venerdì 28 febbraio 2014

Julija, la caimana ucraina, alla conquista dell'Est...


Una razza, una faccia.....

Julija Tymoshenko. La conquista dell’Ucraina è un libro-inchiesta pubblicato nel dicembre 2013 a firma Ulderico Rinaldini, pseudonimo dell’editore Sandro Teti con l’introduzione curata dall’analista geopolitico Alessandro Politi. In questo saggio l’autore mette in discussione l’immagine utilizzata dalla stampa internazionale che rappresenta la Tymoshenko come una perseguitata politica , vittima fragile e indifesa. L’analisi del testo, costruita su fonti attendibili corredate da rigorose citazioni, è arricchita da interviste realizzate dallo stesso Teti a Kiev nell’estate 2013.
L’autore, che in gioventù aveva lavorato in Unione Sovietica nella redazione italiana dell’agenzia di stampa Novosti, ci descrive l’eroina della rivoluzione arancione come una donna minuta ma infaticabile, molto intelligente e carismatica, ambiziosa, scaltra e avida, che grazie a queste sue doti è riuscita ad emergere in una società rude e violenta come quella dell’Ucraina post sovietica.
Il libro ruota intorno alla figura di Julija, personaggio controverso ed in costante evoluzione,difficile da descrivere, che attraverso successive metamorfosi anche fisiche si svela nella sua complessità. Questa evoluzione viene introdotta da un netto cambiamento d’immagine che vede Julija trasformarsi da ragazza bruna di origini armene a donna bionda testimonial dell’iconografia ucraina con la treccia avvolta sulla nuca.
L’autore descrive come nei primi anni novanta Tymoshenko, che aveva trentacinque anni, avesse iniziato la propria attività d’imprenditrice con i video-saloni commerciali, appoggiata dal capitale del suocero Gennadi Tymoshenko. Il passo successivo è stato il commercio del petrolio, attività commerciale molto più redditizia della precedente. “Dopo il crollo dell’Urss il sistema di distribuzione statale in Ucraina era collassato e l’agricoltura aveva urgente bisogno di combustibile. In cambio di carburante le fabbriche cedevano i propri prodotti…In quel periodo la famiglia Tymoshenko fondò l’azienda Kub…un business per eletti al quale si poteva accedere solo col permesso di un potente”. Ed è a questo punto che s’innesta l’intervento di Pavel Lazarenko, allora governatore di Dnepropetrovsk che nel 1992 chiede di incontrare i Tymoshenko per negoziare la loro nuova attività commerciale.
L’incontro tra Julija e Pavel fu decisivo:”Da quell’incontro l’azienda ottenne il monopolio sulla fornitura di prodotti petroliferi al settore agrario di tutta la regione. Mesi dopo i Tymoshenko fondano, nel paradiso fiscale di Cipro, la società Somoli enterprises ltd dalla quale nascerà Eesu. Tre anni dopo (1995) Lazarenko diventa vice primo ministro dell’Ucraina con delega all’energia. “Il rapporto sentimentale tra la principessa del gas e il Padrone è rimasto per molti anni un tabù”. Ma il 3 novembre 1996 viene ucciso all’aeroporto di Donetsk il deputato Evgenij Scerban che stava indagando sulla guerra del gas nel Donbass ucraino . Lazarenko continua la sua ascesa politica e diventa primo ministro dell’Ucraina dal 1996 al 1997.
Julija va in prigione un paio di volte: la prima per contrabbando di valuta (1995) e la seconda per tangenti(2001) girate ripetutamente a Pavel Lazarenko durante le sue successive cariche istituzionali.” In cambio delle mazzette, spiega l’autore del libro-inchiesta, Lazarenko garantiva alla Eesu condizioni monopolistiche nella fornitura del gas sul mercato ucraino e la Tymoshenko si era arricchita enormemente”. Nel 1999 Lazarenko viene arrestato negli Stati Uniti e condannato a nove anni per riciclaggio, frode ed estorsione. Julija decide allora di entrare in politica per salvarsi dalla caduta in disgrazia del suo protettore, spiega Teti.
Nel libro si racconta che è stata la Tymoshenko ad organizzare il movimento che porterà alla presidenza di Victor Juscenko nel 2004 e,sempre secondo l’autore, è stata lei a mettere in moto in tutte le piazze ucraine un meccanismo di mobilitazione di decine di migliaia di persone per far apparire fraudolenti i risultati del ballottaggio tra Juscenko e Yanukovich. Ben presto la coabitazione tra il presidente Juscenko e la ministra Tymoshenko si rivelerà conflittuale. Finchè nel gennaio 2009 il transito di gas russo sul territorio ucraino viene interrotto ed è l’ennesimo scontro tra i due paesi sul prezzo delle forniture. Così Julija si reca a Mosca per negoziare con Vladimir Putin lo stallo nelle relazioni energetiche e dopo 5 ore di faccia a faccia con il premier del Kremlino, la ministra siglerà un contratto penalizzante per il quale l’Ucraina pagherà il gas quasi il doppio del prezzo regolare.
L’autore si chiede:come è possibile che Tymoshenko abbia firmato un patto simile? Secondo Teti, la spiegazione viene da un processo penale nel quale era stata coinvolta la Tymoshenko anni prima come imprenditrice. Ecco come, spiega Teti , ancora una volta Julija ha messo il proprio interesse personale davanti a quello del proprio Paese. In seguito a questi patti sul gas Julija subisce l’arresto per abuso di potere e viene condannata a sette anni di prigione, che ha scontato in parte nell’ospedale di Char’kov.

