lunedì 31 maggio 2010

Bufale telematiche: "Il DDL 733 che continua a girare su internet come fosse una notizie di ieri..."

Cari lettori purtroppo il berlusconi è più forte di ogni bufala... le notizie del 24 settembre 2011 riportano in evidenza la sua volontà di riproporre la famigerata Legge Bavaglio (ovvero il ddl 733).. per cui se prima il post che segue era per denunciare una bufala telematica, ora dobbiamo annunciare la bufala della bufala telematica... Leggete il nuovo post:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2011/09/bufale-delle-bufale-telematiche-il-ddl.html

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Cari amichetti e care amichette, noti e ignoti, vicini e lontani, svegli edormienti:

Astenetevi dal continuare a diffondere l'appello contro la lesa libertà di parola telematica, o finirete per fare una figura da ingenui e farvi mandare a quel paese da un numero imprecisato di persone.

Infatti:
1) anche se l'appello in questione dice che "Ieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733)", in realtà il DDL è stato approvato dal Senato il 5/2/2009!!! Quindi è stato trasmesso alla Camera, che lo ha approvato, con modifiche, il 14/5/2009; dopodiché è tornato al Senato per la defintiva approvazione, avvenuta il 2/7/2009. Per inciso, si tratta del famoso "pacchetto sicurezza" contenente le disposizioni sulle ronde e sulla segnalazione degli stranieri irregolari da parte dei medici e delle strutture sanitarie (Legge n. 94/09
del 15 luglio 2009, GU n. 170 del 24 luglio 2009);

2) L'emendamento del Sen. D'Alia è stato soppresso nel corso della seconda
lettura della Camera, quindi il grave pericolo a carico della libertà di
espressione e del libero uso di internet è assolutamente destituito di
fondamento.

Nonostante tutto ciò, l'appello continua ad andare in giro. Come mai?
Semplice: quando lo avete ricevuto, cosa avete fatto? Avete provato a
verificarne la veridicità o, almeno, l'attualità? Cosa significa per voi,
l'espressione "ieri il Senato ha approvato..."? Leggendo la parola "ieri",
non vi è venuto in mente di guardare il calendario per cercare di capire se il fatto sia davvero accaduto il giorno prima di oggi oppure in un altro "ieri", indeterminato e perciò indefinito?

Fare un paio di verifiche non è stato difficile, come le ho fatte io può
farle chiunque altro, sarebbe bene farle sempre, quando si ricevono appelli di qualunque genere via internet (l'80% sono falsi, scaduti o inutili). Prima sono andato sul sito del Senato e, con il numero del DDL, l'ho trovato e ho trovato anche tutti gli emendamenti. Poi ho trovato anche il testo approvato dalla Camera, con relativi emendamenti, e infine il testo definitivo della legge.

Risultato:
i motivi per cui si chiedeva la nostra mobilitazione, anche se solo
virtuale, erano infondati.

Morale:
Internet è un mezzo straordianriamente potente, che può mettere in
crisi il governo più dispotico. Ma va usato con intelligenza, altrimenti può trasformarsi nel più potente strumento di controllo delle idee nelle mani del potere. La diffusione di appelli-bufala è il modo migliore per spegnere qualunque entusiasmo.

Riccardo Forte

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Mio commento: Bravo Riccardo, ci avevo provato anch'io a chiarire la cosa pubblicando sul Giornaletto di Saul che si trattava di una bufala, tra l'altro la vecchia notizia stava qui nel nostro blog "Altra Calcata ... altro mondo" dal 2009:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2009_06_01_archive.html

Ciao, Paolo D'Arpini

domenica 30 maggio 2010

Alcuni pensieri di alcuni grandi del pensiero: Aleksandr Isaevic Solženicyn, Luigi Meneghello, Niccolò Machiavelli, Maurice Blanchot, Dino Segre

