domenica 25 agosto 2013

Cerveteri Ladispoli e la querelle sull'acqua da bere e da infognare

Della esistenza della  convenzione acqua datata 1970, prodotta dagli amministratori del comune di Cerveteri   a favore di quella comunità denominata Ladispoli,  ne ha parlato anche V. Valecchi il direttore di Flavia acque (società che attinge l’acqua, da oltre 40 anni, da una sorgente del comune di Cerveteri). 

Nell’articolo, ben dettagliato, pubblicato dal quotidiano La Voce, Valecchi spiega chiaramente che io ho divulgato, come sempre, fatti veri con tanto di documentazione, allora perché questo anonimo e Civonline.it si permettono di denigrare la mia persona?     Come mai con subdola destrezza si è “magheggiato giornalisticamente”  per far apparire su internet che Bruna Di Berardino Farnetica?  

Ma è sorprendente come, l’anonimo, riesce a dire che:  “Vogliamo puntare lo sguardo sulle fogne Ceriti? Anche qui  il degrado assoluto. Quindi piano con le sparate e prima di parlare riflettete. Intanto pagate alla cassa prego!” 

Della serie " Non c'è più sordo di chi non vuol sentire" ripeto che Ladispoli l'acqua se la prende da oltre 40 anni da una fonte che è nel suolo di proprietà di    Cerveteri e che, come scritto nella convenzione del 1970, Ladispoli, in cambio, doveva fornire di acqua le abitazioni di Marina di Cerveteri..... non era gran che come risarcimento ma Ladispoli NON ha mai rispettato neanche questo, inoltre, lo anonimo non legge da oltre 10 anni i giornali oppure il suo desiderio di colpire a tutti i costi la mia persona lo ha fatto uscire di testa e quindi ecco spiegato le calunnie che fuoriescono dalla bocca del vigliacco anonimo. 

Ad onor del vero, insieme agli altri componenti del movimento Civitas Levante (in particolar modo i signori  Menasci e Mellone), abbiamo scritto decine di articoli e soltanto noi abbiamo denunciato  alla Procura  che  i liquami di molte abitazioni cerveterane scaricano direttamente nei fossi, mentre i vari sindaci di Ladispoli se ne guardano bene di appoggiare seriamente questa nostra  battaglia (che mira a salvaguardare la salute di tutti)  e si limitano a scribacchiare articoletti innocui che non lasciano intendere come stanno veramente le cose, e per  “tutelare” i veri colpevoli il sindaco di Ladispoli  si è inventato che lo schifo, che appare nell’acqua del tratto di mare tra Santa Severa e San Nicola, arriva dal fiume Tevere.…. 

Forse perché gli amministratori  del comune di Ladispoli non possono puntare il dito contro chi  gli permette di approfittarsi dell’acqua, bene che alla conta dei fatti , attraverso le utenze idriche, fa entrare nelle casse del comune ladispolano 5 milioni di euro all’anno (cifra indicata sul sito del comune). Ecco, io ho chiarito che non farnetico ed ora mi aspetto che faccia altrettanto Civonline e il suo anonimo.

Bruna Di Berardino

 


P.S.: di seguito il link dove nel 1965 i scellerati amministratori comunali di Cerveteri, che sono gli stessi che permisero a ladispoli di staccarsi nel 1970 con il “bottino” (una sorgente di acqua e qualche chilometro quadrato di terreno in più di quello che avevano) Deliberavano una convenzione “guida” a quella che già avevano in mente e cioè la convenzione del 1970 -  da  notare:   

 

ARTICOLO 4 - I Proprietari si obbligano a dotare la zona di sufficienti impianti per l’approvvigionamento di acqua per usi domestici mediante utilizzazione delle acque presenti nel sottosuolo.

 

http://www.consorziosannicola.it/documenti/atti/convenzione_lott/index.asp

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