venerdì 31 maggio 2013

Prozac ed il balletto del grillo beppe: "Gira e rigira biondina l'amore la vita godere ti fa..."

Collage di Vincenzo Toccaceli

Mi permetto di sottolineare alcune scenette (mal)recitate sul palcoscenico della sgangherata comica finale del nostro squinternato, bistrattato, dannato ed amato Stivale (ma non solo).

  • Grillo si sta accorgendo di una eterna verità: la ruota gira se vi è un perno solo; se sono due o più la ruota grippa e si blocca. Un Movimento (partito, associazione, bocciofila, club filatelico, parrocchia ecc. ecc.) al suo interno deve avere uno, uno solo che comanda. Quell’uno deve assumersi responsabilità, incarnare l’idea, indicare la strada, scegliere la strategia, attuare e far attuare la tattica. Si può fingere, in ossequio al volere degli occupanti da sessantacinque anni il Bel Paese, un apparato democratico, ma solo in apparenza. Altrimenti si finisce nel caos, nell’anarchia sterile, autoreferenziante, invitabile sbocco nella palude viscida e malata della partitocrazia. Badate che la Costituzione non dice nulla sull’apparato interno dei partiti: afferma solo che il loro comportamento pubblico (elezioni) deve adeguarsi all’ipocrita rito delle elezioni democratiche. (anche sulle elezioni ci sarebbe da ridire: sono, tecnicamente, una mistificazione giuridica, tese ad evitare lo scontro fra fazioni, più che a salvaguardare la dignità di ciascuno. Così mi insegnò quel gigante che fu il prof. Miglio).
  • La Sinistra non riesce a guarire da un bacillo che porta dalla nascita: la necessità di dividersi, di litigare, di contrapporsi all’interno con più ferocia che contro gli avversari. Ci riuscì una sola volta Lenin, a prezzo di una montagna di morti alta più dell’Everest. Solo la pazienza slava (ed il terrore) permise di rimandare l’ammissione del fallimento per tre generazioni. La caduta del Muro nell’ottanta nove sancì il fallimento della Sinistra. Qui da noi i cosiddetti progressisti fanno discorsi più reazionari e capitalisti di quelli che facevano i Liberali negli anni ‘50/’60 (rileggetevi Einaudi e Malagodi: sembrano rossi che più rossi non si può, al paragone).
  • La Destra non esiste. Semplicemente. Cosa è di destra in Italia oggi? Non gli eredi del fu MSI, partito che cominciò bene (anti Atlantico), ma che fu immediatamente cooptato dai servizi SUA, dai soldi dei poteri forti, e che non ebbe gli attributi per continuare un’Idea. Finito con Fini, appropriato personaggio per la celebrazione del rito funebre, si è dissolto in mille rivoli, che strepitano l’uno contro l’altro, berciando che il mio Fascismo è più Fascismo del tuo. Che tristezza. Che tristezza vedere l’Idea stuprata. Che tristezza vedere l’utilizzo per fini personali dell’entusiasmo di tanti giovani in buona, buonissima fede.
  • La Destra non esiste. Non è Destra Berlusconi, che pensa più a se stesso che alla politica. Del resto deve le sue fortune, oltre ad una indiscutibile abilità, al suo mentore, Bettino Craxi, che gli “regalò” le televisioni, per mettere una bomba politica ad orologeria sotto la poltrona di Agnelli, legatosi al PCI. Oggi il Silvio avverte la fibrillazione dei suoi ex –berluscones, pronti a fronde, salti della quaglia, tradimenti, voltafaccia, pugnalate in puro stile italico-bizantino. Chi di Scilipoti ferisce……
  • In compenso i nostri padroni ed occupanti, gli SUA, se la passano male. Disoccupazione oltre il 12%. Che ti fa l’ebreo Bernake, il patron della Federal Riserve? Annuncia che stampa dollari, che immetterà liquidità fino alla riduzione al sei e mezzo per cento l’indice dei disoccupati. Badate che sarebbe una mossa mica vigliacca, se gli yankee non avessero il viziaccio di far pagare ad altri i loro debiti. E poi, di che dollari parla Bernake? Di quelli ad uso interno? Di quelli usati per pagare le truppe all’estero, assai diversi, non nell’aspetto , ma con dei dubbi sulla numerazione? Sui cosiddetti petrol-dollari (idem c.s.)? Chiedere lumi allo IOR, che forse ne sa qualcosa. E, già che ci siamo, sarebbe possibile, per maligna curiosità, controllare se l’oro di Fort Knox è tale, o tungsteno rivestito?
  • La Russia ha mandato centinaia di S 300 in Siria. Gli S 300 sono missili potenti e di medio raggio. Potrebbero portare anche testate nucleari. I cosiddetti “ribelli”, propriamente mercenari armati da Israele, dalla Cia, dalle armi dei depositi libici (andate anche in Mali), dalla Francia e dall’Inghilterra, se la passano male. E la Russia, che ha una base della marina militare in Siria, ha mandato un messaggio chiaro. E ha fatto bene. Il grande deposito di gas che dall’Egitto arriva fino in Grecia, toccando anche l’Italia (ma l’Eni è in svendita!), deve essere suddiviso con accordi, non con mattanze. Alla faccia dei petrolieri, delle sette sorelle, dei poteri forti.

Sono solo pochissimi degli argomenti oggi alla ribalta. Ma tutti hanno come natura intrinseca una constatazione. La cosiddetta democrazia è un fallimento operativo. E’ uno livido specchietto per stupide allodole. Un’inefficace simulazione di quello che in natura non esiste né può esistere. E’ un prozac per illudere il numero delle masse. Si dibattono, i parassiti servi che gestiscono, su mandato altrui, il potere, nella contraddizione del pendolo: oscillano fra incapacità inefficace e vigliaccheria. Dovrebbero, da uomini, avere il coraggio di fare una spietata analisi, una disamina senza filtri ideologici degli ultimi settanta anni di storia italiana ed europea.

Meglio che si spiccino: la Storia, quella vera, ha cominciato a farlo.

