venerdì 14 marzo 2014

25 Maggio 2014 - No soldi, no voto... Ovvero: "Pagare moneta, vedere cammello"



no soldi, no voto...!

Questo lo slogan che lancio tra le categorie interessate in occasione delle prossime elezioni europee.

Forte (si fa per dire) di una decorosa esperienza sul campo, tutta spesa nel sindacalismo alternativo, per una volta lascio da parte ideologie e valutazioni politiche.  Vado terra,terra a domanda ed offerta.


Anzi, per essere piú aderenti al vero: cosa e quanto c'è nel piatto.


Lo shock di Renzi sarebbero gli 80 euro in busta paga,frutto di detrazioni fiscali, per i lavoratori dipendenti che guadagnino fino 1.500 euro netti al mese.  Bene,in tempi in cui non esistono piú rinnovi contrattuali e le buste paga sono state falcidiate dall'inflazione e dalle tasse,è una boccata di ossigeno per chi se li ritroverà (???). Ad essere maligno potrei avanzare il timore che,nei prossimi mesi,serviranno non ad essere spesi (che poi, in fondo, pochini sono...) in consumi ma a coprire aumenti di benzina, tasse locali e balzelli vari.

Ma maligno non sono, si considerino pari ad un aumento medio contrattuale,come dice Renzi (per la gioia degli imprenditori che faranno slittare ulteriormente tutti i contratti). Si troveranno nelle buste paga del 31 maggio, parola di Premier.....


E qui il primo dubbio concreto mi assale: per le europee si vota il 25 maggio, cosa suggerire ai lavoratori dipendenti? Premiare anticipatamente il Pd del Putto fiorentino ed i partiti di governo fidandosi o meno?


Decidano loro, in totale libertà...., posso solo portare il piccolo contributo di esperienza personale.


Quando,nella lontana prima repubblica,imperava la democrazia cristiana alla vigilia delle scadenze elettorali qualche beneficio concreto entrava in cassa nelle famiglie. Tra contratti ed una tantum immancabilmente si trovavano decine di migliaia di lire da elargire ai lavoratori pubblici e privati.


Ne usufruivo pure io, paradossalmente nemico giurato di quel sistema di potere.


Patti chiari quindi....., ti premio prima, mi voti (subito) dopo.


Ma si sa, quelli erano altri tempi...., le lire c'erano..., virtuali o meno si trovavano nel portafoglio. Oggi il miracoloso euro lo vedi solo fino a metà mese (scrivo per i più  fortunati) il resto.... mancia.


Siamo nel pieno della "repubblica monarchica" (o "monarchia repubblicana")...., un Re siede al Quirinale ed un Presidente a Palazzo Chigi.


Per carità, tutto espressione della sovranità popolare, con consenso e "share" da mondiali di calcio.... legittimato pure moralmente.


Pertanto, fazioso non voglio essere,i lavoratori dipendenti potrebbero avere di che ringraziare. E,nulla ostando per altre considerazioni,vadano pure a votare.


Negli anni 1950 un sindaco di Napoli, Achille Lauro, divenne famoso in tutto il mondo per aver "impegnato" gli elettori con una scarpa a testa... da  completare con l'altra ad elezione avvenuta. Oggi, si sta "sulla parola".


Quelli di sopra, i lavoratori, sono circa dieci milioni. 


Ora scriviamo dei pensionati,che di milioni di voti ne rappresentano 15. Ci sono pure io nel mezzo,parlo quindi con cognizione di causa,spoglio di ogni incrostazione politica. Ed a me ? A noi......?


Renzi ha detto.... "niente esce, niente entra".
È stato lapidario, niente entra......
E questo oramai è assodato, chissà per quanti anni ancora visto che valli a trovare 10 miliardi per i pensionati.


Sul niente esce..., non scommetto un centesimo. Già l'UEista di fiducia di Bruxelles, Padoan, ha messo in conto un "contributo di solidarietà" non ben specificato che interesserà le pensioni.


Quindi, sempre per restare terra terra, a noi pensionati non è stato concesso niente di niente.  Carne da macello eravamo, carne da macello restiamo... per giunta sempre piú avariata (causa trascorrere del tempo).


Invito quindi quanti abbiano la bontà di leggere a trarre le dovute conclusioni, senza farsi ulteriormente irretire dalle "proteste" della Camusso e soci. Usiamo la vecchia logica araba a fronte di certezze acquisite (niente soldi ai pensionati) e promesse elettorali (faremo piú in là)... "pagare moneta, vedere cammello".




Brutalmente, in linguaggio elettorale: "No soldi, No voto"

Vincenzo Mannello 

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