venerdì 25 marzo 2011

Cultura con le accise sulla benzina? E chi ce la da la benzina...?


"C'è cultura e cul-tura...!" (Saul Arpino)

L’articolo 41 della costituzione italiana, per quello che ancora può valere visto che abbiamo perso ogni sovranità, recita: L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.

Ora l’aver ceduto la sovranità monetaria a dei privati e per di più in mano al libero mercato significa no avere rispettato la stragrande maggioranza degli articoli della costituzione italiana ma soprattutto l’articolo 41.

La legge della “moneta debito” che vuole indietro più di quanto presta ha un solo risultato, il fallimento di qualcuno nel sistema che usa quella moneta, non importa che sia lo stato, un ente pubblico, una impresa un cittadino. L’interesse, infatti come risaputo, non viene emesso dalla banca che presta il capitale, ma viene richiesto indietro insieme al capitale.

Questo significa che qualcuno nel sistema che usa la “moneta debito” non è messo in condizione di restituire, in altre parole deve fallire matematicamente. Se a tre imprenditori viene prestato un capitale di 100 euro per ciascuno con il 5% di interessi alla fine dell’anno i tre imprenditori dovranno restituire complessivamente 315 euro alla banca. Ora gli imprenditori per sopravvivere hanno diverse strade tutte deleterie, per i primi anni solitamente si pagano solo gli interessi (15euro) chiedendo ulteriori prestiti allo stesso emettitore, ma ad un certo punto chiedono il rientro forzato di tutto il capitale è qui solitamente ti mandano direttamente o indirettamente dall’usuraio (quello non legalizzato).

In questo caso uno dei tre deve soccombere solitamente l’imprenditore meno furbo (il più onesto per intenderci) dal sistema devono essere tolti i 15 euro di interesse che non sono stati emessi più il capitale (per farla semplice) ossia 115 euro, questo significa che gli altri due si dividono 185 euro rimasti nel mercato. Il giochino continua fin quando fallisce il prossimo. Ora il tradimento della costituzione comincia da queste cose. Se l’impresa deve essere fatta non in contrasto con l’utilità sociale e da non recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana.

Ma quante schifezze di leggi sono state approvate contro questo articolo, dal testo unico bancario fino ad arrivare alla legge trenta, e quanti sindacati si sono venduti senza neanche conoscere questo articolo della costituzione.

Non basta, la turbo economica che rincorre il PIL fa si che più denaro viene emesso più si generano interessi più interessi si generano più non si potranno pagare (peggio di un sistema ponzi). La stessa tv serva del sistema sprona al consumismo sfrenato non fa altro che generare interessi e far diventare il sistema produttivo sempre più energivoro, e la soluzione quale è? costruiamo altre centrali per produrre energia elettrica, come non importa, nucleare non importa? Se ogni tanto qualcuna ha un incidente poi non fa niente si risolve tutto con qualche pausa di riflessione, ma intanto il motore del denaro debito non si deve fermare. Lasciamo poi fuori swap, derivate e forex che sono un il vero crimine contro l’umanità Hitler in confronto era un ragazzino di oratorio.

Stanno fallendo un sacco di imprese che si trascinano dietro migliaia di casi umani e tragedie, ma non ci fermiamo a riflettere sugli errori, nonostante l’evidente fallimento della economia liberista e della moneta debito ancora mantenere questo sistema ponzi che ci sta uccidendo. Quelli che hanno difeso la costituzione solo a parole sono degli emeriti ipocriti per non dire altro, la costituzione si difende mettendola in pratica non sventolandola alle ricorrenze.

Lo stato poi avendo ceduto ogni sovranità all’Europa della economia, perché l’Europa politica non esiste e la dimostrazione è sotto gli occhi di tutti in questi giorni. La Francia (nella sua ottusa mania di superiorità) aizzata dalla cordata USA-GB ha letteralmente attaccato la Libia (ma questa è un’altra storia schifosa) incosciente che l’obbiettivo di facciata è quello di instaurare la finta democrazia (e se ci riusciranno la Libia rimpiangerà Gheddafi quando si accorgeranno di essere cascati nella dittatura capitalistico–finanziaria-bancaria sionista (e non solo) ma sarà troppo tardi come per noi italiani adesso) ma l’obiettivo vero è quello di rompere l’Europa e l’euro.

Lo stato servo della moneta debito ha solo tre priorità, tagli alla spesa, aumento di tasse, vendita di patrimonio pubblico, tutte attività queste per racimolare denaro per il banchiere, dei problemi del cittadino neanche l’ombra e via con equitalia che fa sequestri, pignoramenti e cartelle esattoriali contro tutti altro che rilancio dell’economia e festa dell’unità d’italia.

Bisognava fare la festa dell’unità dei guadagni dei banchieri. Ma il popolo programmato per dormire non può fare altro che dormire. Con quali soldi si dovrebbe rilanciare l’economia (e la cultura)? Alzando le accise sulla benzina? Ma per favore, quando lo capiremo che è già troppo tardi per incominciare una rivoluzione del pensiero?

Giuseppe Turrisi

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