Grazie a dio, grazie ad Odino


Fabrizio Belloni

giovedì 30 maggio 2013

1 e 2 giugno 2013 - Vita Futura a Castelfidardo (An), il festival delle future e neo mamme


Altri messaggi intergalattici da Sirio e dintorni

LA RICONESSIONE GALATTICA E L'EVOLUZIONE DELL'UMANO GALATTICO 2013 E OLTRE......
L’Arcangelo Michele attraverso Celia Fenn


Amata Famiglia di Luce, in questo tempo d’intensa Trasformazione e Cambiamento, avvertite la Turbolenza della Nascita del Nuovo Umano Galattico nella Nuova Galassia Rosa Dorata. Vi state abituando alle Nuove Energie e alle Frequenze della Nuova Realtà. Vi diciamo che affrontare questa Nuova realtà è molto Semplice se ricordate soltanto Una Cosa: che tutto è Energia e Frequenza!

È tutta questione di Frequenza!

Trovare i propri punti di riferimento in questa Nuova Realtà e trovare la Pace, l’Armonia e l’Abbondanza è una Semplice Questione di Frequenza. Si tratta di Allinearsi e Risuonare con la Frequenza del Divino Amore e Compassione, la Frequenza della Divina Intelligenza Creativa che fluisce dal Cuore Divino.

Questo non è qualcosa per cui dovete lavorare duramente per ottenerlo, o studiare, soffrire o essere bravi abbastanza. Non dovete guarire voi stessi o rimuovere blocchi, è un vostro diritto di nascita e voi dovete semplicemente fare un Scelta ed Entrarci! È una Frequenza che si trova Dentro di Voi e voi dovete semplicemente trovarla dentro il vostro Cuore e allineare il vostro essere a questa Frequenza.

Tutto il “chiacchiericcio” mentale riguardo all’essere feriti, in disgrazia, bloccati e “non bravi abbastanza” è semplicemente la vostra mente che tenta di giustificare un’incapacità ad allinearsi con la Frequenza della Pace e dell’Abbondanza, come se fosse molto difficile da ottenere. “Ci dev’essere qualcosa che non va in me”, dice, e poi occupa tempo per trovare che cosa “non va”. Amati, non c’è niente che “non va” quando abbandonate la Frequenza. Non giudicatevi, trovate semplicemente la strada per tornare indietro! Fermatevi! Respirate! Radicatevi, connettetevi con i vostri Aspetti più Elevati e ritornate alla Frequenza della Pace e dell’Abbondanza. È lì per voi!

Quindi, potreste domandare, che cos’è questa Frequenza di Pace e Abbondanza e come mi connetto?

Come vi abbiamo spiegato in precedenza, è il Flusso del Divino Amore e Compassione dal Cuore del Cosmo, il Cuore di Dio, l’Intelligenza Creativa Divina. Esce dal centro di Tutto Ciò Che È ed è trasmesso a Voi attraverso il Sole nel Centro Galattico. In passato, queste trasmissioni di Codici di Luce e Informazioni dalla Sorgente avevano una Frequenza così Alta che venivano deviate attraverso Sirio e le Pleiadi, tra altri Soli, e poi trasmessi a voi dai “Custodi della Frequenza”, Esseri Angelici di Luce di Dimensione Superiore che erano incaricati del lavoro di Assistenza allo Sviluppo ed Evoluzione della Terra. Ora, dal Transito del 2012, la Terra è pienamente “Ri-connessa” alle trasmissioni galattiche e non ha più bisogno di intermediari. Le Trasmissioni vengono ricevute direttamente dal Centro Galattico attraverso Solaris, o il vostro Sole. Voi, come esseri Risvegliati, ricevete ora le trasmissioni di frequenza direttamente dal Cuore Divino al vostro Cuore e Corpo di Luce.
Questa Piena Riconnessione, Amati, ha creato una Turbolenza che chiamiamo “Instabilità Dimensionale” o “Squilibrio Dimensionale”. La Terra si trova ora nella Quinta Dimensione ed è allineata con le Trasmissioni dei Codici di Luce in arrivo, principalmente attraverso individui Multi-Dimensionali che possono sostenere queste energie nei campi del loro Corpo di Luce, e anche attraverso alcune Località e Spazi Sacri dove l’Energia viene sostenuta e trasmessa dalla Località o Spazio stesso. In questo modo, il Flusso della Pace Divina e la Frequenza dell’Abbondanza viene ancorata sul Pianeta. Questa Frequenza è Potente, Pura e Limpida, e quando siete allineati ad essa, nella vostra vita tutto fluisce con Grazia e Facilità.

Nel momento attuale, però, la maggior parte della gente non riesce a trovare questa Frequenza, cercandola fuori di sé e non nel Cuore, dove è ancorata e da dove Fluisce. Questa ricerca esterna crea ansia, stress e drammi di proiezione, il che significa che le persone si allontanano dalla Frequenza della Pace e dell’Armonia e dell’Unità e “ricade” nelle “illusioni” del passato, della dualità, della paura e del giudizio. Questo crea un ambiente instabile, esplosivo e “infiammabile”. Ecco perché, Amati, vedete così tanta instabilità e ansia, perché le “ancore” esterne della Terza Dimensione non ci sono più e la gente sta ancora imparando come ancorarsi nel proprio Spazio Sacro dentro il Cuore e manifestarlo in modo Radicato sulla Terra.

Amata Famiglia di Luce, è semplicemente una Frequenza d’Energia che cercate e che è situata dentro di voi. La Luce Divina non è una forza esterna che dovete cercate perché ne siete separati. Sappiate che la Luce Divina vive dentro di voi nel Sacro Tempio del vostro Cuore. Quando Allineate il vostro essere a questa Luce, vi potete ancorare in questo Flusso e trasmettere e proiettare quei Codici di Luce. Voi diventate un’Ancora e un Trasmettitore della Frequenza Galattica, del Cuore e dell’Amore della Divina Intelligenza.

