lunedì 11 marzo 2013

Politica di casa nostra... ultime mosse (anzi ultime mossette)



Visto che devo far appello a tutto “l’eroismo” nietzschiano per mantenere alta la fede nerazzurra (Cesbronne, vecchio filosofo cattolico francese, scrisse: “l’eroismo consiste nel credere ancora in una idea, quando vedi gli esseri miserabili che la incarnano”) ed urlare in faccia ai deridenti avversari: nell’ora dei gufi e delle cassandre, ora più che mai forza Inter!, devo ringraziare almeno la politica, che mi allieta e mi sollazza.

Bersani-Gargamella lo ho definito una terza/quarta linea. Sempre magnanimo e caritatevole: sono troppo buono.
Fateci caso.

Usate tutto il cinismo e lo scetticismo che trenta o più secoli di storia vi hanno caricato sul groppone ed impresso nel DNA, e riandate con la memoria ai tempi recentissimi delle cosiddette “primarie” del trinariciuto PD.

In quell’occasione i media – linguetta dettero uno spazio infinito e sproporzionato alle vicende rosse. Non sembrava vero ai linguacciuti ed appecoronati giornalisti radical chic di sciorinare tutto il loro servilismo. Finalmente!

Grillo dimostrò di essere un animale di lucida intuizione: si eclissò e si astenne da qualsiasi azione od iniziativa che lo portassero alla ribalta. Mise in atto lo spietato principio: “diamo loro la corda, che finiranno per impiccarsi da soli”.
Puntualmente avvenuto.

Bersani – Gargamella era terreo. Tremava. Renzi sembrava san Giorgio pronto ad infilzare il drago Gargamella.

Si arrivò al ballottaggio. E qui cadde Gargamella. Fece chiudere il trinariciuto PD a riccio: “solo chi ha votato nel primo turno, può votare al ballottaggio” pontificò la logica leninista tremebonda. Ed escluse una mare di elettori, magari anche non di sinistra, che avrebbero voluto almeno “provare” Renzi, identificando il rottamatore come una opportunità. Subito dopo Gargamella chiese agli esclusi il voto.

Tié” gli risposero quelli lasciati fuori dalla porta, facendo il gesto dell’ombrello.

Ed il trinariciuto PD, accreditato trionfalmente dai media – linguetta del 40% si ritrovò a vincere sullo Psiconano per soli 124.000 voti.

Gli incazzati votarono Grillo. Anche loro, aumentando la schiera degli anti casta, portando a otto milioni e mezzo i consensi del M5S. A ri-tié. A ri-ombrello.

Ora Gargamella sembra abbia mangiato il manico della scopa di Amelia la fattucchiera..

Si trova in compagnia dello Psiconano ospedalizzato a nuotare nel mare della paura, dell’impossibilità, del tremore storico, dell’impotenza.

Gli si è otturata persino la terza narice, quella che la natura ha magnanimamente fornito con mutazione genetica ai rossi, per permettere loro di far defluire i fumi che riempiono le microscopiche scatole craniche. Nebbia da Val Padana. Radar politico in tilt. Visibilità zero.

Non hanno capito i B-B che è iniziata la fine del loro mondo. Non credo sarà Grillo, il nuovo demiurgo. Ma sarà quello che, con la sua funzione di Daiaco, di tagliatore di teste, aprirà la strada ad una nuova epoca.

La mia speranza è che sia un’epoca ove sia il Lavoro, cioè l’Uomo ad essere al centro. E che il denaro torni ad essere considerato solo uno degli strumenti, come la vanga, il computer, l’aereo, il cuscinetto a sfera…… strumenti, appunto. E lasciamo il liquame delle banche sporche ed usuraie, ai B – B di turno. Magari in galera. Tutti.

Divertiamoci, cinici e scettici, ad osservare gli spasmi rivoltanti di un sistema che finisce.

Era ora, per Odino!

Fabrizio Belloni

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