domenica 16 ottobre 2011

Quel che è successo a Roma il 15 ottobre 2011: “…l’unione fa la forza e, talvolta, pure la violenza…” – Black bloc e polizia all’opera!

"Manifestazione a Roma - Foto di Gustavo Piccinini"


«Nella semplicità della loro mente, le persone cadono più facilmente vittime di una mostruosa menzogna che non di una piccola bugia, poiché loro stesse si lasciano spesso andare a delle piccole controverità di poco conto, ma avrebbero vergogna a ricorrere a grandi mistificazioni. Non verrebbe loro mai in mente di fabbricare un’enorme impostura e sono incapaci di credere che un altro potrebbe avere la stessa faccia tosta. Anche se venissero portate in modo chiaro a loro conoscenza delle prove evidenti, essi continuerebbero a dubitare e a pensare che ci potrebbe essere un’altra spiegazione»
(Adolf Hitler)

Oggi è il giorno delle narrazioni sui fatti avvenuti a Roma il 15 ottobre 2011 (e molto limitatamente anche in altre città d’Italia), sarà dura appurare la verità e la responsabilità dei tafferugli avvenuti durante le legittime e giuste manifestazioni di protesta…

Scrive Claudio Paci “Non riesco a trovare notizie sui feriti. Solo immagini di violenza… in Italia non esiste stampa libera ma solo venduta…”. E’ vero ma almeno qui possiamo cercare di raccogliere testimonianze veritiere ed imparziali.. Già sin dal pomeriggio ieri erano cominciate ad apparire su internet notizie sui fatti romani. Si diceva di un gruppetto di black bloc che cercava di creare scompiglio incendiando auto e sfondando vetrine mentre la gente compostamente procedeva, in alcuni momenti i provocatori cercavano di mescolarsi ai pacifici marciatori e venivano allontanati ma non demordevano..

Ed ecco che la polizia iniziava a bloccare il corteo in più punti non per fermare i black bloc ma creando in tal modo caos ulteriore. Alle obiezioni fatte al ministro Maroni sul perché non fossero stati fermati subito i provocatori, un numero limitato di giovinastri, facilmente individuabili dalle divise e caschi neri (in questo molto simili alle forze dell’ordine), egli ha risposto “non potevamo correre il rischio di causare ulteriori danni”.. Strana politica dell’ordine.. si lasciano liberi i saccheggiatori e i vandali di agire indisturbati per non creare ulteriori disordini.. Giusto?!

Così i pacifici marciatori sono stati lasciati alla mercè di una squadraccia violenta ed il risultato è stato quello solito.. ovvero che all’intervento delle forze dell’ordine a rimetterci sono stati i pacifisti e non gli aggressori.. Decine di feriti fra la gente comune presa fra due fuochi. Bravo Maroni!

Non posso far a meno di dubitare sulle sue reali intenzioni, scusatemi, ma il governo ha tutto da guadagnare a dimostrare le “intenzioni violente della folla…”, così magari potrà scattare un’ulteriore repressione e ulteriore stretta sociale-economica.

Ma… vi invito a leggere alcuni commenti raccolti al volo su internet espressi da partecipanti ed osservatori del corteo pacifico (finché è stato possibile) di Roma.