Stella Bianchi – Rinascita.eu

giovedì 27 febbraio 2014

Votazione per l'espulsione dei senatori Battista, Bocchino, Campanella e Orellana e petizione per espellere Grillo e Casaleggio dal M5S





"Dopo svariate segnalazioni dal territorio di ragazzi, di attivisti, che ci dicevano che i 4 senatori Battista, Bocchino, Campanella e Orellana si vedevano poco e male, i parlamentari del M5S hanno fatto un'assemblea congiunta decidendo l'espulsione dei suddetti senatori. A me dispiace, perché in fondo non c'è niente di drammatico, però non sono più in sintonia con il MoVimento: "fate alleanze ... perché non ha fatto alleanze con Letta ... perché non fate". Tutte persone che sul palco quando c'ero io dicevano esattamente il contrario, dicevano: "a casa tutti", facevano degli olà che fulminavano. Sono cambiati, si cambia, non è mica detto. Si terranno tutto lo stipendio, 20.000 euro al mese fanno comodo, capisco anche quello. Non capisco le motivazioni ideologiche: "Grillo non si fa mai vedere, Grillo dall'alto, il blog di Casaleggio". Queste sono cazzate, non sono motivazioni ideologiche. 


Adesso deciderà la rete, spero che deciderà e confermerà il verdetto della assemblea, così noi siamo un pochino meno ma molto, molto più coesi e forti. Abbiamo una battaglia: dobbiamo vincere le europee e le vinceremo. Daremo il sangue per le europee. Daremo il sangue sulle strade: molti di voi andranno sui palchi di tutti i comuni. 4 mila comuni e due regioni vanno alle elezioni, abbiamo le europee. Non ci possiamo permettere ancora di parlare di gente che bisbiglia ai giornali, dopo 5 minuti che hai parlato sei sul giornale con il titolone. Basta queste cose qui, se vogliono fare un partito con il Corriere, la Repubblica, Libero e l'Unità se lo facciano... e i talk show... che vadano pure ai talk show!


Avranno adesso una grande trasparenza sui media, benissimo! E attraverso loro i media arriveranno forse a scalare ancora qualche posizione sulla libertà di stampa, siamo al settantesimo e magari con loro andremo al settantunesimo.
Noi andiamo avanti, con cuore. Coraggio e vinceremo!

Grazie a tutti." Beppe Grillo




RISULTATI: Hanno partecipato alla votazione 43.368 iscritti certificati.
29.883 hanno votato per ratificare la delibera di espulsione.
13.485 hanno votato contro.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato!



.............................................


Commento di I.O.: “La consultazione online ha confermato l'espulsione dei senatori dissidenti  voluta dal guru. E' assurdo che in movimento che ha ottenuto oltre 8 milioni di voti, 43.368 iscritti certificati, possano espellere 4 Senatori....” 



Commento di Vincenzo de Vincenzo: " Premetto che ringrazio Grillo per tutto... Ma secondo me Grillo e Casaleggio dovrebbero farsi da parte e nominare leader Di Maio e Di Battista... ormai sono maturi per farlo, sarebbe un grande salto di qualità del m5s per sfondare definitivamente... conosco tante persone che non votano il 5 stelle perché dietro ci sono Grillo e Casaleggio... quindi non essendoci più loro aumenterebbero i consensi di molto... questo lo sto pensando da diversi giorni e adesso ho deciso di dirvelo... questa mossa secondo me spiazzerebbe tutti i partiti e gli scettici" 


..........................



Contro-espulsione - Petizione per espellere dal M5S Grillo e Casaleggio


Grillo e Casaleggio hanno tradito lo spirito iniziale del movimento 5 stelle, non hanno adottato la democrazia diretta che avevano promesso, ma non hanno costruito neanche un movimento democratico, abusano del potere di espulsione e gestiscono la comunicazione di un partito come se si trattasse di un'azienda.
Chiediamo ufficialmente l’espulsione di Beppe Grillo dal MoVimento Cinque Stelle
Per aver violato la prima regola del MoVimento, quella del semplice portavoce, diventando nei fatti la seconda gamba di una diarchia composta da lui e Casaleggio
Per aver violato la seconda regola del MoVimento – “Uno vale uno” – decidendo che una blanda critica al suo comportamento nello streaming con Renzi andava punita con l’espulsione di quattro senatori.
Per aver violato la terza regola del MoVimento – nessuno deve arricchirsi – portando nelle tasche di Casaleggio attraverso il traffico generato dal voto, e nelle proprie, per la pubblicità, che il Blog ospita dei suoi spettacoli a pagamento, denari privati.
dettagli su:

Ed ora tocca a voi....