Amati, è semplicemente questione di essere Consapevoli, Risvegliati e Potenti e di scegliere di allinearsi con la Frequenza del Divino Amore e Compassione. Sentirete che la Frequenza dentro di voi si manifesterà e sperimenterà la Pace, l’Amore e l’Abbondanza nella Nuova Realtà.


I Vortici di (Ri)Connessione Galattica

Amata Famiglia di Luce, ognuno di voi, che è Risvegliato e Consapevole, diventa un Punto di Connessione Galattica, un Punto di Luce vivente sulla Griglia dei Cuori Viventi della Nuova Terra. Il vostro Corpo di Luce diventa un trasmettitore di Codici e Frequenze Galattici. Gli Spazi Sacri che create nei vostri Ambienti, diventano Punti d’Ancoraggio per la Divina Luce e Saggezza, al di là della Paura e della Dualità.

Ma, in questo stesso periodo, sulla Terra molti punti vengono attivati, o riattivati, come Punti di Connessione Galattica. In passato, molte delle Civiltà Stellari dirigenti creavano Punti di Vortici Galattici, o Portali Stellari, dove potevano collegare la Terra alla propria Stella natale e aiutare nell’Evoluzione della Terra secondo il Piano Divino espresso attraverso i Codici di Luce. Questi Punti di Vortici comprendevano l’Antico Egitto (Sirio), Iran e Iraq (Nibiru) e l’Egeo (Andromeda), così come molti altri Punti di Riconnessione Galattica.

Ora, la Terra è ascesa nella Griglia della sua Nuova Realtà, e questi Punti di Connessioni vengono riattivati come linee “dirette” di Comunicazione con il Centro Galattico con l’assistenza di coloro che li hanno creati al servizio della Luce Divina. Inoltre, molti nuovi Punti di Connessione Galattica saranno attivati per aiutare la Terra nella sua Ascensione verso una piena Entità Galattica nella Galassia Rosa Dorata e Membro del Consiglio Galattico.

Molti di voi saranno chiamati ad aiutare questo lavoro di Connessione Galattica e con la costituzione di Vortici di Connessione Galattica sulla Terra, che saranno i vostri punti di connessione e comunicazione con il Centro Galattico e i Consigli di Luce Galattici e Solari. Alcuni verranno anche chiamati per essere Ambasciatori di Luce nei Consigli Galattici e Solari.

Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste

mercoledì 29 maggio 2013

1 e 2 giugno 2013, Calcata e Parco del Treja: visite guidate....

Dipinto di Franco Farina

Cari amici, segnaliamo le attività del Parco del Treja per il prossimo fine settimana.

Le visite guidate previste per sabato 1 e domenica 2 giugno sono le seguenti:

Sabato 1 giugno – “Parole nel verde”
Appuntamento alle ore 9,30 in piazza Roma, nel borgo di Calcata (Vt).
Prenotazioni:Teresa Di Cosimo
cell. 338 5064584; tel. 0761 588885
e-mail thesan@hotmail.it
 
Domenica 2 giugno – “Tufi e necropoli nella Valle del Treja”
Appuntamento alle ore 9,30 in piazza Vittorio Emanuele II, di fronte al palazzo baronale, nel borgo di Calcata (Vt).
Prenotazioni:Giuseppe Emanuele Scipioni
cell. 339 5372808; tel. 06 9963205
e-mail scipioni.giuseppe@alice.it
 
Si raccomandano abiti comodi e scarpe da trekking.

Ricordiamo che le visite guidate e le altre attività sono a numero chiuso e la prenotazione è obbligatoria e va fatta entro le ore 18 del giorno precedente direttamente agli accompagnatori delle singole visite. 
Maggiori dettagli su queste visite e il programma completo sono consultabili sul sito del Parco.

Un'altra Viterbo.. può attendere! - Michele Bonatesta da l'addio alle armi

Il senatore Michele Bonatesta ringrazia e… si autopensiona
VITERBO. “ Avevo detto che se non avessi vinto ma fossi entrato in Comune come consigliere mi sarei dimesso per lasciare il posto a qualcuno sicuramente più giovane di me, in grado di profondere vigore ancora maggiore nel progetto di rifondazione di Viterbo città turistica.
Non sono entrato come consigliere per cui il problema non si è posto.
Avevo detto anche che, se non fossi diventato sindaco,  sarei andato in pensione ( politicamente dato che per il lavoro già ci sto). Non sono diventato sindaco… ho sempre mantenuto la parola data… sono sempre stato coerente ( nella mia vita) e conseguente con le scelte che ho fatto… per cui… per cui… mi autopensiono dalla politica definitivamente “.

Esce di scena il senatore Michele Bonatesta, presidente del Movimento di Opinione ‘ Insieme per il territorio con Bonatesta  ma lo fa con la trasparenza che lo ha sempre contraddistinto, senza accampare attenuati, con la dignità di sapere di avere combattuto una battaglia politica estremamente  difficile, consapevole di averla combattuta con ‘ armi ‘ sicuramente meno ‘ moderne ‘ e ‘ costose ‘ di quelle degli altri avversari ma a volto scoperto, con il busto eretto e… le mani pulite ( come sempre).

“ Qualcuno ha detto che io sarei deluso per via del risultato ottenuto da me stesso e dalla mia lista - prosegue il senatore Bonatesta -. Non è vero.
Non è vero che sono deluso.
Sono preoccupato, quello sì.
Sono preoccupato perché il voto di domenica e lunedì scorso hanno confermato le mie ansie, le mie preoccupazioni.

Le elezioni oramai, purtroppo, sono ‘ pilotate ‘ anche a Viterbo.

