domenica 25 settembre 2011

Giuseppe Turrisi: "La democrazia.. ovvero la vaselina per l'imperocrazia finanziaria"

"4 oche"

Ci può essere un “fronte comune” se c’è un “obiettivo comune” e soprattutto se si capisce il vero “nemico comune” da sconfiggere, purtroppo ancora troppi “Tenenti” o al massimo “mezzi colonnelli” che nell’illusione di aver capito come funziona il mondo intraprendono battaglie private e privatistiche, con quattro soldati di cui si sono attorniati pensando di salvare il mondo. Questi soldati (ma di più i loro capi) sono poco istruiti e sopratutto disarmati intellettualmente (proprio perché credono di conoscere il nemico, e le sue strategie, ma di fatto non immaginano nemmeno di quale mostro sia: perverso, fine, subdolo, organizzato, preparato, prepotente, straricco, strutturato, potente, corruttore, raffinato e soprattutto che si presenta sempre con la faccia di quello che sembra stia combattendo affianco a te).

Questa situazione di stallo intellettuale (ma sopratutto politico) in cui non si trova il modo di fare scacco, dipende proprio dal fatto che non si riesce a comunicare bene al mondo e ai “ mezzi colonnelli” (almeno quelli in buona fede) che l’era della “economia del debito” è finita. L’economia del debito produce: ricchi sempre più ricchi e sempre di meno e poveri sempre più poveri e sempre più numerosi. Una economia dove la “ricchezza è prospettata” e propagandata affinché tutti la “devono” rincorrere ma di fatto, questa è solo una “possibilità”, che rimarrà tale per sempre per la stragrande maggioranza, una pura illusione continua, per farti sgobbare e creare ricchezza per altri (i nuovi padroni). Una economia dove non c’è posto per l’onesto che ogni giorno deve dimostrare a sue spese al suo Stato di essere onesto. Un economia fatta solo per due categorie: “chi fotte” e “chi deve essere fottuto”, e bisogna scegliere per forza dove stare, gli onesti già sapete da che parte stanno, e sapete pure da che parte sta, questo Stato che si è alleato con il vero parassita che non è certo l’evasore che fa il nero per darsi un futuro, una pensione ed un futuro ai suoi figli, visto che lo Stato in essere ormai non serve più ad autodeterminare il proprio popolo, ma solo a succhiargli il sangue, per il vero parassita che gli manda le “lettere” indicandogli di svendere ora questa azienda di Stato (ENI) ora quella (Finmeccanica), perché delle caserme proposte da Tremonti in prima battuta non se ne fanno niente. E se non vuole fare la fine della Grecia è il caso che non presenti più manovre finanziarie (ridicole a gli occhi dei banchieri) per salvare il patrimonio italiano (ma gli italiani neanche lo hanno capito sono talmente imbambolati che pensano veramente a Ruby). Naturalmente il “Dictat” della BCE (già progetto Britannia) sta in fase avanzata di esecuzione, l’acqua con le partecipate comunali sarà la prossima privatizzazione (italiani sempre più coglioni).

In tutto questo scippo, furto, estorsione, non so più quale parola usare, per un “debito illegittimo”, c’è il silenzio assordante della magistratura, dei media, dei politici (anche quelli che il popolino pensa sia opposizione tipo IDV). Il popolo, ultra distratto, orami è di nuovo dedito alle “cose serie” della vita (miss Italia, grande fratello, il campionato, ecc) . Sperare di vincere i poteri forti nazionali che vengono finanziati e che quindi sorreggono il sistema imperocratico finanziario mondiale, con la “democrazia” è pura illusione dei “puri di cuore”, in fatti la “democrazia è proprio la loro arma, il loro virus”. Il popolo gregge non sarà mai consapevole di quanto è pregiata la loro stessa vita, ne si può sperare in una ipotetica (fantascientifica) informazione di massa al fine di rendere cosciente il popolo che gli stanno rubando la vita, il tempo e il futuro. Il popolo non arriverebbe mai nello stesso tempo e alle stesse conclusioni in maniera omogenea, poi basta che un potere forte cominci a gettare dei tozzi di pane duro e cominci a promettere (solo promettere naturalmente) che subito il gregge si spacca accontentandosi del “pane duro” e delle “promesse”. Ciò che dico non è previsione (anche) ma storia, è già successa. La speranza (che è l’ultima a morire) sono gli intellettuali, che sono già più avanti nel cammino della conoscenza della libertà e della coscienza della dignità umana; che prendano in mano la situazione, fronteggiando da un lato i poteri forti con argomentazioni tecniche storiche e politiche e dall’altro assicurandosi la fiducia del popolo gregge con l’onesta intellettuale di una “idea sociale forte” (sovranità-umna-popolare-monetaira). Bisogna dire che chi ha progettato questa europa volutamente acefala politicamente, ma con un portafoglio chiaro e preciso (BCE) è stato veramente bravo. Far passare il “ladro” come la soluzione ai furti ha dell’incredibile, eppure molte nazioni ci sono cascate come imbecilli, altre (Norvegia, GB, Danimarca, Svizzera, ecc) o perché sapevano, o perché volevano stare alla finestra a guardare, di fatto sono rimaste fuori dal cappio al collo, che al momento stringe la Grecia, la Spagna, l’Italia, (salvo toglierselo Islanda).

