giovedì 7 luglio 2011

Giustizia post matrimoniale e risarcimenti ingiustificati al coniuge “debole” - Un caso...




Ante scriptum

Sono stato un po’ dubbioso se pubblicare questa lettera di Luana De Rossi, in cui si descrive un “caso limite” di sperequazione post matrimoniale… Veramente nel corso della mia vita ho saputo di casi anche diametralmente opposti… e d’altronde non si può generalizzare allochè si sottintende che il lavoro dei giudici va comunque a tutelare le parti più deboli. Solitamente nel caso di controversia sull’affidamento dei figli e considerando poi che da che mondo è mondo la cura della prole va alla madre.. di conseguenza anche i mezzi di sussistenza dovrebbero esserle garantiti… So comunque di casi “particolari” di persone che sono state rovinate dal divorzio, sia al maschile che al femminile….. e casi di matrimoni falliti che continuano ad andare avanti.. per quieto vivere o perché la donna non vuole “rovinare” il marito.
D’altronde il caso descritto nella lettera che segue potrebbe rappresentare un esempio su cui riflettere, per coloro che sono sposati e vorrebbero separarsi….

Paolo D’Arpini

……..

Storie di matrimoni... ne ho lette tante... è quando si lasciano che non ne parla nessuno....

Schematizzando l'addio di una coppia possiamo tracciare una sola regola, eccetto situazioni di coppie ricche e potenti. Questo fa comprendere che in fondo ancora oggi la giustizia non è uguale per tutti. Nel divorzio comune, quello dei tanti, la regola dei giudici è quasi sempre la stessa: ha ragione lei e torto lui, e anche se lui ha ragione i figli e la casa vanno a lei e quindi in poche parole il dolore scivola sempre dalla stessa parte.

TRANNE IN CASI IN CUI LUI E' RICCO E LEI E' POVERA. Il resto non conta. Non intendo con questa storia su due piedi collocarmi da nessuna parte, intendo chiedere una giustizia attenta e corretta nei divorzi, pronta a sentirne le ragioni e dedicare a questi drammi la dovuta attenzione, perchè spesso di drammi si tratta.

Un esempio.

LUI... musicista da sempre, di quelli che andava a spulciare l'ultimo brano sonoro pubblicato, con tanto di analisi sulla struttura ...residente in una villetta... alberi, libri l'orto, e tanto culo per mantenere in piedi il tutto. Padre e madre nella stessa casa.

LEI - biondina carina... non gli piace studiare e quindi comincia subito ad intraprendere la strada del lavoro... tante sorelle in una casa normale...un gran casino di quelli che si ascoltano nelle periferie accatastate sotto la solita parola: SOPRAVVIVI.

Si incontrano si amano e si sposano... lei si trasferisce da lui... tutti e due felici, Superano il tagliando della serenità, che solitamente dura un anno per poi lasciare spazio alle discussioni e alla lotta dei ruoli. quindi organizzano un figlio. Nasce l'anno dopo... la biondina carina cambia aspetto e si trasforma (protetta dallo SCUDO pargolo) nella strega cattiva. Il musicista lascia fare... per la tranquillità della futura prole... e si procede quotidianamente tra angherie e angherie imposte da lei a tutta la famiglia e silenzi di serenità.

Si divide casa, i genitori di lui da una parte, loro dall'altra, porte da bussare campanelli da suonare... si riduce la stanza del musicista in un piccolo studio... si tolgono manifesti e colori di lotte libere contro l'impero... si apre la stanza giochi, la stanza del dopo bagno, la stanza della tv... finalmente l'ORDINE regna nella testa della biondina programmata per riprodurre il MOSTRO sociale.

La crisi, il sali e scendi... e quando stava per suonare la carica finale, un'altra pancia...questa volta FIGLIA... biondina anche lei tutta simile alla madre. Poi la noia ... quando si ha tutto ci si annoia è la regola banale che difficilmente fa eccezione... e allora si alza la casa, altro piano, e da villa diventa villona... lui lavora mattina sera giorno e notte... lei si annoia. I pargoli crescono e si arriva all'epilogo, chi porta MOSTRI PRODUCE MOSTRI... non solo tv e stronzate di ogni genere che ti fa masticare e ingoiare il potere quotidiano... ma la ciliegina finale... L'AMANTE.

