mercoledì 28 novembre 2012

"Io sono il tuo specchio" di Davide Donelli e Matteo Rizzato - Ovvero: neuroni in libera uscita....




“Il 27 novembre 2012, al circolo Almo di Piumazzo, Davide Donelli ha presentato il suo libro “Io sono il tuo specchio” scritto in collaborazione con Matteo Rizzato”

Resoconto di Dominique De Mario:  “In una tiepida serata di novembre, ci siamo incontrati all'ALMO di Piumazo (Centro Culturale di Vicenzo Fancinelli) noi umani desiderosi di condividere ed imparare cosa fossero i neuroni specchio. 

Tento, oggi, di darvi qualche informazioni al riguardo.  I neuroni specchio permettono di spiegare fisiologicamente la nostra capacità di porci in relazione con gli altri. 

Quando osserviamo un nostro simile compiere una certa azione si attivano, nel nostro cervello, gli stessi neuroni che entrano in gioco quando siamo noi a compiere quella stessa azione. Per questo possiamo comprendere con facilità le azioni degli altri: nel nostro cervello si accendono circuiti nervosi che richiamano analoghe azioni compiute da noi in passato.Anche il riconoscimento delle emozioni sembra poggiare su un insieme di circuiti neurali che, per quanto differenti, condividono quella proprietà "specchio" già rilevata nel caso della comprensione delle azioni.

Le nostra azioni e le nostre emozioni possono dunque "condizionare" le azioni e emozioni degli altri. Stiamo dunque attenti a quello che facciamo e diciamo. Il benessere o il malessere degli altri diventa cosi nostra responsabilità..... 

Insomma, facciamo del bene...riceveremo del bene. Ci ha spiegato tutto ciò un ragazzo bravissimo di cui non ricordo il nome... accidenti a me! Ha scritto IO SONO IL TUO SPECCHIO. Adesso mi ricordo!!! Si tratta di Davide Donelli, ha scritto questo libro in collaborazione con Matteo Rizzato.

Buona lettura a tutti!”

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Intervento di Caterina Regazzi: “Non voglio manifestare quella negatività che è stata tanto vituperata nell'incontro serale del 27 novembre u.s. (quella in cui gli altri si specchierebbero negativizzandosi a loro volta) ma i discorsi che sono stati fatti all'incontro mi sono sembrati un po' semplicistici o almeno, necessiterebbero di un approfondimento. 

Purtroppo il libro non l'ho comprato, magari lì vi avrei trovato altri suggerimenti). La buona volontà nel diffondere certe conoscenze, dimostrate scientificamente, comunque è stata ammirevole e se le persone intervenute sono andate a casa col sorriso sulle labbra e convinte che basta risolvere i problemi cominciando la giornata con un sorriso un certo risultato è stato ottenuto.

Io stessa sto vivendo un momento del genere, prima ancora di intervenire all'incontro e di sapere cosa sono i neuroni specchio, vedo che nei giorni in cui "mi sveglio bene" le cose vanno bene, il confronto con le persone è sereno e alla fine della giornata si va a dormire pensando di aver dato almeno quel piccolo contributo alla vita sulla terra. L'immedesimazione negli altri, neuroni a specchio o meno, ci fa entrare in empatia, in risonanza e quindi si crea fra gli interlocutori un'atmosfera di "pace" a cui tutti agogniamo. Ma è possibile "atteggiarsi" a gioioso quando tutto ti sembra nero? E' sufficiente "guardarsi allo specchio", ad uno specchio anche simbolico e nel caso in cui ci vediamo negativi, cambiare "volontariamente" il nostro stato d'animo? 

L'atteggiamento si che lo potremmo anche cambiare ma, se questo cambiamento non parte dal di dentro, dalla coscienza, è possibile contribuire a creare un'armonia?

Sarebbe sufficiente programmare la nostra espressione mattutina, per creare quella massa critica in grado di rivoluzionare questo mondo che tutti critichiamo ma dove non si è ancora capito che il cambiamento si fa per gradi, granello dopo granello? Dove la mettiamo la sincerità?

Il lavoro di trasformazione forse può partire dalla consapevolezza di questa capacità riflettente dell'altro, nei nostri confronti, ma deve essere accompagnato da una pratica a livello della coscienza, di autosservazione da cui scaturisca.... cosa? Un distacco dalle cose mondane? La facoltà di discernimento e riflessione?

Infine sarebbe stato importante parlare di come questi neuroni specchio sono stati scoperti. Ho saputo poi, ma vorrei essere smentita, che sono stati scoperti casualmente osservando l'attivazione di una certa parte del cervello di scimmie con elettrodi infissi nel cervello, mentre assistevano ad una certa manualità (mangiare?) da parte del ricercatore lì presente.”


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