Beatrice D’Arpini: “Oggi manifestazione, stavo nel bordello più assoluto…” – Marco Mestici Mohican Jagonnath: “..bel bordello è successo .. poi tralasciando il branco di idioti che hanno bruciato macchine e devastato negozi..” – Salvatore Lopez: “‎..DANNI… SFIDUCIA A POTER RESPETTARE QUESTO PAESE…. LA MIA ITALIA…!” – Doriana Goracci: “WE DO NOT WANT ANY MORE OF THIS PAP! Wars, banks,Capitalism, racism…” – Noemi Longo: “..credo sia una società intera a dover cambiare, penso sia un nuovo sistema economico a dover esser applicato, temo che debbano prima cadere tutte le certezze di tutti, affinchè qualcosa possa cambiare realmente… ma ho paura che pochi siano veramente pronti a rinunciare a tutto per tutto questo… Ed ho ancora più paura che questa non sia la strada giusta… Domani tutto tornerà a posto. .Però sono contenta che ci sia qualcuno che ci crede al posto mio! Ognuno lotta a suo modo!” – Marina Costa: “VERGOGNA, VERGOGNA!!! MA TANTO VINCEREMO NOI COMUNQUE, IO MI SIEDO LUNGO IL FIUME… mamma mia come sono incaxxata…..sempre le solite messinscena, le solite balle, le stesse violenze! che palleee!!! solita solfa infiltrano i cortei e scatenano il casino….. a detrimento delle giuste cause e per accattivarsi il beneplacito della massa che non sa nulla e non capisce nulla e non fa nulla……. AVETE ROTTO!” – Amarilde Fiordiligi da Campobello: “Giustamente o ingiustamente, finiranno per vietare le manifestazioni, vedrai. D’altra parte, una città non può essere saccheggiata, ogni volta che c’è una protesta, da un manipolo di teppisti che -dio solo sa perché- nessuno riesce a scovare, arginare o ad anticipare sul tempo…” – Alba Montori: “La gente che vuole manifestare pacificamente non va in piazza e in strada armata di bombe carta, molotov sassi e bastoni e magari qualche altra arma impropria e propriamnete detta. In tal caso si chiama guerrigla urbana.Ma chi ha semiinato a piene mani odio sistematicamente sarà soddisfatto, Mi auguro che le armi improprie o proprie distruggano le mani di chi se le è portate appresso per usarle, e mi auguro che non ci venga a chiedere poi di pagare la sua pensione di invalidità…” – Critica Femminista: “ESTREMISTI DI DESTRA DISTRUGGONO LA MANIFESTAZIONE PACIFICA DI ROMA. Gruppi di destra si sono infiltrate fin dall ‘inizio della manifestazione e NON sono stati fermati dalla polizia, già forniti di cappucci, caschi hanno studiato la situazione e da Piazza della Repubblica si sono incamminati verso via Cavour…” – Valentina Vandilli: “..vi posso dire che davanti a me si aggiravano questi ragazzi di 16 -18 anni pieni di tatuaggi fascisti e che studiavano la situazione, erano collegati a piccoli griuppi di 10 lungo tutto il corteo…” – Tiziana de Mitri: “Dalla lettera degli indignatos italiani a Morfeo Napolitano “Bisognerebbe avere il coraggio, dopo il disastro del ventennio berlusconiano e della seconda Repubblica, di costruirne una terza di Repubblica, fondata sui beni comuni e non sugli interessi privati. È giunto il momento di scegliere da che parte stare, dalla parte della rendita o da quella della vita. La invitiamo a riflettere, perchè questa generazione tradita non si arrenderà alla rassegnazione, ma da Tunisi a New York ha imparato ad alzare la testa.” – Curzio Maltese: “..gli incidenti sono stati provocati ad arte da provocatori…” – Michele Formentin: “Io condanno la violenza in ogni sua forma, credo però allo stesso tempo che la gente sia stanca di vedere Berlusconi al governo e si senta impotente in quanto il popolo non ha i mezzi per ribaltare la situazione mentre il signor B. ha ingenti mezzi finanziari che gli permettono in qualche maniera di rimanere al potere. é disgustoso” - Luana De Rossi: “LE FORZE DELL'ORDINE ASSENTI anzi infiltrate e travestite - hanno lasciato degenerare una manifestazione per non far arrivare 300 mila persone a piazza San Giovanni. UNA SOLA DOMANDA - secondo te i black bloc si andavano a rifugiare in luogo largo e facile da caricare da parte del servizio d'ordine come la piazza di ROMA? La logica era quella di spostare l'argomento della crisi su quello della violenza... GUARDA IL VIDEO e guarda come erano vestiti i poliziotti, più che vestiti "travestiti" da centri sociali e cosa hanno voluto fare. PER MESI ORA SI PARLERA' SOLTANTO DEI VIOLENTI NON DI QUELLO CHE SI CONTESTAVA: http://www.youtube.com/watch?v=sb2ehMR1U4Y

Con affetto, vostro Paolo D’Arpini


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Una riflessione sul tema:

Come in un infinito volume, i voli delle molteplici consapevolezze di ognuno incessantemente si coniugano o cozzano.
Le singole volontà, peccando di legittima arroganza, si ritengono all’altezza della situazione. Il libero arbitrio, c’è ed è un valore.
Ma il confronto, tra la natura che siamo e e l’io che riteniamo di essere, resta impari. Ma non si tratta solo di una imparità quantitativa. Le nostre volontà, i nostri io, ritengono che l’orizzonte che sanno di aver abbracciato con il loro sguardo dia loro l’inconsapevole diritto ad affermare le loro piccole sintesi come fossero verità. Così, se necessario, incapaci di rinunciare a ciò che abbiamo visto, lo difendiamo. Fino a morirne o fino a far morire. La sopravvivenza dell’identità richiede tanto.

Nelle legge dei grandi numeri, la qualità e quantità delle dinamiche possibili tende ad impedire l’equilibrio attraverso l’armonia.
Noi, come singoli, per quanto si pensi in grande, è come se fossimo impediti a cogliere la mente dei grandi numeri.
Così pur lottando per l’armonia, emettiamo le spinte che servono all’essere della burrasca. E chi può dire che essa sia priva di equilibrio? Sebbene di contraddizione.

L’affermazione di noi attraverso l’ascolto – in sede di quella attraverso la sopraffazione – forse lascia spazio alla possibilità di percepire il battito lungo della storia, dei suoi moti, sbalzi, sterzate, bellezze ed autenticità.
Forse, quando questo accade si riconosce la circolarità del tempo. Cioè si vede l’altro come un noi in momento diverso. Si vede l’altro, la sua storia, la sua ineluttabile verità. Così può accade di abbracciare proprio colui che nella prospettiva analitica, odiavamo. Si coglie, il volume nel quale vaghiamo e l’infinito che lo contiene. Si coglie l’affanno umano, il rispetto per le bestie, la babele dell’avere, l’Uno.

Le vicende di Roma, di ieri, mi hanno indotto a queste note, a mo’ di prefazione, per dire che è il battito lungo il valore di quelle dimostrazioni di frustrazione. Ma che con quello breve, siamo contenti che non sia andata a fuoco proprio la nostra macchina.

Grazie per l’ascolto.
Lorenzo Merlo


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