Padroni del tempo atmosferico entro il 2025 - 'Owning the Weather in 2025'




Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025
IL TEMPO ATMOSFERICO COME MOLTIPLICATORE DELLA FORZA: POSSEDERE IL TEMPO ENTRO IL 2025

elaborato di alcuni alti ufficiali delle forze armate americane, che prova la volontà dell'esercito USA di disporre di una "globale, precisa, immediata, robusta, sistematica capacità di effettuare modificazioni climatiche, che darebbero modo ai comandanti in capo dell'aviazione di moltiplicare le forze per raggiungere gli obiettivi militari".

Il Gen. Fabio Mini in un'intervista del 2008 ha detto:

"Il programma 'Owning the Weather in 2025' è partito nel 1999; oggi siamo nel 2008 quindi sono già passati 10 anni e questo obiettivo di possedere il tempo meteorologico entro il 2025 a fini militari, questo è il programma perchè è finanziato dall'aeronautica militare statunitense non è finanziato da McDonald che vuole vendere gli hamburger, quindi questo è un programma che sta andando avanti e se tanto mi dà tanto, se l'obiettivo finale è al 2025, nel 2008 noi abbiamo già qualche risultato lo dobbiamo avere altrimenti chi è che investe i soldi avrebbe già chiuso i rubinetti dei fondi."

---


Seguono estratti dal documento:

"2025 è uno studio progettato in conformità con una direttiva del capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare con il fine di esaminare i concetti, le capacità e le tecnologie necessari perché gli Stati Uniti rimangano in futuro la forza aerea e spaziale dominante. Presentato il 17 giugno 1996, questo documento è stato prodotto nella scuola accademica del dipartimento della difesa e nell'interesse di avanzare concetti relativi alla difesa nazionale.

...

Nel 2025, le forze aerospaziali degli Stati Uniti potranno "appropriarsi del tempo metereologico", investendo nelle tecnologie emergenti e puntando allo sviluppo di quelle tecnologie per le applicazioni belliche. Questa capacità offre ai militari gli strumenti per modellare il campo di battaglia in modi prima impossibili/impensabili. Esso offre l'opportunità di avere un impatto sulle operazioni attraverso l'intero spettro dei conflitti ed è pertinente a tutti i futuri possibili.

...

Lo scopo di questo documento è definire una strategia per raggiungere gli obiettivi militari con l'uso di un futuro sistema di modificazione del tempo, oltre che fornire un piano d’azione dettagliato e tecnico.
Impresa ad alto rischio, e remunerativa, la modificazione del tempo offre un dilemma non diverso dalla scissione dell’atomo.

...

Mentre alcuni segmenti della società saranno sempre restii ad esaminare argomenti controversi come la modifica del meteo, gli enormi benefici militari che potrebbero derivarne, vengono ignorati, con nostro rischio e pericolo.

...

La modificazione del clima offre al combattente un'ampia gamma di possibili opzioni per sconfiggere o reprimere un avversario, attraverso lo sviluppo delle operazioni degli alleati o disturbare quelle del nemico, da una piccola scala di modelli climatici ad un completo dominio del controllo delle comunicazioni globali e dello spazio.

...

Le attuali tecnologie, che matureranno nel corso dei prossimi 30 anni, offriranno, a chiunque abbia le risorse necessarie, la possibilità di modificare modelli climatici ed i loro effetti corrispondenti, almeno su scala locale.

...

Le attuali tendenze demografiche, economiche e ambientali creeranno tensioni globali che forniranno l’impulso necessario per molti paesi o gruppi di trasformare questa possibilità di modificazione del clima in una capacità. Negli Stati Uniti, la modificazione del clima diventerà verosimilmente una parte della politica di sicurezza nazionale con applicazioni, sia nazionali che internazionali. Il nostro governo perseguirà questa politica, a seconda dei suoi interessi, a vari livelli. Questi livelli potrebbero includere delle azioni unilaterali, la partecipazione in una struttura di sicurezza come la NATO, l'adesione a un'organizzazione internazionale come l'ONU, o la partecipazione ad una coalizione. Partendo dal presupposto che nel 2025 la nostra strategia di sicurezza nazionale comprenderà la modificazione del clima, il suo utilizzo nella nostra strategia militare nazionale sarà una naturale conseguenza. Oltre ai benefici significativi che una capacità operativa fornirebbe, un'altra motivazione per perseguire la modificazione metereologica è lo scoraggiare e contrastare il potenziale avversario.

