venerdì 2 settembre 2011

Ecologia Profonda, autoconsapevolezza, coscienza e senso dell'io nelle espressioni vitali

Nell'immagine: I tre incantesimi - Dipinto di Franco Farina


Ulteriori note in coda all'articolo: http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2011/09/lorenzo-merlo-le-farfalle-danzanti-e.html

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Sarebbe bello se il bello fosse vero (o se il vero fosse bello), ma temo le illusioni siano necessarie all'essere umano, come gli e' necessaria la conoscenza. Anzi, conosciamo proprio attraverso livelli diversi di illusione (che pur rimangono illusioni - e la conoscenza e' proprio lo svelarle). Credo anch'io che possiamo andarne al di la', ma solo riconoscendole in quanto tali, cioe' come visioni sia illusorie che necessarie.

Al di la' delle illusioni si va solo riconoscendole come tali, ma per questo bisogna accettarle come tali, riconoscere le loro ragion d'essere, pur in quanto illusioni: solo allora possiamo distaccarcene, lasciando anche ad esse il loro posto.
Cosi' come non c'e' un "io" non c'e' nemmeno la "Coscienza", eppure del senso di essere qualcuno o qualcosa, di avere un'identita', abbiamo bisogno, come ne abbiamo di parlare, di dare nomi a cio' che sentiamo o che concepiamo. La verita' non puo' esser detta: "chi sa non parla, chi parla non sa" ci dice Lao Tzu. Eppure lo dice e noi gliene siamo grati.

La luce della vera realtà si manifesta attraverso i mille diversi riflessi del cristallo, alcuni del tutto illusori (e come tali vanno visti), altri meno, ma tutti vibranti della stessa luce.

La presenza dell'attenzione, che vede cio' che e' cosi' com'e', perche' dentro e al di la' di tutto sa di quella luce, contiene un silenzio all'unisono con essa.
Illuminazione e' mantenerci strumenti accordati.

Sergio Cabras

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Risposta:

....dal punto di vista della conoscenza empirica il discorso è sicuramente interessante.. purtroppo l'esperienza diretta del Sè impersonale, il substrato di ogni io, non è condivisibile a parole, perciò è inutile controbattere. Ma almeno mettiamoci d'accordo sul significato dei termini. L'io non è la coscienza. L'io è un semplice pensiero, il primo pensiero che appare nella coscienza. La coscienza è semplice consapevolezza..
Buona giornata!

Paolo D'Arpini

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