lunedì 7 gennaio 2013

Altra politica: il teatrino dei guitti (tragici) di Fabrizio Belloni





Uno dice:"Peggio di così....". Errore ingenuo e che dimostra che la speranza non tiene conto dell'esperienza. Un po' come quello che divorzia e si risposa....

Avevamo detto così dopo la presidenza di Oscar Luigi Scalfàro. Ed invece il "savojardo" ex fascista, ex nazista, poi carrista, trinariciuto migliorista Napolitano Giorgio ci ha smentito clamorosamente. Esautorato senza pudore il Parlamento, ha dapprima incaricato il senatore a vita, nominato a velocità "curvatura nove", 

Monti Mario quale primo ministro. Poi ha sciolto le Camere senza un voto di sfiducia, come prassi "democratica" prescriverebbe. Vuole gestire le elezioni e la nomina del prossimo Leader (come se contasse qualcosa!).Piacevolezze di una psiche dittatoriale che non riesce a rispettare neppure le formalità "democratiche".
Però, a onor del vero, è in buona compagnia.

Bersani salva le cariatidi, i burosauri, gli uomini e le donne che "contano": la casta si auto prolunga. Partenogenesi. I soliti volti, le solite facce, i soliti spartitocratici, quelli che ci hanno ridotti così. La base si incazza mica male. Renzi è solo il primo squillo, il primo rintocco della campana a morto.

Berlusconi starnazza, invade i suoi video, in attesa della par condicio. Promette come sempre l'eldorado. Finge di dimenticare le promesse fatte cento volte ed impossibilitato a realizzare, anche per veto dei "poteri forti". Spara idiozie circa la maggioranza che conquisterà. Il suo intendimento è chiaro: prendere quella percentuale che impedirà la governabilità, per poter ululare poi <>. Un precedente sul Golgota dovrebbe metterlo in guardia. Ma il suo è un caso di psichiatria: chi ha un ego come il suo dimentica età, salute, grane giudiziarie, oggettiva mancanza di un progetto politico. Io, io, io, io.......(chissà se riesce ad infilare Dell'Utri da qualche parte?!?)

Monti contende a Maroni l'oscar di chi è più patetico. Ha appena finito di caricare gli Italiani di tasse nuove, pesanti, sporcaccione, usuraie, immorali, e già, entrato in campagna elettorale, come tutti bercia di abbassamento di tasse, di IMU sbagliata, di altre ipocrisie simili. Come sempre, come tutti, per citare "che c'azzecca" Di Pietro, divenuto inutile.

Maroni poi è un caso da antologia. Prima moraleggia che va da solo (forse voleva alzare il prezzo, ma sarebbe dargli troppo credito). Poi riceve un avvertimento pesante: indagine giudiziaria sui fondi del gruppo senatoriale della Lega. "Adeguati o sono guai". E, contro il volere della base, troverà forse l'accordo col Cainano (non è un errore di battitura, N.d.R.). Povera Lega! Era cominciata bene, è durata poco, ed è finita a nigeriane.

Grillo sta subendo l'attacco della presenza prima di Bersani e poi di Berlusconi in TV. E questo la dice lunga sulla maturità politica della gente. Secondo me, intelligentemente, si è defilato, ha lasciato scatenare i cani da guerra, e poi riprenderà il suo dire, girovago istrionico.

Vendola ed Ingroia litigano su chi è più rosso. Non hanno capito che li hanno appositamente messi l'uno conto l'altro.

I partitini servono solo a gratificare l'onanistica voglia di poltrona di qualche Carneade che crede di capirne di politica, contrabbandandola per impegno pubblico: ne riparliamo a giugno, e rideremo. Vuoto pneumatico.

Avete voluto la "democrazia parlamentare"? Godetevela!

Fabrizio Belloni

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