...

In questo lavoro dimostriamo che l'applicazione appropriata della modificazione metereologica può fornire il dominio del campo di battaglia a un livello mai immaginato prima. In futuro, tali operazioni potranno migliorare la superiorità aerea e spaziale, e fornire nuove opzioni per la definizione e la conoscenza del campo di battaglia.
La tecnologia è lì...
...nel 2025 possiamo appropriarci del clima.




Testo integrale: 
http://www.nogeoingegneria.com/pdf/Possedere_il_clima_entro_il_2025.pdf


Buona lettura,

lo staff di NoGeoingegneria

Info:  

ufficiostampa@nogeoingegneria.com

mercoledì 26 febbraio 2014

Economia alla "padoan-a" - Ovvero se il neo ministro porta "sfiga"



Napoleone di uomini se ne intendeva. La truppa era arcisicura che conoscesse uno per uno i suoi soldati: potenza di un carisma eccezionale. E di un Generale che gli veniva segnalato, chiedeva: ".... sì, sì è bravo. Ma è fortunato?"

Lungimiranza del Toscano-Corso, e profonda conoscenza delle vicissitudini della vita. La fortuna, in effetti, spesso gioca un ruolo decisivo.

Mi è tornata alla mente l'aneddotica napoleonica quando ho visto, meglio: rivisto, l'immagine del neo ministro per l'economia del...... "rivoluzionario" governo Renzi.

Lascio ad altri, ben più preparati, elencare le frequentazioni abituali e impresse a fuoco nella vita politico-sociale del Padoan: Ocse (vice segretario), FMI, Argentina, Grecia.... Noto fautore della tassazione a go gò, cavaliere dell'apocalisse della patrimoniale, pretoriano della tassazione sulla casa....e chi più ne ha, più ne metta.

Campione del rigore che più rigore non si può, è chiaro da che parte andrà il nuovo governo "rivoluzionario". Come prima, più di prima.

Quello che vorrei mettere in evidenza è l'aspetto da menagramo che si ritrova il Padoan. Prendete uno dei pezzi teatrali di de'Filippo o addirittura di Totò: a volte c'era la figura del porta sfortuna professionista.

Ora prendete il Padoan, vestitelo di nero, con cappello nero, occhiali da sole scurissimi.
Roba da incubo, roba da brividi. La incarnazione del porta sfortuna, del menagramo, del porta sfiga, del provocatore di jella. A quantità industriale.

Napoleone chiedeva se quel generale fosse fortunato. A noi tocca un ministro che incrementerà la vendita di corni, di ferri di cavallo, di quadrifogli. Esattamente quello di cui aveva bisogno la nostra Italia.

Terque quaterque.....


Fabrizio Belloni


martedì 25 febbraio 2014

Governo Renzie... “son et lumières” e neo-militarismo rampante

Care/i, vi invio una nota in dissonanza con l'esaltazione improvvida che ha preso un Paese ancora in disperata e recidiva ricerca cerca di capi.  Un abbraccio. (m.a)