L’unica possibilità di impedirlo sarebbe stata quella di intercettare in toto o almeno in massima parte il ‘ non voto ‘ che è stato ancora una volta l’amaro vincitore di questa tornata elettorale.
Non ci sono riuscito.
Sono stato il ‘ vincitore morale ‘ di queste elezioni ma dato che le elezioni alla fine non si vincono moralmente ma si vincono coi i voti, con i voti io le elezioni le ho perse.
Punto.
Dicevo della tornata elettorale.
E parlo di ‘ tornata elettorale ’  - spiega l’ex parlamentare viterbese - nonostante ancora non  si sappia chi vincerà tra Leonardo Michelini  e Giulio Marini in quanto - ad avviso del sottoscritto - indipendentemente dall’esito del ballottaggio, il ‘ VERO ‘ sindaco di Viterbo non sarà né l’uno né l’altro.
Il ‘ VERO ‘ sindaco saranno i padrini politici  romani dell’ uno o dell’altro, il ‘ VERO ‘ sindaco di Viterbo saranno i vari padroni ( economici) dell’ uno o dell’altro.
Questo - ad avviso del sottoscritto - è stato confermato dal voto dei viterbesi o - meglio -dal non voto dei viterbesi di domenica  e lunedì scorsi.
Se un rammarico potrò dunque avere - prosegue Bonatesta - potrà essere oggi quello di lasciare solo ‘anche ‘ questo nuovo  trenta per cento circa di viterbesi che ha disertato le urne.

Quelli che hanno rifiutato di diventare direttamente o indirettamente responsabili, anche loro, di un… voto pilotato.

Io l’ho detto più volte pubblicamente, anche nel corso di questa campagna elettorale e l’ho scritto:oramai anche  a Viterbo è penetrata la ‘ ndrangheta ( ché la camorra già c’era da tempo), sta a noi combatterla o… diventarne collusi o complici.
Noi abbiamo scelto la prima strada, altri no.
Vedremo come si schiereranno, tra non molto, altri candidati sindaco, a chi presenteranno il conto di un eventuale apparentamento o di un possibile ‘ appoggio ‘ per la composizione della maggioranza, a ballottaggio assegnato.

E sì, non è finita lunedì scorso.
Non finirà tra due settimane.
Il ‘ voto pilotato ‘ potrebbe tornare con i rinforzi sulla ‘ scena del crimine ‘ ( si potrebbe ironizzare), anzi… sicuramente ci tornerà.
Per cui… per cui occorre alzare la guardia e stare attenti a non farsi coinvolgere.

A cominciare dalla stampa locale.

Ecco il motivo per cui il sottoscritto, al ballottaggio non andrà a votare.
Ecco il motivo per cui il sottoscritto, al ballottaggio, per quello che potrebbe in ogni caso ’  non contare‘ il suo voto, non sceglierà tra Leonardo  Michelini e Giulio Marini, non volendo scegliere tra i padrini politici ed i ‘ padroni ‘  economici (quelli che pagano i costi della politica, in altre parole ) che stanno dietro all’uno o dietro all’altro.
Tanto meno il sottoscritto farebbe una scelta tra Michelini e Marini nel caso in cui a fianco di quest’ultimi  dovessero spuntare nuove facce tra quelle che sono già vecchie.
Già - conclude il senatore Michele Bonatesta -: ‘ quelli ‘ che pagano i costi della politica, dicevo.
Ho già chiesto al Col. Alfonso Amaturo, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo,  di farci conoscere ( non per curiosità ma per trasparenza e… per legge) chi ha pagato ( direttamente e indirettamente) le  campagne elettorali dei vari candidati sindaco di Viterbo. Ho chiesto di conoscerne i nomi e le motivazioni per le quali gli stessi avrebbero deciso di pagare i conti dei candidati e quale potrebbe essere stato il criterio di scelta tra l’uno e l’altro candidato da… sostenere: sino a questo momento non ho avuto ‘ sentore ‘ di risposta alcuna.
Non fa niente. Aspetto dato che,  i ’ conti ‘ dovranno essere chiesti anche al sottoscritto. Ma non sono disposto ad aspettare in eterno. Dopo, infatti, se non dovesse succedere nulla, la stessa richiesta la farò a qualche altro.
Nel frattempo… nel frattempo voglio ringraziare quelli che anche in questa occasione  hanno voluto esprimermi, con il voto, la loro stima e voglio ringraziare i miei candidati per essersi affiancati a me in una esperienza che anche loro sapevano essere fortemente in salita, seppure inesperti di politica, e per questo - forse - sono stati ulteriormente ed ingiustamente penalizzati nelle preferenze ma ( io sono convinto)… non solo nelle urne.
E già: questo sarà un altro mistero che potremmo decidere di chiarire una volta per tutte essendo ‘ ricorrente ‘ nelle varie elezioni. Si, di questo, probabilmente, parleremo con il dr. Alberto Pazienti, Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Viterbo.
Nel frattempo…
Auguri, Viterbo !
Auguri: ora ne hai veramente bisogno. “


L’addetto stampa del Movimento di Opinione
“ Insieme per il territorio con Bonatesta “

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Mio commentino:
E' detto nel Tao Te King: "Colui che conosce gli altri è sapiente; colui che conosce se stesso è illuminato. Colui che vince un altro è potente, colui che vince se stesso è forte. Colui che non si discosta dal suo giusto posto sussiste a lungo; morire senza perire, questa è la longevità"
Paolo D'Arpini

martedì 28 maggio 2013

UE - La Legge del Menga: "Sementi e verdure riproduzione vietata in proprio"


Scrive M. M.: “Una nuova legge proposta dalla Commissione Europea renderebbe illegale “coltivare, riprodurre o commerciare” i semi di ortaggi che non sono stati “analizzati, approvati e accettati” da una nuova burocrazia europea denominata “Agenzia delle Varietà Vegetali europee”. La legge si chiama “Plant Reproductive Material Law” e tenta di gestire la regolamentazione di piante e semi" 

Commento di F.: "Mi chiamo Francesco e ho 26 anni. Come molti ho a cuore la mia salute di cui l’alimentazione è cardine principale. Per questo motivo ho cominciato a produrmi il cibo autonomamente in un orto idroponico. I piccoli coltivatori hanno esigenze diverse dalle multinazionali e per i piccoli coltivatori pagare una tassa per approvare le sementi può diventare un ostacolo. Anche se questa legge verrà inizialmente indirizzata solo ai contadini commerciali infatti, si sta stabilendo comunque un precedente. L’abitudine di conservare i semi di un raccolto per la successiva semina – pietra miliare per una vita sostenibile – diventerà un atto  non consentito che avvantaggerà i grandi monopoli sementieri a scapito dei piccoli orti nei giardini delle case europee..."