Aleksandr Isaevic Solženicyn:
"La stampa ha il potere di contraffare l'opinione pubblica ed anche quello di pervertirla"
"Tutti hanno il diritto di sapere tutto! Slaogan menzognero per un secolo di menzogna, perchè assai al di sopra di questo diritto ce ne è un altro. Perduto oggigiorno: il diritto, per l'uomo, di non sapere, di non ingombrare la sua anima divina di pettegolezzi, chiacchiere, oziose futilità. Chi lavora veramente, chi ha la vita colma, non ha affatto bisogno di questo fiume pletorico di informazioni avvilenti."
"...infatti i giornali danno rilievo e risonanza soltanto a quelle opinioni che non sono troppo in contraddizione con quelle dei giornali stessi e della tendenza generale della stampa."
"...Lo spirito dei vostri "ricercatori" è, sì, libero giuridicamente, ma in realtà impedito dagli idoli del pensiero alla moda."
"...questa selezione operata dalla moda, questa necessità di conformare ogni cosa a dei modelli standardizzati..."
"Non è un fatto del domani o di chissà quando: la battaglia-fisica, spirituale, cosmica!- per il nostro pianeta è già incominciata. Scatenando l'assalto decisivo, già avanza e preme il MALE UNIVERSALE, e i mostri schermi cinematografici, le vostre pubblicazioni traboccano di sorrisi a comando e di calici alzati. Tanta allegria..e perchè poi?"
"A partire da un certo livello di problemi, il pensiero giuridico si paralizza e impedisce di vedere le dimensioni reali e il senso degli avvenimenti."
"...Tutti i successi tecnici, cosmo compreso, del tanto celebrato Progresso, non sono stati in grado di riscattare la miseria morale nella quale è piombato il XX secolo e che non era stato possibile prevedere neanche a partire dal XIX secolo..."
"Il Mondo alla vigilia, se non della propria rovina, di una svolta della storia equivalente per importanza alla svolta dal Medio Evo al Rinascimanto; e tale svolta esigerà da noi tutti un impeto spirituale, un'ascesa verso nuove altezze di intendimenti, verso un nuovo livello vita dove non verrà più consegnata alla maledizione, come nel Medio Evo, la nostra natura fisica, ma neppure verrà, come nell'Era contemporanea, calpestata la nostra Natura Spirituale.
Questa ascesi è paragonabile al passaggio ad un nuovo grado antropologico. E nessuno, sulla Terra, ha altra via d'uscita che questa: ANDARE PIU' IN ALTO!"
(Discorso di Harvard, 8 giugno 1978)

Luigi Meneghello:
"Il senso della nostra esperienza non è qualcosa di separato, ma è l'esperienza stessa:purchè, ovviamente, si riesca ad esprimerla, a comunicarla. Scrivere è una funzione del capire."

Niccolò Machiavelli:
"Ognuno vede quello che tu pari, pochi sentono quello che tu se'; e quelli pochi non ardiscono opporsi alla opinione di molti."

Maurice Blanchot:
"Ce qu'il importe , ce n'est pas de dire, c'est de redire et, dans cette redite, de dire chaque fois encore une première fois."