Il funambolico Matteo Renzi ci ha presentato la sua squadra con i fasti di un evento “son et lumières”: sorrisi ammalianti, nidiate tricolori, cascate di flash su griffes impeccabili. E, in tutti i notiziari, per incanto si è sparso un senso di ammaliato stupore: "ma come, avevamo tra noi un fenomeno di coraggio, di infallibile progettazione di road map che credevamo impossibili, un Marinetti della politica che ha percepito il gusto della velocità addirittura dentro la società più imballata del pianeta e non ce ne eravamo accorti?!..." Allora, prima di ricredermi sul suo conto e di apparire ancora una volta scettico rispetto a chi non ha in conto nè la democrazia nè un punto fermo sulla rappresentanza sociale e, perchè no, sugli interessi ambientali nella crisi, sono andato a cercare nei suoi profluvi qualcosa che avesse a che fare con la partecipazione e il ruolo svolto da cittadini e movimenti in questi decenni tormentati. Ho pensato ai beni comuni, ai refrendum sull'acqua e sul nucleare, alle preoccupazioni delle popolazioni per il clima  e la conservazione della natura, alle migliaia di siti produttivi non più frequentati da donne e uomini occupati. Niente, o, al massimo, qualche chiachiera condita da superficiale sicurezza. Ho pensato che avesse delegato "alla squadra" e sono andato a metterci naso.
Mi sono accorto che perfino il delfino Delrio si era subito dovuto occupare delle biografie di ministri e ministre sicuramente non inappuntabili. Così sospette, da convincermi che il nuovo governo sia nei suoi punti chiave schierato manifestamente contro i 27 milioni di cittadini che hanno votato sì ai referendum del 2011 e risulti ostile a quei movimenti per la pace e la sostenibilità legittimati da una forte partecipazione dal basso. Partecipazione radicata, che una domenica di primarie con due milioni di consensi una tantum dovrebbe comunque rispettare, se non riconoscere come risorsa e valore.
Oltre alla riconferma di Lupi, pro-grandi opere e pro-Tav, le new entries Galletti e Guidi, che muoveranno le risorse economiche più importanti per la politica industriale, l’energia, l’ambiente, e il clima, si sono fin qui contraddistinte a favore della privatizzazione dell’acqua e del ritorno del nucleare e non danno segni di ripensamento. Pinotti, a sua volta, è ben nota nell’ambiente militare e industriale – in particolare in Finmeccanica e Fincantieri – per essere pro-industria bellica, in buona continuità con il suo predecessore Mauro. Ma andiamo con ordine.
Gianluca Galletti, neo ministro dell’Ambiente, è un commercialista che non ha mai masticato ambiente in vita sua. Proseguirà la tendenza della Prestigiacomo e di Clini in direzione di una industrializzazione dell’Ambiente: a favore delle energie fossili, per la privatizzazione dell’acqua, a sostegno della fusione finanziaria delle utility pubbliche rimaste. Mirabolanti le dichiarazioni rese sull’acqua pubblica: “I partiti che hanno sostenuto il referendum sull’acqua e le Regioni che hanno proposto ricorso alla Corte Costituzionale si devono ora assumere la responsabilità di aver causato un danno enorme al Paese nel suo momento più difficile.” E non sono da meno quelle sul nucleare, quando, candidato alle regionali dell’Emilia Romagna dichiarava: “Se mi dimostrano che in tutta Italia il sito più sicuro e più economico è in Emilia-Romagna io non avrei timore a mettere un reattore nucleare proprio qui.”
Federica Guidi, neo ministro per lo Sviluppo economico, già beccata per una cena ad Arcore da Berlusconi, per parlare anche di una sua possibile candidatura con Forza Italia alle prossime europee, è in conflitto di interessi con Enel, Poste, Ferrovie per l’azienda di famiglia da cui si è prontamente dimessa, la Ducati Energia. Dice del suo incarico Stefano Fassina, ex vice ministro dell’Economia: “Il potenziale conflitto di interessi è del tutto evidente. Ma oltre a questo mi preoccupa la visione del ministro sulla politica industriale, la sua idea di rilanciare il nucleare, la sua contrarietà al ruolo dello Stato nell’economia.”  Nota per aver sostenuto l’abolizione del contratto nazionale di lavoro da sostituire con accordi individuali, ha attaccato le municipalizzate ancora a prevalenza di capitale pubblico e sostenuto con decisione il passaggio in mano privata delle fasi più remunerative del ciclo integrato dell’acqua.
Roberta Pinotti, neo ministro alla Difesa, sostiene la funzione dell’organizzazione e dell’intervento militari per l’aiuto che forniscono in tutti gli eventi calamitosi. Contraria alla riconversione dell’industria bellica, arriva ad affermare: “Se si decidesse che non è ‘etico’ avere un’industria militare, dovremmo rinunciare a una quota dell’uno per cento del prodotto interno, che dà lavoro a 50mila addetti diretti e a 150mila nell’indotto. Auspico investimenti nella ricerca e nello sviluppo dell’alta tecnologia militare da riversare nei dispositivi civili”. Come insegna l’avventura F-35.
Accanto alla Mogherini, grande fautrice dell’integrazione fra Nato ed Unione Europea, darà filo da torcere ai sostenitori dell’inutilità dell’acquisto dei caccia F-35 ed Eurofighter.
Quando Delrio dice che “sui ministri tecnici non abbiamo chiesto a nessuno per chi votavano e non ci interessava saperlo, ma sapere cosa avrebbero fatto nel settore in cui si sarebbero impegnati”, tenta di glissare sul significato politico delle designazioni antireferendum e antidisarmo, che, in quanto a contenuti, parlano più chiaro degli opportunismi e della volatilità del voto, che di questi tempi e con la compiacenza per il capo di turno, come dice il Boccaccio "non lascia ventura, ma rinnovella siccome fa la luna".
Mario Agostinelli - presidente dell'Associazione Energia Felice (ARCI)

"Libertà" americane - Se il microchip diventa trendy...



Ti piacerebbe avere un microchip RFID impiantato sotto la pelle? Se siete come me, non avreste mai permesso una cosa del genere, ma molti altri, soprattutto tra le giovani generazioni, vedono le cose in modo molto diverso.


Gli impianti RFID microchip e altre forme di“tecnologia indossabile”, sono sempre più visti come “cool” e “trendy” da parte dei giovani che intendono “migliorare” se stessi e, naturalmente, i media mainstream sono tutti a favore di queste “innovazioni tecnologiche”.