Commento di V.M.: “Pure io che mi faccio i germogli in casa dovrò chiedere l’autorizzazione dell’agenzia delle varietà vegetali europee? Io gliela manderei, la richiesta”


Commento di C.R.: “Del resto la regolamentazione della riproduzione delle specie viventi non è una cosa nuova.... non è sempre così ma lo sperma dei riproduttori che vengono usati nella F.A. può provenire solo da animali "approvati" e riconosciuti idonei sotto tanti aspetti ed anche gli animali usati per la monta naturale dovrebbero essere approvati. Cioè, per esempio, se tu hai due cavalli, maschio e femmina, sarebbe vietato farli accoppiare e riprodurre liberamente a meno che lo stallone non sia "approvato". Credo che ci sia una deroga per gli asini perché sono considerati quasi una specie in via di estinzione....”

Mia considerazione bucolica: "Ed il cetriolo finisce sempre in c... all'ortolano.." (P.D'A.)

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Contro la normativa UE esiste una petizione Change Org: 

La memoria di Yara.. uccisa in Siria perché amava la pace, la giustizia e la libertà


Il 27 maggio 2013 in Siria è stata uccisa Yara, una giovane giornalista, Marinella Correggia l'aveva incontrata in occasione del suo recente viaggio a Damasco, questo il suo ricordo: La domanda di Yara

Rimane un foglietto sul quale mi aveva scritto nome e email, con una grafia di sbieco. Era il 10 maggio e Yara Abbas, giovane giornalista della tivù siriana Al Ikbhariya, aveva partecipato a Damasco alla conferenza stampa finale della delegazione internazionale in appoggio al movimento siriano Mussalaha (riconciliazione). I giornalisti erano pochi, tutti siriani  e poi la venezuelana Telesur, nessun media occidentale o arabo presente a Damasco aveva ritenuto di doversi scomodare per  ascoltare Mairead Maguire, irlandese premio Nobel per la pace, che guidava la delegazione della quale facevo parte anche io.
Ma non avrei notato Yara – che non avevo mai visto prima – se non fosse stato per una sua domanda, forse era retorica o forse un po’ provocatoria. Aveva alzato la mano e aveva chiesto: “Arrivano diverse delegazioni internazionali, qui. Ma mi pare che al ritorno nei vostri paesi, a livello di informazione sulla Siria non cambi nulla. Come mai secondo voi?”. Imbarazzante. Come quando i medici di Baghdad, nel lungo affamante embargo fra le due guerre all’Iraq (500mila morti fece quell’embargo), dopo aver mostrato lo stato degli ospedali alle delegazioni in visita osservavano: “Abbiamo incontrato diversi gruppi dall’estero, ma siamo sempre qui, niente è cambiato”.
A Yara, non c’era stata una vera risposta, adesso non riesco a ricordare perché. Ma le avevo chiesto l’email. Le avevo scritto il giorno dopo, ancora a Damasco, per spiegarle alcuni meccanismi, e per dirle del nostro impegno. Nessuna risposta, e del resto forse era partita appunto per il fronte. Avevo pensato di riscriverle per risponderle meglio.
Ma nessuno potrà più risponderle. Yara Abbas è stata uccisa, il  27 maggio 2013,  nella provincia di Homs, vicino alla base aerea di Dabaa, dunque vicino a Qusair dove continuano i combattimenti. Si trovava là al seguito dell’esercito siriano. Lei vedeva la guerra da quella parte. Un lavoro pericoloso che faceva da molti mesi. Secondo una nota del ministero dell’informazione, Yara è stata colpita da un cecchino ovviamente dell’opposizione armata. Nel suo ultimo reportage, oggi, mostrando immagini di soldati che avanzano, macerie sparse e ordigni recuperati, Yara dice: “Siamo nel punto vicino all’area fino a poco fa controllata dai mercenari, laggiù c’è il macello di Qusair con il tetto rosso,  da lì i terroristi cercavamo di entrare a Qusair ma ora tutto è sotto il controllo dei soldati”.
Nell’agosto 2012 un’altra Yara, Saleh, sempre di Al Ikhbariya, era stata rapita da gruppi armati e poi liberata in uno scambio di prigionieri (ma il cameraman fu ucciso). Nei mesi scorsi, bombe sono esplose vicino alla sede della tivù statale e dell’agenzia Sana. Il 22 dicembre è stato assassinato davanti alla sua casa un giornalista della tivù statale, Haidar al-Sumudi.
Marinella Correggia (SibiaLiria)

lunedì 27 maggio 2013

Marinella Correggia: "Siria e gli esperimenti di pace del movimento mussalaha"


   hanin, sfollato ad al huar, homs

Come funzionano in Siria gli esperimenti di mussalaha, la riconciliazione nazionale per la quale è stato nominato un ministro – il parlamentare dell’opposizione Ali Haydar? 

Ne abbiamo sperimentato le difficoltà e le speranze in una breve visita a Homs della delegazione internazionale di sostegno alla pace in Siria. Homs, una delle città che l’anno scorso i media occidentali e arabi definivano enfaticamente “martire”, come fecero in Libia con Misurata (i cui combattenti, però, hanno POI deportato tutti i neri della vicina cittadina Tawergha). Prima di arrivarci passiamo, uscendo da Damasco, ad Harasta e Duma, aree calde; sentiamo colpi e ci diranno poi che l’auto della scorta (con vetri antiproiettile) è stata presa di mira, in un punto dove vediamo varie automobili – non blindate –  danneggiate a bordo strada. 

