giovedì 2 gennaio 2014

Viterbo, ultima meta... della monnezza, anche nel 2014?



Essì.
Eggià.
Epproprio, carissimo sindaco di Viterbo, ingegner Leonardo Michelini.

In verità le dico…
… in verità le dico che… il tempo delle mele è passato ‘ anche ‘ per lei.

Essì.
Eggià.
Epproprio, carissimo sindaco Leonardo Michelini: il tempo delle mele.
Il tempo dei giochi.

Siamo nell’anno di grazia 2014, egregio sindaco di Viterbo.
Il tempo delle mele… dei giochi giovanili… da ‘ giovin sindaco ‘ ( nel senso di… nuovo) di Viterbo, è finito anche per lei.
Se n’è andato con l’anno di (dis)grazia 2013, l’anno di (dis)amministrazione di Giulio Marini.
Il tempo delle  ‘ mele ‘ ( anche quelle da lei date - detto alla viterbese - all’on. Giulio Marini ed alla sua squadra, all’intero centrodestra (fasullo) viterbese ) è oramai passato ma… anche il tempo concessole dal sottoscritto nel 2013… è finito.

Ricorda, vero ?

Ricorda, egregio sindaco Leonardo Michelini, quando le scrissi che avrei sotterrato l’ascia di guerra sino alla fine dell’anno per vedere come sarebbe andata a finire la storia dei rifiuti a Viterbo, la ‘ storia ‘ della raccolta differenziata che a Viterbo non riusciva a decollare, ‘ la  storia ‘ di Viterbo Ambiente che non si capiva a cosa mirasse dando l’impressione di avere completamente sbagliato mestiere quasi che… quasi che la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani non fosse il suo ?

Ricorda, vero ?

Ricorda le campagne fotografiche del sottoscritto,  ‘ affidate ‘ alla stampa locale ( che in massima parte le ignorava ) ?
Ricorda carissimo sindaco ?

Avevo dato tempo a Viterbo Ambiente sino alla fine dell’anno 2013 per dimostrare che era in grado di darci ( in cambio dell’appalto vinto) una città pulita, una Viterbo libera dai rifiuti.
Ebbene, carissimo ingegnere Leonardo Michelini,… in verità le dico che ‘ la prova ‘ è finita !

In verità le dico che… Viterbo Ambiente ha mancato l’appuntamento datogli .
In verità le dico che… Viterbo è sporca come prima e più di prima.
In verità le dico che… Viterbo Ambiente non ha più ( a mio avviso ) prove di appello a sua disposizione.
.
Epproprio, carissimo sindaco di Viterbo.

In verità le dico che… ora sta a lei prendere la decisione senza ulteriori rinvii, senza ulteriori indugi, senza ulteriori tentativi.

Quell’appalto va… revocato, egregio signor sindaco..
Un nuovo appalto va bandito, egregio ingegner Michelini.
Chi ha sbagliato a suo tempo… è tempo che paghi, esimio primo cittadino di Viterbo.

Viterbo città di arte e di cultura non può continuare ad essere la citta-immondezzazio che purtroppo abbiamo dovuto vedere ‘ anche ‘ il giorno ‘ di Natale ed ‘ anche ‘ il giorno di Capodanno, con i sacchetti della differenziata rimasti ammucchiati per giorni e giorni in altrettante (più meno) ‘ mini ‘ discariche a cielo (urbano) aperto.

Eggià, carissimo ingegnere Leonardo Michelini, sindaco di Viterbo: Viterbo città di arte e di cultura, ho detto.
Ebbene… ebbene… in verità le dico che anche con questa ‘ storia ‘ del presunto conflitto di interessi tra la funzione di amministratori pubblici di Filippo Rossi e Giacomo Barelli con quella di questi ultimi quali fondatori e  spina dorsale della Fondazione Caffeina , anche a questa ‘ storia ‘, le dicevo, occorre che lei scriva le parole… the end, la parola… Fine.

Epproprio, egregio sindaco di Viterbo: in verità le dico che… con questa storia che la Cultura a Viterbo non può prescindere da Caffeina e che Caffeina non possa prescindere da Filippo Rossi e Giacomo Barelli ( a proposito, perché non viene mai ricordato l’altro ideatore già segretario del sindaco Marini, Andrea Baffo ? ), con questa storia dei ‘ vasi comunicanti ‘ e della osmosi di cultura che si verifica tra gli stessi vasi… con questa storia, le dicevo … occorre farla finita.

E c’è una sola cosa da fare per ottenere che ciò avvenga, purtroppo.

Rimuovere dai loro incarichi, purtroppo, Filippo Rossi e Giacomo Barelli che (forse)  non hanno commesso nessun peccato particolare durante la loro sia pur breve esperienza amministrativa ma che ciò nonostante non sono riusciti a scrollarsi di dosso quel ‘ peccato originale ‘ che nessuna ‘ confessione ‘ potrà mai togliere loro di dosso, vale a dire - per l’appunto -… Caffeina.