Ad esempio la BBC, ha appena pubblicato un pezzo intitolato “Perché voglio un impianto microchip“. In questo articolo ci viene detto che tali impianti potrebbero risolvere tutta una serie di problemi sociali.
Il furto d’identità e le frodi tramite carta di credito, sarebbero quasi eliminati del tutto e molte altre forme di criminalità sarebbero notevolmente ridotte, i bambini non sarebbero mai dispersi e non dovremo ricordare una vasta gamma di password e codici PIN, come facciamo ora. Ci viene detto che se adottiamo questa tecnologia, la nostra vita sarebbe molto meglio. Ma è davvero così?

Visto che la nostra società diventa sempre più integrata con il digitale, i tecnici ci dicono chesarà “inevitabile” che la tecnologia indossabile diventerà comune come i telefoni intelligenti lo sono oggi.L’articolo della BBC, appena citato, è molto ansioso sull’arrivo di quel giorno:

In definitiva, i microchip impiantati, offrono un modo per rendere il vostro corpo fisico leggibile dalla macchina. Attualmente, non esiste un unico standard per comunicare con le macchine che sono alla base della nostra società, ma ci sono una varietà infinita di sistemi di identificazione: strisce magnetiche, password, numeri PIN, domande di sicurezza, e dongle. Tutti questi sono tentativi di colmare il divario tra la vostra identità digitale e quella fisica, chese dimenticati o persi, si viene improvvisamente tagliati fuori dal proprio conto in banca, la propria palestra e molto altro ancora. Un chip impiantato, al contrario, potrebbe agire come nostro token di identità universale per navigare nel mondo regolato dalle macchine.

Per alcune persone, quel giorno, è già arrivato:

Questo mese al Transhuman Visions, conferenza a San Francisco, Graafstra ha istituito una “stazione dell’impianto”, offrendo ai partecipanti la possibilità di essere impiantati al costo di $50. Utilizzando un grosso ago progettato per l’innesto dei microchip negli animali domestici, Graafstra ha iniettato un tag RFID rivestito di vetro delle dimensioni di un chicco di riso in ciascun volontario. Entro la fine della giornata Graafstra aveva creato 15 nuovi cyborg.

Inoltre, gli scienziati hanno ora batterie alimentate dal corpo umano che potrebbero essere utilizzate per fornire una fonte di alimentazione permanente per la tecnologia impiantabile.

Quello che segue è un breve estratto da un recente articolo di Kristan Harris dal titolo“Scienziati sviluppano una batteria Human-Powered per i chip RFID“:

Un gruppo di scienziati degli Stati Uniti e dei ricercatori cinesi, hanno collaborato per creare una minuscola batteria impiantabile chesi nutre di energia umana. Questi sottili, flessibili raccoglitori di energia meccanica, sono stati testati con successo sulle mucche. Il processo utilizza ciò che è noto come la raccolta di energia piezoelettrica tramite lo stoccaggio dei moti del cuore, dei polmoni e del diaframma. E’ il futuro, dicono. Potrebbe essere utilizzata per alimentare una vasta gamma di gadget. Si potrebbe caricare il proprio I-phone inserendo il cavo caricabatteria nel proprio corpo.

Naturalmente i microchip RFID non sono impiantati per essere utili. In realtà,vengono utilizzati per tenere traccia degli scolari in tutti gli Stati Uniti:
 
Scuola del Wyoming impianta chip RFID negli studenti senza il consenso dei genitori

Mascotte RFID inizia tour nazionale per contribuire ad alleviare i timori di impianto per bambini

Nel Regno Unito, i microchip RFID vengono utilizzati per monitorare i bambini ovunque vadano tutto il giorno:

Per coloro che pensano che la NSA (National Security Agency) sia il peggiore invasore della privacy, vi invito a condividere un pomeriggio con Aiden e Foster, due 11enni. Aiden invita il suo amico a casa mentre i propri genitori sono fuori al lavoro.

Mentre sale sul bus, Foster ha un sensore su un braccialetto che avvisa la scuola e i suoi genitori di una qualsiasi deviazione dal suo normale percorso. Alla scuola è stato notificato che lui si sta dirigendo a casa di Aiden, così la polizia non viene chiamata.

Mentre sono a casa, la rete domiciliare integrata riconosce Aiden e manda un avviso ai suoi genitori, entrambi fuori per lavoro, che ricevono il messaggio sul proprio telefono o tablet.

Ci stiamo rapidamente addentrando in un futuro distopico in cui sarà “normale”, per la tecnologia, monitorare i nostri movimenti 24 ore al giorno. La maggior parte delle persone probabilmente accoglieranno questo cambiamento, ma forse non capiscono che, il chip RFID, aprirà la porta per la costituzione di un tipo di governoulteriormente oppressivo che un giorno potrà abusare di questa tecnologia.