Mentre LUI piallava tegole ascolta casualmente LEI...che si lamenta e geme in un rapporto telefonicamente erotico... controlla bene sorpreso e si rende conto del guaio arrivato in casa.

Lo sconforto è enorme non certo meno del silenzio che oramai faceva da padrone in tutto il perimetro della vita rimasta. Così piazza microfoni e registra LEI che attraverso chat e cam abborda chiunque per continuare la vita desiderata con GELATINOSA CICCIA. Scappa si infratta in piccole pinete LUI la insegue e osserva, facendosi inevitabilmente male. Raccoglie mille prove della sua infedeltà, dalla porno chat, alle telefonate erotiche, dalle fughe ai rapporti reali consumati in alberghetti periferici dimenticati da tutti ma non da chi ha bisogno di rapidi orgasmi, se di orgasmi si tratta.

Così mentre LUI pensava a cosa fare, lei gli invia - ADDIRITTURA - la lettera di DIVORZIO... LUI sorride... pensa di avere tante di quelle prove per dimostrare le sue ragioni e liberarsene... ma sbaglia e lo comprende al primo incontro con un avvocato. Gli CONSIGLIA UNA COSA se non vuole perdere tutto cerchi di fare la pace. POI IL SECONDO e il terzo avvocato, tutti gli consigliano che... seppur LEI ha sbagliato, seppur LEI tende ad avere tutto, avrà inevitabilmente quello che vuole.

LA CASA E' GRANDE o si divide oppure LUI esce, anche se casa è sua e l'ha fatta con le mani del padre e del figlio e dello spirito santo.

LA LEGGE E' LEGGE ...in caso di DIVORZIO, tranne in casi estremi nei quali LEI mette a repentaglio la tranquillità dei figli, questi vanno con la madre e il padre solitamente viene allontano, sfanculato e lasciato a pagare la cattiva sorte capitatagli.

ELIMINIAMO IN QUESTO CONTESTO la lunga parentesi degli affetti traditi e macerati del dolore che si prova nell'abbandonare figli, nel non vederli crescere quotidianamente.

Malgrado battaglie descritte pessime, LUI è riuscito ad avere metà della casa, lei abita nell'altra metà, lui paga il mantenimento dei figli e di lei... e tutte le sere la vede uscire con amanti dall'ultimo schizzo facile. torna quando vuole, la porca allegra... fregandose dei pargoli che per fortuna LUI continua ad annusare.

Poi ci si scandalizza di quel pazzo che ha fatto sparire dalla moglie le due gemelline, suicidandosi per non dire la verità e ferirla per tutta la vita. Oppure dei tanti barboni padri che arrivano alla caritas, perchè LEI ha preso tutto e non possono permettersi di sopravvivere in affitto. IN QUESTO CASO parliamo di GIUSTIZIA SOMMARIA, sviluppata sull'antico concetto MASCHILISTA in cui i PADRI possono fregarsene dei figli e farsi una nuova vita allontanandosi dai doveri.

I tempi sono cambiati e quella legge per SIGNOROTTI è rimasta mediovale. Ci si presenta davanti al GIUDICE e le prove raccolte contro di LEI non si possono consegnare... ci vuole più tempo e il tempo deciderebbe FORSE sempre nello stesso modo... ha ragione LEI!

Le telefonate ascoltate e registrate nella propria abitazione, sono ai limiti del legale, c'e' il privato di mezzo e si andrebbe al penale. Le prove fotografiche con gli amanti, aprono tragedie anche nei confronti di questi. Insomma il GIUDICE decide a chi affidare i figli… vanno a lei, almeno che gli stessi FIGLI, sempre all'oscuro di tutto, non reclamino qualcosa.

A lei il mantenimento a lei la casa. LA STREGA ha ottenuto con le sue formule quanto voleva e ora neanche se l'ex principe azzurro vende tutto, la caccerà MAI di lì, le rimane la nuda proprietà.

L'altra soluzione è vendere i ricordi di suo padre e sua madre tutti in BLOCCO... oppure attendere con pazienza che i figli diventino maggiorenni (non basta) e trovino lavoro per poi cacciarla via e riavere il perduto senza quella presenza... per poi sentirsi dire per il resto della vita rimasta... “PAPA' CHE CAZZO FAI quella è sempre nostra madre…”

Luana De Rossi

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