Dino Segre detto Pitigrilli:
"La sola verità è quella che noi vogliamo credere per la nostra tranquillità."
Sul paradosso: "E' un lusso da gran signore, è un pensare a controtempo, un mettere sotto il microscopio un punto della questione, isolandolo da tutto il resto, è un affacciarsi su nuovi paesaggi insospettati ed imprevedibili, è uno scoprire la contraddizione, che è la sostanza elle cose umane. Ogni concetto contiene il nucleo del suo opposto. La stricnina, abilmente dosata, mette appetito e l'arsenico, a dosi epicratiche, fa ingrassare. Il paradosso raggiunge il nucleo del contrario delle cose, per mezzo delle sottili pinze del sillogismo. Eisitono dei paradossi più alti della poesia stessa: -Morendo si sottrasse da morte il Santo Stuolo, Amor che a nullo amato amar perdona, sono giochi di parole, ma nessuno ha mai saputo dire i forma così sintetica nulla di più bello.>
"...La sola differenza che corre fra un capriccio e una passione eterna, è che il capriccio è più duraturo."
"Il vizio ed il delitto sono combattuti per salvare le apparenze. In realtà, se vogliamo vederci chiaro, dobbiamo rifarci al dialogo fra il condannato ed il boia nella Cina della Civiltà Chang, (1793-1123 avanti Cristo) che viene citato come esempio di cortesia cerimoniale. Il condannato, porgendo il collo alla scure, dice al carnefice: "Perdonami, onorevole signore, per il disturbo che ti dò."
Ed il boia risponde: "Sono io che ringrazio te, onorevole signore."
Il boia, funzionario dello Stato, viveva delle proprie fatiche, ed a colui che gli forniva del lavoro, cioè giustificava il suo stipendio, non poteva rispondere più lealmente di così."
[Conferenza tenuta a Parigi, 18 luglio, 1965.]

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Raccolta a cura di Giorgio Vitali

sabato 29 maggio 2010

Elettrosmog: "Cellulari malefici e dannosi e pubblicità faziosa per farli comprare..."

Ha destato stupore e forti perplessità la notizia, divulgata pochi giorni orsono dai media ed in particolare dal TG1 in prima serata, sulla pubblicazione dei risultati della ricerca Interphone in tema di campi elettromagnetici e telefoni cellulari.
Il servizio esordiva in questo modo: "Uno studio assolve i cellulari" !
Appare evidente la faziosità del titolo, corroborata dall'intervista al Dr. Paolo Vecchia, dirigente dell’ISS e presidente dell'ICNIRP, noto sostenitore dell'innocuità delle onde elettromagnetiche. Intervista, peraltro, rilasciata senza alcun contraddittorio e che, mandata in onda in una fascia oraria in cui gran parte delle famiglie italiane sono all'ascolto, deve aver indotto all'ottimismo tutti i possessori di telefonini!

Censuriamo l’atteggiamento sfacciatamente di parte e contrario ai principi di una corretta informazione, adottato dal TG Uno e, nell'esprimere rammarico e disagio per l’episodio, che ancora una volta pregiudica la serietà e l’imparzialità del servizio pubblico di informazione, riteniamo doveroso fornire ulteriori elementi volti a fare chiarezza sulla vicenda Interphone.

Lo studio risale al 2000, coordinato dall’Agenzia Internazionale per le ricerche sul cancro (IARC) di Lione, sotto l’egida dell’OMS, ha coinvolto 13 nazioni (tra cui l’Italia), articolandosi in una serie di indagini epidemiologiche sulla relazione tra l’uso di telefoni mobili (cellulari) e alcune tipologie di tumori e cancri.

Nel 2004 le indagini epidemiologiche sono state completate in quasi tutti i paesi coinvolti e venivano annunciati i risultati complessivi!
In realtà, i dissidi interni tra i ricercatori delle Nazioni partecipanti ha ritardato di ben cinque anni la pubblicazione dei dati.
Il rapporto conclusivo dell’Interphone stabilisce che sono necessari altri studi per poter confermare se l’uso dei cellulari sia o no causa di tumori alla testa.

Ma allora, a cosa è dovuto l’annuncio, dato nel più importante telegiornale della rete pubblica, durante la fascia di attenzione più alta, che assolve i telefonini dal produrre danni alla salute?
Semplice, basta informarsi sulla lista dei sostenitori dello studio Interphone, il cui progetto risulta finanziato in parte dalla Comunità Europea e co-finanziato, per più del 50%, dal Mobile Manufacturers Forum, ente che accorpa 12 tra le principali industrie di telefonia mobile: Alcatel, Ericsson, Mitsubishi Electric, Motorola, Nokia, Panasonic, Philips, Sagem, Samsung, Siemens, Sony Ericsson e ICL & Alcatel Mobile Phones.