Un altro tipo di “tecnologia indossabile”, che sta rapidamente guadagnando consensi, sono i così detti“tatuaggi intelligenti”. Normalmente, siamo abituati a pensare ai tatuaggi come arte del corpo. Ma questo sta per cambiare. Questo è l’estratto di un recente articolo di Gizmodo:

Tutti, dai neurologi ai biohackers, stanno reinventando l’idea del tatuaggio. Con la giusta tecnologia, i tatuaggi possono fare molto di più che essere guardati. Possono diventare dispositivi digitali utili e complessi. Sembra selvaggiamente futuristico, ma la tecnologia esiste già.
 

La Motorola ha un brevetto per un tatuaggio che prenderà i comandi dalle parole vocalizzate in gola:

Il tatuaggio che hanno in mente servirà, in realtà, ad intercettare i comandi vocali sottili, forse anche comandi subvocali, o anche i sussurri completamente interni che non riescono a pizzicare le corde vocali. Si potrebbe anche concludere che essi non solo stanno brevettando le comunicazioni dei dispositivi, ma le comunicazioni dalla vostra anima.


Tutto questo può sembrare molto “cool” per un sacco di gente. Ma cosa succede se tutti siamo obbligati ad avere, un giorno, “tatuaggi d’identità elettronici”?

Cosa succede se un governo oppressivo utilizzerà questa tecnologia per guardare, tracciare, monitorare e controllare tutti noi, 24 ore al giorno con questa tecnologia?

Cosa succede se non si è in grado di ottenere un lavoro, avere un conto bancario o comprare qualsiasi cosa senza la “corretta identificazione”?

Credo che si possa vedere dove si stia andando. La tecnologia è veramente una spada a doppio taglio. Può fare un gran bene, ma può essere utilizzata anche per fare del gran male.

Allora, cosa ne pensi di tutto questo?


(Fonte: http://informatitalia.blogspot.it/)

.......................

Commento ricevuto: 
L'UMANITA' NON è NUOVA A QUESTE FORME DI OPPRESSIONE. L'UMANITA' HA VISSUTO SOTTO SCHIAVITU' FINO A FINE OTTOCENTO. Quindi il concetto di schiavitù (consideriamo che gli schiavisti sono oggi al governo in Italy, vedi Boldrini...) Il CONTROLLO POPOLARE è avvenuto per millenni attraverso la/le RELIGIONI. E nessuno, nemmeno OGGI, ritiene di doversene opporre. NE CONSEGUE CHE LA ROBOTTIZZAZIONE ( accolta o imposta) sarà per forza di cose ACCETTATA DALLA MASSA. SI TRATTA DI UNA ULTERIORE FORMA DI DERESPONSABILIZZAZIONE alla pari di RADUNATE NEGLI STADI ( O PER ASCOLTARE QUALCHE DINOCCOLATO CANTANTE ROCK O PER VEDERE UNA PARTITA DI CALCIO). Non credo che questa forma di PROGRESSO ( il progresso è SEMPRE A FAVORE DELLA SCHIAVIZZAZIONE, COME DIMOSTRA LA STORIA DEGLI EREMITI.....e nessuno che abbia capito come l'eremitaggio dei primi secoli del cristianesimo  sia stato proprio un tentativo dei veri asceti, de veri cultori del SAPERE, di sfuggire alla OPPRESSIONE di una DOTTRINA che si andava restringendo.....sempre più restrittiva ed unilaterale ) sia frenabile. Ritengo che ci stiamo avviando ad una situazione SIMBOLEGGIATA DALLA VICENDA DEL GRANDE IMPERATORE GIULIANO, il quale pur facendo leva su residui molto consistenti di CULTURA pagano-classica ha fallito nel suo intento. Anche perché è stato assassinato PRODITORIAMENTE da un cristiano, mentre stava combattendo e vincendo..

Giorgio Vitali

lunedì 24 febbraio 2014

Matteo Renzi, giovane politico spericolato.... che è andato ad infrociare....



Scrive Adriano Colafrancesco:

Matteo Renzi è un giovane politico. Il suo valore reale politico è pari a quello di Flavio Tosi, Ignazio Marino, Luigi De Magistris, colleghi che amministrano grandi città. E' diventato il segretario di un partito che non ha vinto le elezioni e che ha costituito un governo con un altro partito che ha perso le elezioni, guidato da un pregiudicato che le istituzioni hanno stabilito non essere degno di far parte del Senato, condannandolo alla decadenza del suo ruolo e della sua funzione, in quanto condannato a "non poter svolgere nessuna mansione in ambito pubblico istituzionale". Siccome messa così era davvero troppo perfino per i votanti piddini, a ottobre del 2013 si è verificata una specie di spaccatura nel PDL (che se è vera sembra finta). Il paradosso consiste nel fatto che la spaccatura si è verificata perché il PDL era "contro questo governo", ma ha votato la fiducia al governo. Matteo Renzi, nel frattempo, dichiarava che non avrebbe mai fatto né le larghe intese né un accordo con Berlusconi su nessun punto. 

Lo ha accolto nella sede del PD e con lui ha stabilito il varo di una legge elettorale. Qui entriamo nell'ossimoro: i perdenti decidono le leggi.