Non ci vuole molto a capire che in questo “gioco” (giuoco) se c’è qualcuno che paga e sta perdendo ci sarà qualcun’altro che sta guadagnando ed incassando. Allora questa nave Europa non era proprio solidale (come fu propagandata) per tutti quelli che vi entravano? Meno male che molti di noi nella propaganda enfatica che fu fatta all’epoca ci siamo chiesti!! Ma cosa ci andiamo a fare in Europa? Be oggi la risposta è abbastanza chiara almeno a noi , ma lo sarà per tutti quei “Tenenti e mezzi Colonnelli” con il loro seguito che ancora stanno dietro al (finto problema) del taglio delle provincie e accorpamento comuni che creano solo meno presenza sul territorio affianco al cittadino, quindi meno servizi, meno controllo dello Stato, più delinquenza, e di conseguenza più potere per l’imperocrazia finanziaria di “usare” il cittadino che si sente sempre meno cittadino e sempre più figlio di nessuno ossia schiavo. Questa strategia non è nuova, è conosciuta da “illo tempore” ma nessuno vuole prenderne atto e nessun potere politico vuole che il popolo ci capisca qualcosa di questo. Eppure il valore che genera l’economia con l’uso del denaro deve essere riconosciuto a tutti quelli che lo generano (G. Auriti) non è poi cosi difficile capirlo questo principio, chiunque per il solo fatto che esiste, “è economia” e “fa economia”. In questo sistema invece, tutti generano ricchezza, ma anziché essere ridistribuita, questa viene, drenata (attraverso gli interessi sulla moneta debito) per chi si è arrogato il diritto di mettere denaro (euro).

Perché mai una famiglia che si sa cucinare la pasta e ha tutti gli strumenti per farlo deve essere obbligata a pagare un cuoco esterno per farsi fare la pasta indebitandosi? I motivi sono tanti, tra cui la gestione del potere, e la gestione della ricchezza. Se vuoi soggiogare un popolo basta gli controlli l’energia e la moneta, se riesci a comprarti i politici e di conseguenza la comunicazione bene (vedi nazioni europee) se invece sei un po’ più con i “coglioni” allora in quel caso è necessario attuare altre strategie. In quei casi dove si trovano personaggi “incorruttibili” e tutti d’un pezzo, bisogna prima di tutto farli passare per dittatori, poi attraverso servizi segreti aizzare qualche piccola tribù locale finanziandola e passandogli armi costosissime, poi fare una grossa campagna mediatica per dire che chissà quali stragi stia facendo ed in fine mandare caccia nato a sganciare “bombe democratiche” per importagli in forma “dittatoriale” la democrazia del FMI della BM della FED della BCE ecc. L’articolo “3” della costituzione recita: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Bene se tutti cittadini sono uguali allora dividiamo le azioni di bankitalia SpA per tutti i cittadini italiani in egual misura, in modo che il signoraggio ritorni al popolo; poi la seconda parte recita: “è compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico…” Cominciamo a rimuovere il fardello della moneta in affitto (l’euro) e rinvestiamo questo denaro in ricerca, istruzione, e infrastrutture.