Alle quali va aggiunta la GSM Association, altra potente lobby della telefonia mobile, collegata alla “Wi-Fi Alliance”, che assembla più di 300 industrie interessate a livello mondiale alla diffusione delle nuove tecnologie di telefonia mobile e dei servizi wireless.
Inoltre, i programmi dei singoli paesi partecipanti all’Interphone sono finanziati anche dalle Compagnie di telefonia mobile locali: per esempio, nel Regno Unito, O2, T-Mobile, Vodafone, “La 3” !

Ora, l’annunciata assoluzione dei telefoni cellulari contraddice i risultati emersi da rigorosi studi condotti dalla c.d. “scienza indipendente”, cioè libera da condizionamenti esterni e conflitti di interesse, fra cui spicca l’imponente lavoro del ricercatore svedese Hardell, le cui analisi, rapportate ai dati di Interphone, dimostrano viceversa l’incremento del rischio di tumori cerebrali ed al nervo acustico connesso all’uso protratto negli anni dei telefoni mobili.
Queste valutazioni e le conseguenti preoccupazioni per la salute umana sono state espresse oltre che dagli Oncologi Medici Italiani, da importanti documenti pubblicati da qualificati scienziati “indipendenti”, dalla Agenzia Europea per l’Ambiente e persino dal Parlamento Europeo, ma, a quanto pare, gli organi di informazione ufficiale in Italia ritengono corretto rifugiarsi in interpretazioni “di comodo”!

Comitati romani contro l’elettrosmog

venerdì 28 maggio 2010

Richiesta di modifiche al codice di pubblica sicurezza per garantire un'equa libertà di espressione

Comunico l'ennesima iniziativa appoggiata da European Consumers, in tema di libertà di pensiero, Vittorio Marinelli

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Proposta di legge: Modifiche al codice penale in materia di delitti contro i diritti civili e politici del cittadino

l'Associazione 21e33 onlus,
premesso

che il pacifico e libero esercizio dei diritti civili sanciti dagli artt.
17 e 18 della Costituzione italiana rappresenta requisito indefettibile per l’effettiva democraticità dell’ordinamento politico nazionale, in quanto solo attraverso il concreto esercizio di detti diritti, coniugati con quelli riconosciuti dagli artt. 21 e 33 della nostra Carta Fondamentale, è possibile realizzare una democrazia realmente partecipata e non meramente formale;
che, proprio in tale ottica, l’art. 2 della Costituzione riconosce e
garantisce i diritti inviolabili dell’uomo sia come singolo che nelle
formazioni sociali;
che, tuttavia, negli ultimi anni si è più volte verificato che le Autorità
di Pubblica Sicurezza abbiano vietato ad associazioni di cittadini il
diritto di riunirsi in luogo pubblico e ciò in quanto fazioni avverse,
appreso che i loro antagonisti politici avevano intenzione di organizzare
una manifestazione pubblica o un corteo, avevano proclamato l’intenzione
di opporsi fisicamente all’esercizio di tale diritto (disconosciuto come
tale, nonostante il chiaro disposto dell’art. 17 Cost.), di talché la
Questura ha posto il divieto a dette manifestazioni allegando ragioni di
ordine pubblico;
che sussiste il concreto rischio che la dinamica che ha portato al divieto
di manifestazioni pubbliche da parte di minoranze politiche (sia di destra
che di sinistra) diventi una prassi dagli effetti liberticidi;
che la Corte Europea dei Diritti Umani con la sentenza n. 1543/6 del
3.5.2007 ha affermato che il diritto alla libertà di riunione e associazione implica obblighi positivi a carico dello Stato, e che pertanto le Istituzioni devono adottare ogni provvedimento utile a garantire l’effettivo esercizio di tali diritti impedendo che essi siano conculcati da atti di violenza o da minacce di atti di violenza;
che la legislazione italiana vigente prevede, all’art. 294 c.p., la
punizione delle sole condotte di impedimento o ostacolo all’esercizio dei
diritti politici (previsti dagli artt. 48 e segg. Cost. it.), mentre l’art.3 D.c.p.s. 3.12.1947, n. 1546 punisce l’impedimento e/o l’ostacolo del legittimo esercizio dei diritti civili solo se tali impedimenti e/o ostacoli siano frapposti da chi svolge attività fascista o diretta alla restaurazione dell’istituto monarchico;
che le norme suddette – di carattere evidentemente emergenziale e risalenti ai primi anni di vita delle allora ancora fragili istituzioni repubblicane - non sono idonee a salvaguardare il legittimo esercizio dei diritti civili allorché esso sia impedito e/o ostacolato da soggetti e/o formazioni diverse da quelle che esercitano attività fasciste o dirette alla restaurazione dell’istituto monarchico.

