domenica 3 ottobre 2010

Da "I fioretti di Santo Francesco". Opera di un francescano pubblicata agli inizi del Rinascimento...

COME FECE LA PACE DELLI HUOMINI D'AGOBBIO CON UNO CATTIVO ET MALVAGIO LUPO.

Al tempo che San Francesco dimorava in Agobbio venne nel contado di detta città un grandissimo lupo, terribile et feroce, che non solamente divorava gli animali, ma eziandio li huomini, in tanto che li cittadini stavan tutti in gran timore, ché molto spesso si avvicinava alla città. Onde, quando fuori andavano, tutti andavano armati come andassono a combattere et, con tutto questo, non si potevano difendere da lui, chi solo con esso si scontrava. Et per la paura che di lui avevano, vennono a quello che nullo ardiva uscire dalla terra solo.

Per la qual cosa san Francesco, avendo loro gran compassione, diliberò uscir fuori a questo lupo, ben che da cittadini sconsigliato ne fosse. Et fattosi lui il segno di santa croce, uscì della terra con suoi compagni, et solo puose sua fidanza in Dio.
Dibitando li altri andare più innanzi, San Francesco solo piglia il cammino al luogo ove lo lupo stava.

Et presente molti cittadini, quali eran venuti ad vedere quel miracolo, lo lupo si sta incontra San Francesco con la bocca aperta. Appressandosi San Francesco a lui, fattoli il segno di santa croce, lo chiama ad sè, dicendo: < Io ti comando da parte di Jesu Cristo, frate lupo, che non facci male ad me né ad nulla altra persona.>
Mirabil cosa! Come San Francesco ebbe fatto il segno di santa croce al lupo terribile et pauroso, subito ristette di correre et, chiudendo la bocca, fu fatto mansueto come un agnello, gittandosi a piedi di Santo Francesco.
Al quale San Francesco disse: < Frà lupo, tu hai fatto di molti mali et grandissimi malificii in queste parti, uccidendo et guastando le creature di Dio senza licenzia; et non solo àai uccise e divorate le bestie, ma ài aùto ardimento guastare et uccidere li huomini, fatti ad la imagine di Dio. Onde meriti le forche, come ladro et omicida pessimo. ..... segue....

Santo Francesco et il lupo...( seguito)
Et omni gente, gridando, mormora di te; et tutta questa terra t'è inimica. Ma io voglio far questa pace fra loro et te, sì che tu non li offenda più, et loro ti perdoneranno omni passata offesa fatta; ert non ti perseguiteranno più gl'uomini, né cani.>

Queste parole udite, il lupo, con atto di capo et d'orecchi et di corpo chinando il capo, mostrava accettare quello che Santo Francesco dicea, et volerlo osservare. San Francesco dice: < Frate lupo, poi che ti piace di fare et di tenere questa pace, io ti prometto che continuamente ti farò dare le spese, mentre che viverai, ad gl'uomini di questa terra, sì che non patirai più fame; però che io so bene che per la fame omni male àai fatto. Ma poi che io ti farò questa grazia, voglio, frate lupo, che mi prometta di più non nocere a nullo huomo né animale. Promettimi tu questo?> Et lo lupo, con inchinare il capo, fece evidente segno che prometteva. San Francesco dice: < Frate Lupo, io voglio facci fede di questa promessa, ch'io me ne possa ben fidare>;et distese la mano per ricevere la fede. Lo lupo levò alto il piè dinanzi, et dimesticamente il puose in su la mano di san Francesco, dandoli con cenni qué segni che meglio puoteva.
Allora disse San Francesco: < Lupo frate, io ti comando nel nome di Jesu Cristo che tu mi venga drieto senza dubbio alcuno: et col nome di Dio andiamo ad firmare questa pace>.

Ubbidendo, lo lupo se ne va con San Francesco, mansueto come agnello. Questo da' cittadini veduto, si meravigliano forte. Subito questo miracolo fu palese per tutta la terra; subito omni gente, maschi, femmine, picoli et grandi, iovani et vecchi traggono la piazza a vedere lo lupo con San Francesco.
Essendo così congregato tutto il popolo, san Francesco si leva et predica, dicendo loro, fra l'altre cose, che per li peccati permette Iddio simili pestilenzie. ......
Compiuta san Francesco la predica, disse: < Fratelli miei, , frate lupo, ch'è qui dinanzi a voi, m'ha promesso et fatto fede di far pace con voi et non offendervi più di alcuna cosa, se voi promettete a lui di darli omni dì le cose necessarie da vivere. Et io per lui entro mallevadore ad voi ch'el patto della pace vi osserverà di certo.> Allora il popolo ad una boce promisono tutti di notricarlo continuamente...

Vivette frate lupo dipoi due anni in Agobbio, dimesticamente entrandosi per le case, a uscio a uscio, senza far male ad persona, così senza riceverne da nullo, cortesemente da li huomini notricato; et andandosi così per la terra et per le case senza mai abbaiarli li cani. Finalmente, passati duo anni, frate lupo di vecchiecchiezza si morì, e li cittadini di sua morte si dolsero assai perchè sì mansueto andare per la città, molti si ricordavano meglio della santità et virtù di Santo Francesco. Ad Laude de IESU CRISTO. [FINE]

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