La perversione è tale che il ladro (legalizzato) chiama ladro (parassita) chi è indotto da loro sistema a diventare ladro per forza. I “veri parassiti” esercitano pure, attraverso i media, il lavaggio del cervello aizzando crumiri, odio e divisioni tra cittadini (quello che vogliono per darsi l’alibi delle future repressioni). I banchieri centrali (con il falso nome di europa), guadagnano comunque vadano le cose per i singoli stati, altro che unità europea.

In un eventuale progetto politico serio non ci potrà essere altra priorità che il “ritorno alla sovranità” monetaria, umana e politica. Le banche sono da ridimensionare in maniera seria e decisa, la loro funzione dovrà essere di pura contabilità e tenuta del denaro. La gestione e le politiche economiche e soprattutto la proprietà del denaro deve essere del popolo sovrano. Le banche non potranno più trattare gli stati come fossero aziende.

Fino ad oggi chi si alleato con questi signori ha sempre manifestato di pensare che: “se di schiavi di fatto muoiono un po’ di milioni”, in fondo, riduciamo l’affollamento su questo pianeta facendolo respirare un po’, signori questo è il prezzo del potere e gli affari sono affari.

Ma se i “Tenenti” di cui sopra continuano a pensare che tagliando le province e tagliando i fondi ai comuni o riducendo i parlamentari si risolvono le cose, stiamo ancora puntando su bersagli diversi, disperdendo forze e facendo in modo che la guerra non si vincerà mai.

Questo non vuol dire che poi, non vada riformato tutto l’apparato statale, ma non certamente in termini di tagli, ma di motivazioni, di controllo, di qualità, di efficienza e di riqualificazione.

Ammesso che questa dittatura dell’imperocrazia finanziaria possa ancora andare avanti, con il finto nome di “democrazia”, ci darà delle prospettive sempre più disastrose e sempre più inumane. Ma il grande show mediatico ci mostrerà sempre esattamente il contrario, fin quando la schizofrenia delle persone non dilagherà in omicidi, suicidi, rivolte, assassini di massa ecc, e la colpa sarà data ai governati di turno che saranno messi li per essere lapidati appositamente dai veri governanti del mondo. Non a caso Obama un presidente “nero” (abbronzato) è stato eletto proprio nel momento peggiore per il popolo americano, al fine di fare da catalizzatore, e perché proprio lui, che avrebbe dovuto rappresentare la parte popolare, di fatto sarà costretto a prendere delle decisioni impopolari come la prossima repressione della insurrezione di massa che ci sarà (vittima dei suoi finanziatori). Il popolo non è consapevole (e per quanto mi riguarda mai lo sarà) forse perché dovrà scontare il peccato originale, forse perché in effetti siamo una “razza” inferiore (gentili), forse perché molti si devono ancora incarnare tante volte per raggiungere l’ultimo stadio del karma, o forse perché la “democrazia” in quanto tale non potrà mai essere matura (adulta) ed in quanto tale non potrà mai sostenere gli esami di “maturità”. Tutto estremamente calcolato, forse come nelle torri gemelle. Ricordiamoci che la scienza più esatta che esista sulla terra è quella delle “coincidenze casuali”. La democrazia è lo strumento più perfetto che natura umana abbia mai inventato per attuare la più feroce delle dittature ossia quella che c’è e ti opprime ma è invisibile poiché non riesci ad individuare chi è il dittatore che succhia la tua vita. Anche gli imbecilli capiscono, ma solo alla fine purtroppo, che se strozzi troppo gli schiavi finisci per ammazzarli rimanendo senza schiavi. Mi viene in mente quella barzelletta di quell’agricoltore che dopo che gli era morto l’asino esordi: “proprio ora che l’avevo abituato a lavorare senza mangiare mi è morto, adesso devo ricominciare tutto da capo”.

Ci sono quelli che vogliono che la Grecia fallisca perché ci hanno scommesso 350 miliardi di dollari

ma allo stesso tempo se fallisce ci perdono quelli che ora gli stanno succhiando il sangue. Non ci si arricchisce curando o ammazzando il malato, ma lasciandolo nella malattia continua del debito.

Giuseppe Turrisi (albamediterranea)



--


Distinti Saluti
Giuseppe Turrisi Salvatore
Tel. 3938424644
e-mail giuseppeturrisi@leonardo.it

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.