Tanto premesso, l'Associazione Le chiede di volersi fare promotore della
modifica il testo dell’art. 294 del codice penale attualmente vigente con il seguente altro:

Proposta di legge
Modifiche al codice penale in materia di delitti contro i diritti civili e
politici del cittadino

Art. 1

1. Al libro secondo, titolo I, capo III, del codice penale, la rubrica è
sostituita dalla seguente: «Dei delitti contro i diritti civili e politici
del cittadino».

2. L’articolo 294 del codice penale è sostituito dal seguente:

«Art. 294. – (Attentati contro i diritti civili e politici del cittadino). -
Chiunque con violenza, minaccia o inganno impedisce in tutto o in parte
l’esercizio di un diritto civile e politico, ovvero determina taluno a
esercitarli in senso difforme dalla sua volontà, è punito con la reclusione da uno a cinque anni.

La stessa pena si applica a chi indicendo o organizzando iniziative atte a
impedire il legittimo esercizio di diritti civili da parte di taluno,
determina l’Autorità a vietare o a limitare l’esercizio di detti diritti per motivi di sicurezza o di ordine pubblico».

RingraziandoLa per l’attenzione

L’Associazione 21e33 onlus

Avv. Lorenzo Borrè, Avv. Vittorio Amedeo Marinelli, Avv. Claudio Moffa,
Avv. Antonella Rustico

giovedì 27 maggio 2010

Guglielmo Ferrero: "Il dovere come azione..." - La missione laica di Giuseppe Mazzini

Nel 1821 incomincia veramente il moto nazionale dell'Italia nuova. Il principe di Carignano fra i suoi primi tentativi di stringer lega con la rivoluzione e con le sue dottrine: tentativi non felici, ma dai quali prende le mosse quella politica del ramo cadetto di Casa Savoia, che condurrà Vittorio Emanuele fino alla Breccia di Porta Pia. Giuseppe Mazzini intravede la missione ideale, che sarà il compito della sua vita e che preparerà gli spiriti delle classi alte e colte alla politica dei Savoia.

Di questi due elementi, che hanno concorso a fare l´Italia nuova, l'elemento politico è stato sinora più fortunato e potente dell'ideale. L´Italia moderna, quale è, è opera della politica di Casa Savoia e dei partiti che l'hanno aiutata, più che della dottrina di Giuseppe Mazzini. Di questa s'è diffusa maggiormente la parte che poteva servire ad esaltare l' orgoglio della nazione: la parte che, accanto ai loro diritti, avrebbe ricordato agli italiani i loro doveri, è rimasta chiusa in tante pagine ammirabili ma poco lette, e nella pia tradizione di un gruppo di discepoli fedeli. Ma questa è forse la ragione profonda di molti nostri guai presenti. Con i soli accorgimenti politici non si fa ne uno stato ne una nazione, che siano vitali; occorre anche qualche principio morale, e di natura più alta che non l'esaltazione dell'orgoglio. Nessuno tra i nostri pensatori e scrittori del secolo XIX ha dimostrato con maggiore ardore e vigore questa verità, che Giuseppe Mazzini; e nessuna tra le molte dottrine politiche che il secolo XIX ha immaginate, è stata più luminosamente confermata dai fatti e dagli eventi.

