lunedì 16 maggio 2011

Italians... i segreti di Pulcinella, la spiritualità laica e l'identità del luogo




Italians... i segreti di Pulcinella, la spiritualità laica e l'identità del luogo

Mi ha scritto Massimo Acciai, direttore della rivista I Segreti di Pulcinella, chiedendomi se per caso volessi mandargli un articolo sul tema dell'Italia...
Fatalità ne avevo uno pronto, in cui racconto anche la mia esperienza con il “luogo” e la spiritualità che lo contraddistingue...

Parecchi anni fa.. quando presi a viaggiare per il mondo, in Europa, in Africa, in Asia, soprattutto in India, a partire dalla prima volta ed anche le volte successive.. ho sempre considerato quei viaggi un arricchimento, un bagaglio esperienziale, che avrei comunque voluto e dovuto condividere con i miei fratelli italiani. Infatti sono sempre stato fiero delle mie origini e mentre tantissimi viaggiatori cercavano di nascondere la loro provenienza io sempre la evidenziavo, sapendo che con il mio comportamento e con il rispetto che evincevo dagli altri avrei anche avvantaggiato la mia patria.. purtroppo spesso considerata un paese.... un paese di "italians"... (come dice Beppe Severgnini) e basta questa parola per dire tutto.

Beh, forse è un po' pretenzioso da parte mia ritenere che la mia esperienza possa aiutare od interessare i miei connazionali, anche perché qui in Italia abbiamo una religione dominante che non consente di esprimere forme spirituali "altre".. ma almeno ci ho provato..

Poiché io ed il luogo siamo la stessa cosa...

Io appartengo al luogo
Ed il luogo mi appartiene.
Io sono il luogo
Ed il luogo è in me.

Così sente il ri-abitante bioregionale, colui che vive nel ed è in simbiosi con il luogo.

E d’altronde il vero spiritualista laico sente e vede il luogo come se stesso, in questo uniformandosi alla visione dell’ecologia profonda… Infatti io mi occupo del luogo come fosse mio, parlo del luogo come fossi la sua voce. Questo avviene per ogni luogo, un “luogo ideale” in cui si incontrano Yin e Yang, bene e male. Avviene per l’Italia che riconosco come la mia amata patria. Avviene per la Terra che è la mia matrice. Avviene per l’universo spazioso in cui si svolge il mio contesto esistenziale. Avviene per lo Spirito che mi compenetra.

Certo all’inizio questo sentire assomiglia molto ad una opinione, cioè ha la parvenza di un pensiero assunto come vero, ma con la pratica e con il costante e continuo contatto con la natura e con gli altri esseri viventi si percepisce chiaramente che il “tutto” in cui noi siamo immersi è esattamente noi stessi…. Questa consapevolezza sembra maturare pian piano, quasi per gradi… ed all’improvviso succede che…

Secondo i grandi saggi l’opinione è solo un riflesso personale della percezione individuale della verità. Insomma l’opinione è sempre e comunque parziale ed incapace di riferire un’interezza. Ma se siamo in grado di interpretare ogni opinione come un tassello del pensiero universale e cerchiamo di integrarla nell’insieme del conosciuto forse stiamo mettendo in pratica quel “sincretismo” di pensiero auspicabile per il superamento delle ideologie e delle religioni precostituite. Unica discriminante dovrebbe essere la qualità della sincerità in cui l’opinione viene espressa…

Infatti se un’opinione è solo “strumentale” allora non vale nemmeno la pena di considerarla, essa non è nemmeno etichettabile come “opinione” (che già di per se stesso è un termine “riduttivo”) ma possiamo definirla “imroglio giustificativo” teso alla soddisfazione di un vantaggio personale o ideologico… basato sull’assunzione di un pensiero (definito universale). Ciò avviene quando si mente sapendo di mentire o anche allorché non si è andati sufficientemente in profondità nell’analisi interiore!

Per questa ragione punto sul merito della laicità, o equanimità, ed è quanto cerco di affermare in ogni mia espressione… Ma secondo me “laicità” deve presupporre anche il lasciare agli altri la libertà di pensare a modo loro e non possiamo usare la laicità per continuamente controbattere sui punti che a noi sembrano ledere tale principio…

Insomma dovremmo essere laici persino nei confronti della laicità..

Questo atteggiamento mentale, super partes, è decisamente utile ed interessante per l’affermazione di un “sincretismo” che dovrebbe accomunare noi tutti esseri umani nel riconoscimento del pari valore del pensiero che in ognuno si manifesta…

Ah, per quel che riguarda l’ipotetica differenza fra Uomini, Animali od Extraterrestri è solo un fatto di gradiente o predisposizione intellettiva, ma la coscienza che anima queste categorie vitali è la stessa, la possibilità di auto-conoscenza è pure la stessa…

Amo gli animali, amo gli extraterrestri, amo ogni forma di vita ed ogni elemento.. ma dovendo perseguire una mia crescita personale (unico presupposto per la crescita universale) vale il detto “ad ognuno il suo lavoro”. Krishna affermò: meglio fallire cercando di compiere il proprio dharma piuttosto che trionfare nell’espletamento del dharma altrui. E dal punto di vista umano, essendo io stesso un uomo, mi occupo della mia auto-conoscenza e lascio agli altri esseri (umani o non umani) di fare la parte che ad ognuno compete!

Tradotto in termini laici significa che per fare il bene di tutti è sufficiente non arrecar male ad alcuno.

Paolo D’Arpini
spirito.laico@libero.it

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