I quartieri che attraversiamo non hanno segni di distruzione, semmai di costruzioni lasciate in sospeso, interrotte dall’emergenza. Ci aspettano padre Michel Naaman, prete greco-cattolico (“sono rifugiato anche io, da Khalidiya a Zeidal”), molto impegnato nella riconciliazione insieme allo sheikh Naimi, la cui tribù – 4 milioni di persone – è divisa fra il sostegno al governo e  quello all’opposizione: molto utile per negoziare scambi di prigionieri e restituzione di rapiti. Il lavoro della Mussalaha consiste nel convincere i”ribelli” a deporre le armi. E il governo a rimuovere posti di blocco e rispettare chi smette di far la guerra. Padre Michel è tranquillamente arrabbiato: “La Siria sta sprofondando o forse non c’è già più, uccisa dalle armi, dalle colpe di tutti e dagli interessi di altri, piani di divisione. Adesso ci sono armi ovunque, in tanti entrano con i ribelli o invece con i comitati di difesa popolare”.  La Siria che non c’è più, è anche una foto di padre Michel insieme a una ragazza truccata all’occidentale e a uno sceicco con la kefia. 

Il governatore di Homs collabora ma insiste sulla non ingerenza: “Lasciate che la Siria risolva da sé i suoi problemi.  Ogni siriano ucciso è un martire che ha pagato il prezzo della stabilità della nostra patria. Sono fiducioso, qui a questo tavolo sono rappresentate tutte le fazioni. E spero che alla fine l’esercito siriano e l’opposizione combatteranno insieme contro il nemico esterno, i mercenari estremisti che arrivano da mezzo mondo”. Un membro della delegazione chiede “Quale parte della città è controllata dal regime?” Risposta seccata: “Ogni cittadino di Homs riceve gli stessi servizi dallo stato, l’elettricità, l’acqua e il carburante sovvenzionati. Non ha senso parlare di controllo o non controllo da parte del governo”. 

Ad Al  Wuar- Homs fra sfollati e propaganda(quella che il mondo accetta) 

La mediazione con i “ribelli” si fa ad Al Wuar, considerata una roccaforte degli oppositori . Ha 750mila abitanti, ora diventati un milione per l’afflusso di sfollati da altri quartieri fra i quali Khalidiya, ancora molto caldo. Dopo un posto di blocco non c’è traccia di esercito fra i grandi palazzi in spazi aperti. I quattro soldati che ci hanno fatto da scorta da Damasco  non entrano. Sono gli accordi. Del resto i “ribelli” lasciano entrare per gli aiuti solo membri locali della Red Crescent (Mezzaluna siriana), schierati con loro; così ci dice un fedele ortodosso impegnato nella Mussalaha.   

Nella chiesa di Boutros, fra icone ortodosse e donne musulmane velate fino agli occhi arrivate per l’occasione, si alternano le parole di pace. L’invito dei negoziatori di Mussalaha è:“Pensiamo che la Siria è una, un bene prezioso di tutti. Semmai prepararsi alle elezioni, non c’è bisogno di uccidere e dividere!” Ma il compito è difficile . Ci si avvicina Bassam, si dichiara dentista e membro dell’opposizione armata, nel “gruppo di Allah” o qualcosa del genere. Ma non siete un po’ in imbarazzo per l’appoggio ben poco rivoluzionario che vi danno Qatar, Arabia Saudita, Usa, Turchia? “Non sono nostri amici veramente, ci mandano poche armi”. Non volete il dialogo? “Ci armiamo per difendere i civili” è la classica risposta, dalla Libia in poi. 

E si capisce quanto la riconciliazione sia difficile subito dopo, con la visita ai duemila sfollati da altri quartieri di Homs. Il primo centro che li ospita è un ex orfanotrofio sunnita per bambini, il secondo è una ex scuola di diritto (o simili). Sul portone il simbolo della Red Crescent e dell’Alto Commissariato. Bambini urlano tutto il tempo: “Il popolo vuole la caduta del governo” (l’uso dei minori è continuo, non solo nella propaganda ma nelle violenze,). Mentre una donna mostra il suo neonato Hanin e molti sfollati del campo fotografano e filmano la “delegazione dell’Onu” (come tale sarà spacciata sui sito pro-opposizione), altri indicano fuori dalla finestra i palazzi circostanti: da lì, dicono, cecchini tirano sul campo. Un’accusa improbabile tanto più che nessun foro viene mostrato, né si danno notizie sulle vittime. Come far loro comprendere che con la propaganda giustificano le ingerenze che prolungano la guerra, dove tutti hanno da perdere? 

Nei due palazzi le condizioni sono quelle di un centro per sfollati, con stanze ricavate sui piani grazie a tende che separano una famiglia dall’altra. Ma sono puliti e nettamente migliori dei campi in Libano. Questo ci ricorda le parole di un giovane funzionario della Red Crescent, a Damasco: “I donatori dovrebbero aiutare il ritorno dei rifugiati dai paesi vicini, possiamo avere meglio cura di loro qui”. Ma i rifugiati all’esterno sono usati come arma mediatica. 

Torniamo nella chiesa di Boutros per l’assemblea fra rappresentanti di Mussalaha e sostenitori degli armati. I quali insistono in modo non verificabile sui cecchini, sul fatto che Assad uccide tutti, che ogni giorno c’è una bomba, che le forze di sicurezza rapiscono, violentano e uccidono, che ci sono novemila bambini morti in Siria, che da Zahra, area alauita e cristiana, continuano a sparare.  Non una parola sulle violenze commesse dai gruppi armati, anzi, “siamo armati per difendere donne e bambini”, contro le forze di sicurezza e dagli “shabbiha”, come sono chiamati i comitati anti-opposizione.  Insomma, è la propaganda. Tutte le parti in guerra fanno propaganda, ma il mondo dei potenti belligeranti ascolta solo quella che gli conviene. Questa. 

I membri locali di Mussalaha sostengono che però i leader dell’opposizione armata accettano di negoziare con il governo la deposizione delle armi. 

