sabato 14 dicembre 2013

Forconi ma non coglioni - NPCI: "Le Organizzazioni Operaie e Popolari devono costituire un governo d’emergenza"

Sul movimento dei Forconi e del Coordinamento 9 dicembre

I comunicati del (n)PCI

Le Organizzazioni Operaie e Popolari devono costituire un governo
d’emergenza e farlo ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia!
Questa è il primo passo per cambiare il corso delle cose
Questo è il primo salto di qualità della rivoluzione che instaurerà il socialismo, l’unica soluzione che metterà fine al capitalismo e alla sua crisi!
      

Al movimento dei Forconi alcuni hanno rinfacciato di non avanzare rivendicazioni, di non fare richieste precise, di non indicare obiettivi. Tra quelli che hanno assunto un simile atteggiamento di superiorità risalta, per l’importante ruolo politico che ricopre, Maurizio Landini, il segretario della FIOM, reduce dall’udienza che i ministri Enrico Giovannini (Lavoro) e Flavio Zanonato (Sviluppo) hanno accordato a lui e alla delegazione che lo accompagnava (Landini aveva annunciato udienza da Enrico Letta, ma costui non si è neppure degnato di riceverlo e ha delegato i due ministri a fare le sue funzioni e a ripetere generiche promesse).

A prima vista la critica può sembrare ragionevole: effettivamente i Forconi non hanno fatto alcuna richiesta al governo Letta, a Napolitano, al Parlamento (e neppure alla Corte Pontificia). 

Hanno solo detto che il governo Letta, Napolitano e il Parlamento se ne devono andare. Questa non è né una rivendicazione né una richiesta, ma è un obiettivo. Non sembra tale a personaggi come Landini e simili: solo perché sono abituati ad avanzare rivendicazioni o, più umilmente, richieste ad autorità che non si sognano di soddisfarle, occupate come sono a spremere gli operai e le altre classi delle masse popolari a beneficio dei caporioni e delle istituzioni del capitale finanziario. Landini e simili chiamano i lavoratori in piazza a protestare e poi si fregiano del prestigio della “manifestazione riuscita” e vanno a presentare le loro richieste alle autorità, se queste reputano conveniente riceverli. 

Un po’ come Paolo Di Vetta e Luca Fagiano, autorevoli promotori del movimento per la casa, che dopo la manifestazione del 19 ottobre, invece di organizzare la difesa delle occupazioni ed estenderle, il 22 ottobre se ne sono andati dal ministro Maurizio Lupi e dal sindaco Ignazio Marino a presentare, forti del loro prestigio, le richieste della “grande manifestazione”: e il risultato sono gli sfratti che a Roma continuano e buttano in strada gli occupanti delle case dei Caltagirone e della Chiesa (in barba alle belle prediche di papa Francesco).

In realtà il movimento dei Forconi si è posto, ha posto e ha indicato l’obiettivo decisivo, preliminare a ogni altro in questo periodo: costituire un governo d’emergenza che rompa con il sistema del capitale finanziario che spreme le masse popolari e devasta e saccheggia il paese. Sperare che le autorità della Repubblica Pontificia, responsabili del disastro e complici della Comunità Internazionale (CI) dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti, facciano una politica diversa da quella che fanno, è come sperare che le volpi si mettano a proteggere le galline.

Che poi tutti o alcuni dei promotori del Coordinamento 9 dicembre dicano o pensino che il governo d’emergenza deve essere fatto da esponenti dei Carabinieri, della Polizia, della Guardie di Finanza e delle Forze Armate (come da tempo va predicando l’ex generale dei CC e attuale dirigente del SUPU (Sindacato Unitario del Personale in Uniforme), Antonio Pappalardo, vicino ad alcuni dirigenti del Coordinamento 9 dicembre se non membro egli stesso del  Coordinamento) questo è un’altra questione. 

Un’aspirazione certamente non aliena alla ristretta mentalità di bottegai abituati ad individuare nelle “forze dell’ordine” (dell’ordine che opprime le masse popolari italiane e devasta l’Italia al servizio della CI) i difensori della loro proprietà. Questa è una delle contraddizioni della situazione e su di essa fanno leva quelli che, al servizio dell’ordine costituito, gridano al populismo e al fascismo di quelli che si ribellano.... (....)....


Stralcio di un Comunicato NPCI - nuovopci@autistici.org


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