mercoledì 18 aprile 2012

Vito De Russis: "La tratta della metro B 1 è arrivata alla Corte dei Conti..."



Roma metro B 1 - Scrive Vito De Russis: "Dopo oltre 40 anni dallo "scippo amico" (il dirottamento della B1 da Conca d'Oro a Rebibbia) e dopo oltre 20 anni dall'effettivo esercizio della tratta Bologna-Rebibbia della Metro B1, sembra che i responsabili della tratta Bologna-Conca d'Oro, avvicinandosi la fase dei 180 giorni prevista per le prove, abbiano tanta fretta. Quei 180 giorni servono per il collaudo delle opere ma, anche, per garantire ed assicurare la sicurezza della struttura e dell'esercizio. Il popolo dei giobbenisti (seguaci di Giobbe) che affollano il IV Municipio, dopo la citata loro lunghissima, paziente e sofferta attesa della Metro, potrebbero perdere la pazienza di fronte ad un eventuale scippo della massima sicurezza e del minimo di trasparenza. Alcuni di loro hanno interessato tanti personaggi; anche l'AVCP (quella “Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture"); anche il Sindaco ed il Presidente della Camera; senza alcun esito. Con la presente hanno interessato la Corte dei Conti. Fusse ca fusse la volta buona. Da buoni e bravi giobbenisti, pazientemente attendono.


Alla CORTE DEI CONTI
URP ROMA
urp@corteconti.it
e p.c.
Alla AVCP
Direzione Generale Vigilanza lavori
fax 0636723477

Al SINDACO - COMMISSARIO
DELEGATO
sindaco@comune.roma.it
ld.gabinetto@comune.roma.it

A ROMA METROPOLITANE SRL
informazioni@romametropolitane.it


Ogg.: Richiesta informazione sulla sicurezza e trasparenza sulla Metro B1 – Tratta Bologna-Conca d’Oro.


L’Associazione per i diritti dei pedoni di Roma e del Lazio – ADP
CHIEDE

alla Ill.ma Corte dei Conti le informazioni sulla sicurezza e trasparenza, dati certi e tranquillizzanti, sulla:

1). data di ultimazione dei lavori della “Tratta Bologna-Conca d’Oro della Linea B1 della Metropolitana di Roma”;

2). data di inizio della effettuazione delle prove;

3). validità del tempo stabilito (nel contratto) di 180 giorni per la effettuazione delle prove e sua efficiente, efficace e trasparente applicazione;

4). sorte del “premio di accelerazione di 22.000.000,00 di euro finalizzato al perseguimento dell’obiettivo di aprire la linea B1 all’esercizio nella primavera 2011”, stabilito con l’Ordinanza del Sindaco n. 20/2007.

Stazione appaltante: Roma Metropolitane s.r.l.

Nella sua concezione originale, il progetto dell’opera prevedeva la realizzazione della diramazione della Metro B da Piazza Bologna a Piazza Conca d’Oro, denominata B1, con una lunghezza di circa quattro Km e quattro stazioni (Nomentana, Annibaliano, Gondar e Conca d’Oro).

In data 07 ottobre 2004, la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori vennero affidati all’A.T.I. Consorzio Risalto (mandataria), mediante licitazione privata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

In data 26 novembre 2004 venne stipulato il Contratto.

Il tempo di esecuzione venne stabilito in 2.040 giorni totali (riferiti alla progettazione esecutiva per 240 giorni, alle attività realizzative per 1.620 giorni ed alle prove effettuate dopo l’ultimazione dei lavori per 180 giorni).

Questo era il cronoprogramma contrattuale a noi noto.

Nei primi 6 mesi del 2005 si svolsero delle assemblee pubbliche nel IV Municipio nelle quali i responsabili di quei lavori sostennero che (i lavori) sarebbero durati circa 5 anni e, pertanto, la B1 sarebbe stata utilizzata dai cittadini dall’agosto dell’anno 2010. Tale previsione rispettava il cronoprogramma.

