sabato 11 settembre 2010

“Qui é nato Peppino di Capri...” - Tra cielo e terra: Monte Acchiappanuvole e Cetrella

Capri ed Anacapri, due splendide isole che tutto il mondo conosce ed ama, da numerosi anni, dai tempi d’oro degli anni 60 della dolce vita, che Peppino di Capri, nativo dell’isola ha reso celebre con il suo repertorio di canzoni ad essa dedicate.

A Circa un’ora e mezzo di cammino dal centro di Anacapri si trova la sommità del Monte Solaro, raggiungibile anche con la seggiovia in circa 12 minuti. Qui ci sono i resti del “Fortino di Bruto”, costruito all’inizio dell’800, nel periodo delle battaglie fra inglesi e francesi. E’ la parte più alta di Capri, con 589 metri sul livello del mare, qui si gode un panorama mozzafiato a 360 gradi su tutta l’isola. In lontananza si scorgono le montagne della Calabria, gli Appennini e la Costiera Amalfitana; a seguire la Penisola Sorrentina il Golfo di Napoli, le isole di Procida ed Ischia. Intorno alla anni cinquanta fu costruito in cima al Monte Solaro un complesso turistico denominato “la canzone del cielo” oggi di questo resta attivo soltanto il bar.

Il Monte Solaro viene anche denominato “Acchiappanuvole” poiché, soprattutto in prossimità dell’alba, quando è più accentuato lo sbalzo termico tra mare e roccia, si forma e sale dal mare una cortina di vapori. L’ aria marina più calda ed umida, si tramuta in nebbia sul suolo raffreddato dalla notte e viene spinta dal vento.
Dove la strada è sbarrata, la nebbia sale verso l’ alto e da origine alla caratteristica “corona di nubi”.Questo fenomeno si ripete la sera anche in prossimità del periodo autunnale.

Il soffio del vento apre sempre scorci mutevoli e sorprendenti di paesaggio nella cortina dei vapori,ed il sipario che si solleva agli occhi dei visitatori, rivela in tutta la sua bellezza, l’isola di Capri, sdraiata e dormiente ai piedi del monte. A poca distanza dalla vetta del Monte Solaro, si trova Cetrella, a circa 476 metri di altitudine. Si pensa che il nome derivi da un’erba che odora di limone “erba cetra” che qui si raccoglie, o da Venere Citerea, che la leggenda vuole che qui sorgeva un tempio dedicato alla dea.

A Cetrella nel XV secolo fu costruito l’eremo di Santa Maria Cetrella situato su un precipizio a strapiombo su Marina Piccola. L’eremo di Cetrella, è costituito da una piccola chiesa, dal campanile e dalla sagrestia, con la cupola bassa, che fu poi aggiunta nel seicento. Qui soggiornavano e risiedevano principalmente eremiti, appartenenti agli ordini dei Francescani e dei Domenicani, che ne fecero un luogo di ritiro spirituale. Infatti nel complesso ci sono alcune celle, un’ampia cucina, ambienti di servizio ed un orto. All’interno della chiesa della Cetrella c’è la cappella, laddove viene conservata l’immagine di S. Maria, cara soprattutto ai marinai di Anacapri, che in passato, quando si spingevano molto lontano dall’isola per raccogliere il corallo, usavano salire in devoto pellegrinaggio prima di avventurarsi nelle pericolose spedizioni.

Se si ha la fortuna di visita questo luogo in primavera, si sentirà nell’aria un intenso profumo di fresie che crescono nel giardino antistante il sagrato della chiesa. Le pareti sono ricoperte di edera, ed attraversando il piccolo cancello d’ingresso sembra di entrare in un giardino incantato come una fiaba dei secoli passati. Il panorama che si gode da quassù è forse in assoluto il più bello; l’isola di Capri si estende a gradazione con i colori e le sfumature della roccia, tra il mare ed il cielo, in un silenzio interrotto solo dal rumore del vento.

Il panorama fantastico, spazia su tutto il Golfo di Napoli, dal Vesuvio a Procida ed Ischia, che prendono consistenza e bellezza avvolti dall’intenso azzurro del mare.

Rita De Angelis

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