Guardiamoci intorno... Quale è il mal sottile, che consuma l'Europa?
Gli stati non si decompongono forse, come rosi dalla lebbra, perche manca loro un principio ideale, forte e vivo, che li tenga uniti? Ricordiamoci dunque Mazzini e i giorni fortunosi in cui gli balenò l'idea di infondere nel vecchio corpo dell´Italia un'anima nuova. Per quanto egli fosse grande, l'opera trascendeva le forze di un uomo solo. Egli non pote´ che incominciarla in mezzo a terribili difficoltà. la sua vita fu tutta una croce. Ricordandolo e studiandolo, le generazioni compiranno quello che egli incominciò, con tanto genio e tanto ardore.

Guglielmo Ferrero

mercoledì 26 maggio 2010

Kiriosomega redivivo: "La canzone dei Bandar-log, allegoria per descrivere il popolo delle scimmie e dei politicanti!"

***...Fratello di dietro ti pende la coda!

Tutti i discorsi che abbiamo udito, tenuti da pipistrelli, da belve o da uccelli; pelle, pinna, squama o piuma, li berciamo tutti insieme rapidamente! Eccellente ! Meraviglioso! Un´altra volta! Adesso noi parliamo proprio come gli uomini. Facciamo finta di essere......non importa.

Fratello di dietro ti pende la coda!

Questo è il modo di fare delle scimmie.

Allora unitevi alle nostre fila che saltano tra i pini, che guizzano come razzi dove alta e leggera dondola l´uva selvatica. I rifiuti, che come scia ci lasciam dietro, e il nobile fracasso che facciamo, vi daran certezza, vi daran certezza che noi siamo in procinto di fare splendide cose!... (Il libro della jungla. R. Kipling)

... E IL CITTADINO SOGGIACE!

Colonia Italia, paese di misteri, furbastri e sempliciotti.

Ma se esistono i sempliciotti, molti sosterranno, è la volontà del dio che così li ha creati per sollazzare i furbastri.

Questa, in nuce, è la tesi giudaica della mano divina. Tesi che i fisiocratici adam smith e david ricardo s´inventarono per contrapporsi al pensiero malthusiano così da sostenere il concetto d´usura giudaica che nel tempo generò, attraverso l´egoismo, quella misera idea del colonialismo prima, e del capitalismo poi. Idea che giunge sino a noi impedendo una sana evoluzione sociale capace d´abbracciare il Socialismo
... (omissis)... e la Meritocrazia che non impediscono la libera imprenditoria ed il lavoro dipendente, ma che nemmeno esaltano i padroni reprimendo i deboli, anzi, asseriscono che capaci imprenditori hanno a cuore il destino dei lavoratori dipendenti perché questi sono la vera ricchezza della nazione!

E, infatti, così non è... perché, come narra il biblico Genesi, il consorzio umano prese l´avvio con un omicidio tra fratelli, e continuò con truffe e raggiri tra coniugi secondo la migliore costumanza giudaica. Così, per tali meccanismi perversi anche la meritocrazia è stata relegata nel dimenticatoio lasciando il posto di Roma Ladrona a... "trote, timallidi e salmonidi" figli dei nuovi ladroni lumbard il cui solo merito è la stupidità egoistica applicata alla politica. Ma ai pesci già detti s´affiancano arroganti e speranzosi i "delfini del Po" che già deputati cercano l´accentramento delle cariche tentando d´essere eletti anche sindaci delle città degli innocenti e antichi Celti.

Ma non sono solo quelli dal fazzoletto e dalla cravatta verde a costituire le nuove baronie che si fregiano dell´emblema della "mano rampante in campo altrui", perché ad essi seguono, o ne hanno tracciato la strada, quelli che da trasformisti e saltimbanchi della costosa politica, però sempre a carico dell´inconsapevole contribuente, sono interessati aficionados del "Corto nazionale" che predica che la colonya italya è ben messa, che non farà la fine della Grecia, che i nostri conti pubblici sono in ordine, che l´economia è in ripresa, che bisogna avere fiducia, che si deve spendere per aiutare i consumi, con quali soldi non si sa, e che non saranno imposte nuove tasse!