Il 25 ottobre 2005 venne inaugurata l'apertura dei cantieri ed il successivo 07 novembre 2005 venne effettuata la consegna dei lavori.

Tra il 26.11.2004 ed il 07.11.2005, per un totale di 345 giorni, venne approvata la progettazione esecutiva predisposta dall’aggiudicataria.

Dopo aver superato abbondantemente il giro di boa dei 1020 giorni (metà del tempo di esecuzione totale, 2040 giorni, sancito nel citato cronoprogramma contrattuale), il 28 marzo del 2007 – con l’Ordinanza del Sindaco n. 20 – venne approvato nel quadro economico “un premio di accelerazione di 22.000.000,00 di euro finalizzato al perseguimento dell’obiettivo di aprire la linea B1 all’esercizio nella primavera 2011”.

È la conferma ufficiale che esiste un ritardo di quasi 16 mesi ("entro dicembre 2011"), pur avendo “alleggerito” notevolmente il progetto dell’opera nella sua concezione originale.

È l’inizio della grande “confusione”.

Infatti, mentre le attività realizzative venivano svolte nei vari cantieri, lo stillicidio delle notizie sulla imminente apertura ai cittadini della tratta B1 – da piazza Bologna a piazza Conca d’Oro –diventava sempre più intenso col trascorrere del tempo. La confusione aumentava di molto ogni qualvolta la notizia veniva attribuita ad una fonte Istituzionale in quanto cresceva il dubbio sulla esistenza di un secondo cronoprogramma, oltre quello contrattuale già citato.

Dopo le ennesime “informazioni istituzionali” (specie quella del 10 agosto 2011), la scrivente Associazione, con il “Mod. VILA01/5562277785707” del 27 ottobre 2011, si rivolse alla “Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture – AVCP” (all. di n. 9 pagine) per avere informazioni certe e tranquillizzanti sulla sicurezza e sulla trasparenza.

Il 14 novembre 2011, il Sindaco di Roma ed il Presidente della Camera, visitano un cantiere della Metro B1 ed il Pasquino pubblica questa dichiarazione rilasciata dal Sindaco:

"I lavori per la realizzazione della linea B1 di Roma, nel tratto Bologna-Conca d'Oro, si concluderanno entro dicembre 2011, tra circa un mese e mezzo. Poi, dopo un brevissimo periodo dedicato al collaudo, probabilmente un paio di mesi, la linea verrà aperta ai cittadini".

I cantieri erano tutti aperti ed in piana attività; una ultimazione dei lavori in 47 giorni (quelli mancanti al 31 dicembre, festivi compresi) era di difficile condivisione. Ma, quello che allarmò e preoccupò molto l'ADP, fu l'affermazione "brevissimo periodo dedicato al collaudo, probabilmente un paio di mesi, ......." perchè consolidava l'ipotesi della esistenza di un "cronoprogramma" diverso da quello contrattuale; programma che, se attuato, visto i ridottissimi tempi dedicati al collaudo, avrebbe inciso molto sulla sicurezza del prodotto e sulla tranquillità dei cittadini.

Pertanto, due giorni dopo (16 novembre 2011) l'ADP inviava all'AVCP una integrazione di notizie al citato

Mod. VILA01/5562277785707 e chiedeva al Sindaco ed al Presidente della Camera di conoscere l'atto nel quale è contenuto il loro cronoprogramma dei lavori della B1 da Bologna a Conca d'Oro.

L'ADP è sempre in attesa della risposta dai tre illustri destinatari.

Intanto, si intensifica il "rumore" sulla imminente apertura ai cittadini della B1; non arrivano le risposte alle nostre richieste; cresce la preoccupazione.

E l’ADP decide di rivolgere questa richiesta a codesta Ill.ma Corte dei Conti.

Roma, 18 aprile 2012

Il Presidente
(Vito Nicola De Russis)

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