lunedì 17 marzo 2014

Bioregionalismo: "Radicarsi nel luogo.." - di Teodoro Margarita


Foto: Crann Bethadh. L'albero della vita. Ne esistono altre composizioni, molte altre. In rete ci sono immagini di tatuaggi, stemmi, nel mondo anglosassone è un simbolo davvero apprezzato. E' l'albero, fonte di energia.

Cerco le origini, cerco le sorgenti dalle quali scaturisce la vita.
Accorgendomi che il mare dal quale fummo tutti generati,
è nel ventre segreto della Madre.
Quella Madre che è anche Padre,
che è la Dea ed anche Dio.
Quella Madre di misericordia che ha dischiuso ogni seme,
di pianta, di vegetale ed animale, uova di rettile e di pesci.
Seme di uomo e di donna dal quale noi veniamo.
Dicono, i Fratelli e le Sorelle che più mi amano,
che , conservando il seme, io faccia la cosa più
bella, la cosa più importante.
No, Fratelli e Sorelle, io, faccio la cosa
più normale.
Per radicare il seme ha bisogno di tempo.
Ha bisogno di luogo, di buona energia.
Ed io ho trovato Cranno. Vedete, amici?
Aver dedicato al luogo queste immagini,
queste canzoni, aver dedicato al luogo "Crann"
queste mie risorse, l'intelligenza amorevole e non infida,
Esso, il luogo, mi ha donato,
per voi tutti, una canzone ancora.
Perchè le parole che intreccio non son più belle
dell'intricata rete di fronde fiorite del susino, ora candido,
che sta fuori dalla finestra.
Lasciarsi andare, lasciare andare la propria mente,
inseguendo il suono di una parola, le rimembranze ultime del luogo,
mi ha portato a questa.
Radicandomi nel luogo.
Accoccolandomi ai piedi del Crann, dell'albero primigenio.
Ull Crann, l'albero di mele che gli antichi hanno voluto conoscere.
Radicandomi nel sapere degli avi.
Rifiutando e combattendo le vergognose, indecenti
bestemmie del moderno di plastica e cemento,
qui, vedetta sulla valle, io vorrei restare.
Anche dopo la mia morte. Io mi immagino albero.
Albero che affonda le radici e si nutre di terra,
volto verso il cielo ed in comunicazione con le stelle.
Grandi braccia generose che accarezzano il cielo e giocano con il vento.
Radicandomi nel luogo. Crann, l'albero.
Io canto e sento la voce dei fringuelli.
Oh, potessero queste parole, giungervi fiorite come 
fronde di susino selvatico, non innestato, a primavera!

Teodoro Margarita


Dedicata a Cranno. Il posto dove abito.
"Crann", in gaelico, l'abero.



Un murale realizzato con la citazione "Se anche avessi la certezza che domani finisse il mondo, pianterei un albero, oggi." Appena avrò la vernice necessaria, sarà fatto sul mio muro di Cranno. "Crann" in gaelico, vuol proprio dire "albero".

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