Caffeina che - il sottoscritto lo ha sempre sostenuto - non ha alcuna valenza culturale ma è solo una banale (e male organizzata, a mio avviso) … operazione commerciale.
Come può essere contrabbandata per ‘ operazione culturale ‘, infatti,  la presentazione in contemporanea di più libri, magari con la presenza degli stessi autori, autori e libri per lo più sconosciuti agli (dis)acculturati che dovrebbero acculturarsi con Caffeina, scelta che non si capisce bene su quale base ( e con quali criteri) gli interessati  dovrebbero fare non possedendo il dono della… ubiquità ?
Epproprio, egregio ingegner Michelini: in verità le dico che - a mio avviso - Caffeina è solo un’operazione commerciale privata alla quale il Comune da lei rappresentato non può affidare il difficile compito di fare cultura.
Eccerto, signor sindaco: sa spiegarci che c’azzecca Caffeina (così come è organizzata) in un città universitaria ove l’Università viene invece tenuta ai margini della auspicata…produzione di cultura ?
Massì, illustre primo cittadino: il 2014 dovrà essere l’anno di grazia del ‘ signore ‘Leonardo Michelini.
Maccerto: in verità le dico , egregio sindaco Michelini, che… il 2014 dovrà dirci se lei è veramente il sindaco che Viterbo attendeva per inaugurare la famosa, cosiddetta ‘ discontinuità ‘ con il passato o meno.
Maccerto: quella  discontinuità che non vuol dire discontinuità politica con il passaggio dal centrodestra al centrosinistra ma… discontinuità nei metodi, nelle scelte, nei criteri, nella trasparenza, nella legittimità degli operati e via discorrendo.

Epproprio, in verità le dico, carissimo ingegnere Michelini, che questa è la ‘discontinuità ‘ che i viterbesi si attendevano da lei e che è per questa ‘ discontinuità ‘ che i viterbesi l’hanno votata affidandole la città.
Perché hanno ritenuto che lei fosse la persona giusta.
Il politico giusto.
L’amministratore giusto.
La persona giusta in tutto e per tutto.
La persona che ha già del suo e che quindi non ha bisogno ‘ del pubblico ‘ … per la famiglia.

Lei è un imprenditore, infatti.
Lei è un libero professionista, infatti.
Lei a tutt’oggi è sempre rimasto fuori dalle poco esaltanti beghe della politica locale, infatti.

Ecco perché tutti hanno visto in lei, anche  (forse) tra quanti non erano della sua ‘parrocchia ‘ ( politica ) la possibile ‘ discontinuità ‘, ecco perché… in verità le dicevo… che lei potrebbe effettivamente rappresentare ‘ quello ‘ della discontinuità.
Il sindaco del ritorno alla meritocrazia.
Il sindaco dell’abbandono del clientelismo.
Il sindaco del… Comune (finalmente) di vetro.
Il sindaco che avrebbe potuto fare il sindaco… senza padroni né padrini.
Il sindaco che, insomma… non ha bisogno avendo già del suo e che - non avendo bisogno - può tranquillamente occuparsi dei bisogni degli altri.

Eggià, carissimo ingegnere Leonardo Michelini.

Era questo il sindaco della discontinuità che i viterbesi hanno sperato che lei potesse essere.
Perché, avendo le mani libere, in qualsiasi momento avrebbe potuto decidere di lasciare se non le avessero permesso di amministrare come i viterbesi si aspettavano, come in realtà ancora… sperano.
Il sindaco della discontinuità, carissimo ingegnere Leonardo Michelini, e dalle mani libere oltre che pulite.
Il sindaco che può non farsi ricattare dalla sua stessa maggioranza perché… in qualsiasi momento potrebbe mandare a casa tutti.
Tutti quelli che ‘ hanno famiglia ‘ ed hanno bisogno della politica per campare ( meglio) , al contrario di lei, esimio imprenditore che… ha già del suo.
Essì, in verità le dico - carissimo ingegnere Leonardo Michelini - che lei si trova - in realtà - nella invidiabile posizione del politico che potrebbe ( se lo volesse) … scacciare i mercanti dal tempio.

Epproprio, carissimo sindaco di Viterbo ingegnere Leonardo Michelini, Natale è passato.
Anche Capodanno è passato.
In verità le dico…
… in verità le dico che anche per lei è finito il tempo delle palline colorate appese all’albero di Natale ed è arrivato il tempo delle… palle d’acciaio, come va di moda dire in questo periodo.

Ce le faccia vedere, signor sindaco Leonardo Michelini,
Tiri fuori le palle, egregio ingegnere Leonardo Michelini.
Ci dimostri che ha le ‘ palle d’acciaio ‘, illustre imprenditore Leonardo Michelini.

E mandi a casa tutti quelli che dovessero ritardare in qualsiasi modo la ‘rinascita ‘ di questa città.
Anche a costo di dover andare a casa, prima di tutti, proprio lei se qualcuno la volesse imbrigliare nella maledetta, solita … continuità ( di sistema) di sempre.

Epproprio, carissimo sindaco Michelini: in verità le dico… in verità le dico che il tempo delle mele è finito.
Che il tempo dell’attesa è finito.
Che il tempo degli esami è finito.
Faccia presto, allora, sindaco Michelini e… agisca con decisione.
Della serie, come già detto… della serie… nervi saldi e palle d’acciaio.

Per la Viterbo che vogliamo.
Per la città che vorremmo.
Per il futuro che desideriamo.
Per il 2014 che è appena iniziato.


O no ?


Sen. Michele Bonatesta

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.