E’ sbagliato prendere Al Wuar come unico scorcio di Homs che ha milioni di abitanti” ci dirà poi un funzionario di un’organizzazione che deve restare imparziale e non può esporsi. Come non ha potuto andare a Baba Armo per ragioni di sicurezza, la delegazione non ha potuto andare a Zahra, altrimenti avremmo sentito molte accuse, di assedi e atrocità, a carico dell’opposizione. Da Zahra gli abitanti non sono mai andati via, malgrado ogni tanto arrivino i razzi dell'opposizione; è la zona cristiana e alauita per tradizione e l'opposizione non è mai riuscita ad entrarci. Lì si trovano anche i rifugiati di al-Hamidiya, quartiere cristiano in pieno centro storico, sfollato all’arrivo di gruppi armati.   

Gli opposti: Marza e “Tora Bora”, Sweda e Jaramana 

Fuori Homs, un po’ paese un po’ periferia, ecco Mazr’a, abitata soprattutto da sciiti. Ciuffi di rose e pergolati di viti al di là dei muretti di pietra che proteggono i cortili. Le zone in pace, senza scoppi né tensione, fanno uno strano effetto in questo paese in guerra, ma sono ancora numerose in Siria. A Mazr’a ci sono stati attacchi dall’esterno circa quindici giorni fa ma adesso è tutto calmo. Molte donne con abiti e foulard colorati, bambini con la bandiera siriana e di Hezbollah, e appesi qui e là i ritratti del presidente. Ripartiamo dopo i dolci e il tè, negozianti e muratori salutano lungo le stradine. Come se fossimo davvero portatori di pace. 

Molte aree, in pace vivono tuttora. Come Maalula – l’antica cittadina dove si parla ancora l’aramaico e dove non si sono mai fatti la guerra. O come Sweda, capitale dei drusi, area di dolci colline verdi a ulivi e aranci. Là gli unici colpi che abbiamo sentito erano di un martello di falegname e di qualche tuono. Ma sulla strada da Damasco l’autista ci indica a destra quella che chiama la “Tora Bora della Siria”: montagne che avrebbero basi di combattenti, il confine giordano è vicino.
 

A Sweda i leader drusi sottolineano il rifiuto di un cammino settario e religioso frutto di un complotto. Jumana, giovane giornalista, conferma che le comunità locali vivono intelligentemente in pace ma non riesce a spiegare perché questo non succeda altrove. 

Nella Old City di Damasco, in un bellissimo antico centro usato come luogo per incontri pubblici, giovani e adulti presentano le loro iniziative per la mussalaha.  Il loro si chiama Forum per l’armonia nazionale : “Non vogliamo che diventa un’altra Beirut, la nostra Damasco. Così il nostro slogan – davanti agli inviti di certi imam di prendere le armi contro il governo – è stato “lottare dentro la città è un peccato”. Abbiamo visto qualcuno con le armi a Shakkur Street, ma altre persone li hanno convinti a deporle”.  Marwa, una imprenditrice, dal canto suo è riuscita a convincere una sessantina di ragazzi a non fare la guerra.  Ci sono dei gruppi che negoziano la liberazione di rapiti o detenuti. Nel chiostro del palazzo, due ragazzi hanno una maglietta con i colori della bandiera siriana. 

Sempre nel centro storico di Damasco, fra turbanti musulmani e turbanti ortodossi, il patriarca greco cattolico Gregorius II Laham per l’ennesima volta chiede pace: “Il popolo della Siria è per la riconciliazione, le armi non sono la via, non bisogna vincere con le armi, si fanno solo tragedia e vittime. La chiamata a nome del popolo e delle vittime è la pace. Basta con le armi e la violenza. Andiamo tutti al dialogo. Mandare qualunque arma all’opposizione indica una volontà di fare più vittime, niente altro. Ormai la Siria è una fiera, con le armi si fa denaro, grazie ai rapimenti e ai furti. Si rischia il caos, ma occorre evitarlo. Sappiamo che il governo è pronto per la pace e la riconciliazione. Bisogna convincere chi è restio”.  

 Marinella Correggia, Homs 


Per dare una occhiata alle foto che ho fatto in Siria, clikkate sul link qui sotto: http://www.flickr.com/photos/36876993@N02/sets/72157633512961432/show/


sabato 25 maggio 2013

Umbria, avvelenamento del grano "per legge"


Incredibile e indecente: La regione Umbria raddoppia la deroga ad usare pesticidi sul Grano !! 

Il terreno dove si coltiva il Grano viene prima disseccato ... poi il grano si ammala... e poi lo si avvelena.... e si incassa anche il Pagamento agroambientale per l'Agricoltura (dis)Integrata...

Fermiamo queste deroghe con ricorsi al TAR e interventi Parlamentari urgenti.

Premessa
quest'anno le multinazionali avevano venduto pochi diserbanti fino a marzo... perché pioveva sempre e si è seminato poco grano e non si riusciva a entrare sui campi per diserbare...

Ora, però,  si stanno rifacendo ampiamente, con continui trattamenti chimici sul grano assolutamente inutili,  chissà che anche quest'anno non battano il record di vendite di pesticidi chimici in Italia, come accade da decenni...

Deroghe all'avvelenamento del Grano
Basta un'azienda che chiede la deroga (vedasi  norma bollettino ufficiale regionale) e la regione autorizza i trattamenti su tutto il territorio.

Quando li arrestiamo per avvelenamento della base della dieta Umana?

Il grano... avvelenato, dopo essere stato disseccato il terreno prima della semina... causa scatenante della Fusariosi, come dimostrano le ricerche in USA sulla fusariosi, per cui poi si concedono le deroghe a usare pesticidi pericolosissimi per la salute umana ed animale...

L'Italia ha raggiunto il record mondiale dei tumori dell'infanzia e l'aspettativa di vita sana è crollata di oltre 10 anni dal 2004...
sicuramente i Pesticidi sono principale concausa aggravante di tale decadimento della salute umana in Italia


Prof. Giuseppe Altieri, agroecologo


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DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE, UMANE E STRUMENTALI - SERVIZIO SERVIZIO FITOSANITARIO REGIONALE - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 9 maggio 2013, n. 2982.
Deroga al limite di impiego di prodotti fitosanitari su frumento per il controllo della fusariosi e integrazione linee guida
nazionali difesa integrata e controllo delle infestanti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 36

venerdì 24 maggio 2013

Firenze - 15 giugno 2013 - Giornata Internazionale contro i Mattatoi

Mucche in libertà

Sabato 15 Giugno, in tantissime città del mondo, Istanbul, Boston, Montreal, Parigi e molte altre, si terranno manifestazioni per la giornata Internazionale contro i Mattatoi.