E qui proseguiamo nel grande paradosso: il sindaco di una città di media grandezza che non è stato mai votato a livello nazionale in una regolare votazione politica (le primarie sono un evento privato) ha comunicato al primo ministro in carica che lui era decaduto e l'ha licenziato. L'aspetto folle consiste nel fatto che il primo ministro ha accettato come se si trattasse di un evento normale. Anche il Presidente in carica l'ha ritenuto normale, così come ha ritenuto normale che non venisse fatto neppure un accenno, un dibattito, una votazione, nè alla Camera nè al Senato (perché non c'è tempo, è stato detto). 

Questo sindaco è diventato il Presidente del Consiglio incaricato comunicando che a) avrebbe fatto esattamente lo stesso tipo di alleanza e di governo che aveva fatto la persona da lui licenziata per aver fatto quel tipo di alleanza e di governo; b) che escludeva qualunque tipo di alleanza con la compagine di SEL che faceva parte della coalizione elettorale del suo partito.


Quindi, oltre a non rispettare nessuna promessa elettorale, non è stato rispettato neppure l'alleato di coalizione, il quale (Vendola) -anche questo incomprensibile- non ha protestato più di tanto, considerando normale che l'alleato scelga di allearsi con l'oppositore: altro paradosso inspiegabile.
Il Presidente ha ricevuto al Quirinale le delegazioni, accogliendo un senatore decaduto, condannato in via definitiva, che per Legge non può esercitare funzioni pubbliche, facendola apparire come prassi normale. L'immagine che si è offerta al Paese è stata inevitabilmente quella delle istituzioni che sono state sequestrate dai privati, perché le scelte di governo, le cariche, i ruoli, le mansioni, le modalità di legiferare, avvengono tra soggetti privati che decidono sulla base di un loro capriccio personale -sorretto dai media- di andare ad occupare dei luoghi pubblici.

E veniamo quindi all'incontro tra Grillo e Renzi.


E' l'incontro tra il leader che rappresenta le istanze di gran parte dell'elettorato italiano e un segretario di partito che non si sa nemmeno se e quanto rappresenti la base di quel partito.

Poiché gli italiani sono, oltre che spaesati, avviliti, depressi, stanchi, demoralizzati, immotivati, soprattutto addormentati, non hanno preso atto della gravità di ciò che sta avvenendo.

Il leader di M5S, facendosi carico delle istanze della base, comunica il suo punto di vista: "è inutile andare all'incontro, si tratta di una farsa" ma prende atto dell'umore generale e lancia un sondaggio il cui esito viene rispettato e allora si va. Il tutto a Palazzo Chigi, luogo ormai completamente esautorato da ogni funzione di autorevolezza esecutiva pubblica, si svolgono incontri tra soggetti privati.

C'è quindi l'incontro che Grillo gestisce sapendo che sta vivendo un paradosso e finisce come tutti sanno: a pesci in faccia.
Meno male.

Avevano ragione Enrico Berlinguer e Francesco Cossiga: con i terroristi non c'è trattativa.

I poteri forti hanno sequestrato le istituzioni della Repubblica.
Hanno scelto e deciso di non rispettare la formalità del dettame della Legge.
Dicono notizie false, danno cifre false e bugiarde, e vengono smentiti dall'Europa.

Diffondono paura e terrore che aumentano la depressione sociale e la disperazione.

La mia parte interiore di sincero democratico e di grande amante del dialogo e della comunicazione con ogni tipo di interlocutore (sono uno che parla anche con i sassi) era a favore dell'incontro.

La stessa parte di sincero democratico è stata contentissima dell'esito: pesci in faccia da parte di chi ha vinto le elezioni ed è costretto a vedersela con un vero intruso nelle istituzioni.

Ci hanno sequestrato l'anima e vogliono anche trattare.
Hanno diffuso soltanto paura e terrore psichico.


A coloro che sono rimasti delusi perché si aspettavano da Grillo un armonico dialogo, non posso che dire: aveva ragione lui, si trattava di una farsa.
Io sono rimasto deluso da me stesso, per aver pensato che valesse la pena l'incontro.

Ho esagerato in ottimismo.
L'unica possibilità per le istituzioni italiane di dimostrare di non essere una società privata consiste nel prendere atto della situazione attuale e indire nuove elezioni politiche, immediatamente.

Avevano ragione Enrico Berlinguer e Francesco Cossiga: con i terroristi non c'è trattativa. Mai, e per nessun motivo.
Chi non rispetta la Legge, è fuori dal sistema."

Che dire, per concludere, se non che

voglio anch’io una vita spericolata
https://www.youtube.com/watch?v=TGUATqzE6-E

Post Scriptum: Devo precisare doverosamente che ho preso spunto dall'ultimo post del blog di Grillo, a firma di Sergio di Cori Modigliani, ovviamente totalmente condiviso.