domenica 8 giugno 2014

Umbria, cuore d'Italia - Racconto di viaggio di Roberto Anastagi



Ante scriptum - L'Amico Roberto  si  è trasferito in Sud Africa da qualche anno, perché stufo di stare in Italia, però oggi tornato a Stillbay ci fa avere questo suo resoconto di una vacanza appena trascorsa in Umbria, pare che si sia ricreduto sulle condizioni della nostra patria. Forse sarà merito degli umbri che sono persone squisite o forse il buon karma, chissà... Meglio così. (P.D'A.)

Di nuovo in Stillbay


L'esperienza Umbra è stata al di sopra di ogni  aspettativa.
Tre settimane molto intense con incredibili esperienze gastronomiche e culturali.

Abbiamo visitato più di 40 località differenti, tutte straordinarie.
Tante chiese piene di storia e di opere d'arte, tanti borghi antichi, in ottime condizioni di conservazione, ognuno unico e tutti pieni di una atmosfera che ci faceva percepire un modo di vivere molto umano.


Antichità etrusche, romane, medioevali e rinascimentali. Musei molto più interessanti e belli di quanto mi aspettassi.
Ventuno ristoranti differenti che ho scelto ogni giorno con molta cura perché li volevo caratteristici, con cucina tradizionale, assolutamente non turistici e con prezzi adeguati ad un gruppo di modesti pensionati e abbiamo sempre mangiato in modo meraviglioso. 

La stupenda campagna umbra che in primavera ha le esplosioni di papaveri.

Insomma una esperienza che sicuramente rimarrà per sempre nel cuore di noi otto.

Da buoni sud africani che sono educatissimi e abituati ad accettare il prossimo per quello che è, mai il più piccolo disaccordo, sempre tanta allegria ed umorismo, hanno senza alcuna difficoltà almeno apparente accettato le direttive di questo ottantenne italiano con continui segni di gratitudine per l'esperienza che gli facevo fare.

A questo punto mi sono dovuto fare un esame di coscienza perché gli italiani mi sono apparsi molto molto meglio di come li consideravo fino alla mia ultima visita in Italia di dodici mesi fa.
E' possibile che sia io che sono cambiato, è possibile che gli umbri siano molto meglio dei laziali, ma io ho sentito molto forte che la crisi ha migliorato gli italiani.

Ho riscontrato tanta cortesia, tanto desiderio di accontentare i miei non sempre comuni desideri, tanti miglioramenti per attirare e soddisfare i turisti, insomma ho sentito che ognuno ha capito che si deve rimboccare le maniche e darsi da fare.

Ho sentito molto forte un grande benessere, tante macchine costose, i supermercati sempre pieni, la gente in prevalenza si lamenta per l'aumento delle tasse ma nella maggioranza hanno capito che se sanno contenere i prezzi il lavoro non è diminuito.
Sono arrivato alla conclusione che sicuramente non sarà condivisa da molti che quelli che oggi si lamentano tanto violentemente sono gli stessi che anche prima della crisi se la passavano male ma allora non avevano la possibilità di dare così apertamente la colpa a gli altri.


Roberto  Anastagi  












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