L'Italia aderisce all'iniziativa organizzando un Corteo Nazionale a Firenze.

L'evento vedrà l'ausilio di un maxischermo mobile di 12 mq, su cui verranno proiettati filmati-verita' al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica in merito alla condizione degli Animali in questa società.
Viviamo in una società che ogni istante reifica il valore di una vita in un cartellino con un prezzo. 


La vita non ha un prezzo, non può avere un valore 'un tanto al kg'.
Siamo tutti terrestri, siamo tutti Animali.

Ma la 'discriminazione' (dal greco 'separare') che da sempre ha creato barriere mentali e pratiche, spesso non rende possibile vedere l'ingiustizia che l'uomo sta perpetrando nei confronti dei non umani, come fu per l'oppressione subita dai neri, dalle donne, o da molti popoli e che tutt'ora in parte persiste.

I movimenti organizzatori e aderenti, ripudiano le logiche di sfruttamento su tutti gli esseri viventi.

Reputano impossibile ed incoerente una giustizia separata fra tutti coloro che abitano la terra, rifiutando qualsiasi forma di fascismo o totalitarismo di qualsiasi provenienza ideologica verso animali umani e non umani.

Promuovono una forma di lotta non basata sulla violenza, ma sull'informazione, che è un diritto di tutti nonché l'unica base legittima per operare una scelta.

In virtù di ciò invitano tutti i presenti al rispetto di tali principi.
Vivere Vegan significa vivere senza sfruttamento né rinunce, ma con empatia.

Significa costruire ogni giorno, fuori e dentro di sé, un mondo non solo migliore, ma 'diverso', un mondo in cui informazione, salute e benessere, siano alla portata di tutti coloro che vivono con noi questo minuto fra mille milioni di vite.

Chi è capace di provare dolore, deve essere preso in considerazione nella nostra morale.

Tutti gli esseri tremano davanti alla violenza, tutti amano la vita, tutti temono la morte. 

Chi accetta il male passivamente è responsabile come chi lo commette:  Sabato 15 Giugno, tutti in piazza a Firenze!!!

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PROMOTORI EVENTO

- Laverabestia.org
- Associazione No Cage
- LIDA Firenze Onlus

ASSOCIAZIONI ADERENTI

- Animal Empathy/Green Riot
- Animal Freedom
- Animalisti Friuli Venezia Giulia
- Antispecisti Pratesi
- APDA (Associazione per i Diritti degli Animali)
- A.R.A. Onlus - Amiata Randagia Antispecista
- AVAPA Onlus - Association Valdotaine pour la Protection des Animaux - Valle d'Aosta
- CEDA - Comitato Europeo Difesa Animali
- GAT - Gruppo Antispecista Toscana
- Ippoasi
- Lamento Rumeno
- Movimento UNA (Uomo Natura Animali)
- Movimento Vegetariano NO Alla Caccia
- Oltre la Specie
- ProBios
- Progetto Vivere Vegan
- Vallevegan
- Venus in fur




National demonstration against slaughterhouses

On Saturday 15th June 2013 in Florence and in many cities all over the world (just to cite a few: Istanbul, Boston, Montreal, Paris) there will be public demonstrations to mark the occasion of the International Day Against Slaughterhouses. Italy participates in the event by organizing a national march with a maxi video showing films representing daily scenes in slaughterhouses with the aim to raise public awareness about the horrible conditions animals are held in at these facilities.
We live in a society where the value of a life is shown on a label with a price. Life has no price; it cannot be valued with a price per kilo! We’re all earthlings, we’re all animals. Discrimination (from Greek ‘to divide’) creates mental and physical barriers and is responsible for the difficulty in opening our eyes to see the injustices man is inflicting upon other beings as in the past has occurred through racism and sexism.
The organizers repudiate the logic of exploitation of every living and sentient being. They maintain that a discriminating ‘justice’ is unacceptable and incoherent and refuse every form of fascism or totalitarianism wherever it comes towards human and non-human animals. They promote action based on information and non-violence. Information is everyone’sright and is the only instrument that promotes conscientious choices.
The organizing committee invites participants to respect these principles.
Living vegan means living in respect to all sentient beings, developing empathy and it does not force any kind of renunciations. Living vegan means building every day a better world where information, health and well being are affordable for everyone.
Those who are able to feel pain must be taken in consideration by the common moral laws. All beings tremble in front of violence, each one loves life and is afraid to die.
Those people who accept evil are passively responsible as much as those who directly commit it.
Saturday 15the June, we want to see you demonstrating with us in the streets of Florence!
ORGANIZERS:
Laverabestia.org - Associazione No Cage - LIDA Firenze Onlus
PARTICIPATING ASSOCIATIONS:
Animal Empathy/Green Riot - Animal Freedom - Animalisti Friuli Venezia Giulia - Antispecisti Pratesi - APDA (Associazione per i Diritti degli Animali) - AVAPA Onlus - Association Valdotaine pour la Protection des Animaux - Valle d'Aosta - CEDA - Comitato Europeo Difesa Animali - GAT - Gruppo Antispecista Toscana - Ippoasi - Lamento Rumeno - Movimento UNA (Uomo Natura Animali) - Movimento Vegetariano NO Alla Caccia - Oltre la Specie - ProBios - Progetto Vivere Vegan - Vallevegan - Venus in fur


ATTENZIONE - INFORMAZIONI PER PULLMAN IN PARTENZA PER FIRENZE: CHIAMATE FABIO SERROZZI: 3931839574

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Alla manifestazione aderisce anche il Circolo Vegetariano VV.TT.