su Viterbo e provincia la sala operativa della Protezione Civile della Regione Lazio non l’aveva ‘ etichettato’ come…  maltempo di grave pericolo.
Tant’è che, nella nota diffusa ( anche alla stampa) intorno alle ore 18, si leggeva che “… la Sala Operativa di Protezione civile regionale ha allertato i sindaci di tutti Comuni del territorio regionale per predisporre tutte le iniziative utili ad affrontare l’emergenza maltempo delle prossime ore… “, eccetera eccetera eccetera.

Della serie… della serie… ( poco) cortese dottoressa Antonella Scolamiero prefetta di Viterbo… della serie: “ Cari sindaci, valutate caso per caso, territorio per territorio e decidete poi il da fare in base alle oggettive pericolosità del maltempo… alle oggettive criticità di casa vostra. “
Della serie… della serie, insomma… fate i sindaci ed assumetevi le responsabilità del vostro operato, nell’interesse del territorio, per la sicurezza dei cittadini.
Osservate e… decidete – poi - con tempestività.

Epproprio, (poco) cortese prefetta di Viterbo dottoressa Antonella Scolmiero: i sindaci, non i prefetti.
I sindaci dei sessanta Comuni della Tuscia ognuno per i propri concittadini, ognuno per proprio conto, ognuno sotto la propria responsabilità, non la prefetta di Viterbo… per tutti.

Non la dottoressa Antonella Scolamiero per tutti e per di più senza conoscere le criticità eventuali dei vari territori.

Ma… veramente lei pensa che il Sindaco di Viterbo, l’ingegnere Leonardo Michelini, se avesse dovuto essere lui a decidere, avrebbe chiuso tutto le scuole di ogni ordine grado del capoluogo, in assenza di ‘ almeno ‘ un codice rosso se non addirittura ‘viola‘ come a Roma ?

Evveronella Tuscia il codice-maltempo non era né viola né rosso.

Forse… forse era si e no… giallo.
A che titolo, dunque,  e con ‘ quali titoli ‘ lei in tarda serata ha deciso la chiusura delle scuole a Viterbo e provincia per la giornata di ieri ?
Forse… forse ha temuto che a Viterbo potesse esondare l’Urcionio, unico ‘ corso d’acqua ‘ del capoluogo ?
E’ per questo che lei ha deciso la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado a Viterbo, senza nemmeno aspettare le prime ore del mattino per vedere cosa sarebbe successo durante la notte ?

Ma cosa c’avrebbe azzeccato, in ogni caso, l’Urcionio con il maltempo ?

Lei sa cosa è l’Urcionio, nevvero ?
Lei sa da cosa Viterbo verrebbe sommersa se… se  l’Urcionio esondasse, nevvero?

Non si tratterebbe di acqua e fango, (poco) cortese dottoressa Antonella Scolamiero prefetta di Viterbo.
Essì, si tratterebbe di… m**da, (poco) cortese prefetta di Viterbo, dottoressaAntonella Scolamiero.
Tutt’altra ordinanza, allora, avrebbe dovuto fare il sindaco di Viterbo.
Eccerto: l’ordinanza di… non scaricare i gli sciacquoni.
Epproprio:  é vietato scaricare gli sciacquoni nelle case di ogni tipo e dimensione, ancor più in quelle abitate da nuclei familiari numerosi, avrebbe dovuto ordinare il sindaco di Viterbo ingegnere Leonardo Michelini.

Eggià: l’Urcionio non è esondato, (poco) cortese dottoressa, e Viterbo non è stata sommersa dalla… m**da.

Ma dal ridicolo… dal ridicolo sì, (poco) cortese prefetta.
Il ridicolo pensiamo che abbia in questo caso ‘esondato ‘ su tutta la Tuscia che ha chiuso le scuole forse per colpa di una prefetta daltonica.
Lei è daltonica,(poco) cortese dottoressa Antonella Scolamiero ?
Lei riesce a distinguere il verde ed il giallo dal rosso e dal viola ?

Massì, oramai è andata.
Maccerto, oramai è andata così.

Santa Rosa ha protetto ancora una volta Viterbo, Santa Rosa ha protetto anche questa volta i viterbesi, Giove Pluvio ha risparmiato gli altri cinquantanove Comuni della provincia di Viterbo.

Ma il diasgio… il disagio no.

Quello ai viterbesi non l’ha tolto nessuno.
Quello, ai cittadini dell’intera Tuscia, non l’ha risparmiato nessuno.
Quello – infatti -… quello… il disagio c’è stato, (poco) cortese dottoressa Antonella Scolamiero.

L’inverno è appena iniziato e la scuola viterbese si trova già con un giorno in meno sul totale dell’obbligo di frequenza scolastica per la validità dell’anno scolastico.
Cosa succederà quando saremo in pieno inverno?
Cosa succederà quando ( e se ) arriverà la neve e il gelo  che bloccano strade e collegamenti?
Quali altre ordinanze-invito si inventerà, (poco) cortese dottoressa Antonella Scolamiero , se sarà lei a preoccuparsi della sicurezza di tutti noi?

Noi non ci aspettiamo che lei chieda di essere restituita alle tranquille stanze della Presidenza del Consiglio dalle quali fu (dis)tolta a suo tempo per diventare prefetta e…prefetta di Viterbo.
Nossignora.
Noi non le chiediamo tanto anche perché già in altre occasioni e per altri motivi ugualmente gravi lo abbiamo fatto, inascoltati da lei.
Nossignora, questa volta non le chiediamo di tornarsene a Roma ma… ma di chiedere scusa…  di chiedere scusa a tutti i cittadini della provincia di Viterbo per… l’allarme (ed il disagio) da lei procurato a tutti… embè… almeno quello… almeno questo sì !.

Epproprio: almeno… almeno le scuse… queste sì, (poco) cortese dottoressaAntonella Scolamiero, prefetta di Viterbo.


O no ?


Senatore Michele Bonatesta


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