lunedì 12 agosto 2013

Aprirsi per essere felici... Una fiaba di Franco Farina


Dipinto di Franco Farina

“C'’era una volta un uomo che aveva fatto un vita un po'’ sgarbata ed un po’ sleale e per questo temeva le altre persone. Anziché guardare ciò che di bello aveva fatto nella vita e i bei momenti si trovava a rimuginare sulle perdite che aveva subito e gli sgarbi che aveva fatto.

Così si chiudeva in casa e usciva poco poco.

Per timore che entrasse qualcuno nella sua proprietà si munì di finestre chiuse tutte a chiave e una porta blindata pesantissima che nessuno avrebbe potuto sfondare.

Usciva a fare spesa quando era buio e si ritirava presto e si richiudeva nella sua casa. Sembrava temesse gli altri, un timore quasi inconscio frutto di ciò che lui aveva fatto ad altri.
Viveva una vita misera.

Un giorno doveva uscire e non trovava il portachiave che portava le innumerevoli chiavi della porta blindata e delle varie finestre. Cercò e cercò e non trovava le chiavi per uscire.


Iniziò a prendere a pugni la porta e si sentiva sempre più stupido. Dopo aver preso a pugni e a calci la porta e avergli urlato contro e spintonata a più non posso, si accascio davanti la porta piangendo con le nocchie delle mani sanguinanti.

Tra i singhiozzi pensava che non era possibile tutto ciò. Era incredibile! Era prigioniero di se stesso delle sue proprie paure.
Pensava fossero stati gli altri a renderlo così e si rese conto che invece erano solo le sue paure frutto delle stupidate che aveva fatto a renderlo così.

Pianse ed il peso sul cuore si alleggerì; i singhiozzi si spensero e stava osservando la sua casa come se fosse la sua prigione. Si rese conto che non poteva vivere così.

Riprese controllo di se stesso e si mise a ricercare le chiavi anche nei posti più impensabili e le trovò riposte nel frigorifero. Magari in un momento di disattenzione le aveva riposte nel luogo sbagliato.

Ma pensò a quello che era successo e si accorse che era una lezione.

Tolse tutte le serrature dalle finestre e spalancò le finestre e di giorno la luce riprese ad entrare in casa e non solo in casa ma anche nel suo cuore .

Prese ad uscir di casa di giorno parlare con le persone.
Aiutava chi ne aveva bisogno, e si mise a lavorare di buona lena.
Era come se in un ramo secco la linfa avesse ripreso a scorre e fossero rispuntate le foglie.

Aveva smesso di essere prigioniero di se stesso.”


Oggi il sole è nel cielo e risplende per Te e per Me.

Un cordiale saluto.

Franco Farina
www.francofarina.net

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