Faccia di bronzo... o peggio, il più noto "Corto del Governo", il massonico-lombardo che ha il cuore tanto, tanto vicino al buco del c... come recitava il De André cantautore, quello che appare impomatato e azzimato con toupet cangiante secondo occasione, quello che fa cucù da dietro le colonne, quello delle corna facili anche in fotografie di consessi internazionali, quello, per non correre il rischio di confonderlo, che dal sanguinario bush/cespuglio fu accusato al G8 di Tokyo d´essere il più corrotto capo del più corrotto Governo esistente, quello dal sorriso televisivo da cavallo che imita la cavalla Camilla che in quest´atteggiamento non si distingue da un animale da tiro, quello che è l´ectoplasma dei tribunali... quello che dopo averci per anni imbrogliati, correggo, avervi imbrogliati cari ytalyoty perché molti altri subito compresero quanto grande è la sua tracotanza e peggio... come afferma anche Veronica, ieri, per non offuscare la sua immagine melensa di persecutore della Giustizia (eh sì... i tempi cambiano e le mode s´adeguano), e dell´economia, ha mandato in televisione un suo giannizzero dalla faccia compunta, uno la cui famiglia appartiene alla politica d´ogni stagione e tempo giacché il nipote si dichiara su opposte barricate.

Costui, che nascostamente aspira al Quirinale, con viso lacrimevole ha sciorinato che il Governo è pronto a varare una manovra economica che sarà giusta, equa, proporzionata al reddito d´ognuno... ma in cui i sacrifici dovranno essere molto pesanti ancorché transitori proprio come i diciotto "atti e norme transitorie della Costituzione Repubblicana" che stanno lì dal 1948 ad oggi.

Insomma, siamo in condizioni pietose per un debito pubblico da buco nero e con un´inflazione che è immensa, infatti, provate a calcolarla dal tempo in cui le Banche cominciarono a comunicare che non era utile detenere oro perché ingombrante, costoso a conservarsi, soggetto a furti... e perciò invitavano a disfarsene scambiandolo con titoli che si rivelarono Tossicobank, Vomitobond...

Ebbene, ricordando che in quegli anni, appena un dozzina addietro, il valore dell´oro era di circa $ 15 l´oncia, calcolandone il valore odierno capiremo senza sforzo alcuno che l´inflazione attuale supera grandemente il mille per cento, e che le banche continuano, sui cittadini d´ogni nazione, la loro truffa legalizzata da politicanti corrotti anche dopo essersi "zompato" tutto quell´oro di cui i più si disfecero.

Ricordiamoci, però, che le Banche non sono solo enti astratti, perché dietro esse si nasconde quella gentaglia genericamente indicata come finanzieri, quelli che fanno la "cresta" alla produzione reale, all´economia vera.

Quelli che non producono niente, quelli che sono parassiti delle società, quelli che meritano solo il costo di un po´ di piombo scaricato dal plotone d´esecuzione di Stato.

Adesso, tanto per terminare questa "chiacchierata", puntualizziamo perché il Corto (detto anche il Cavaliere) ha mandato avanti il "Lacrimevole" (detto anche Letta).

Semplice la risposta!

Il Corto teme di perdere la faccia davanti alla nazione dopo tutte le balle che ha raccontato e tutte le leggi liberticide e truffaldine che ha posto in opera, così, i suoi lacché sino all´ultimo gli reggono il "sacco" perché sanno che se il loro reuccio cade nella polvere finisce anche il banchetto degli avvoltoi.

Ma siccome al peggio non c´è mai fine, i nostri indegni governanti hanno fatto sì che all´aumento della tassazione, specialmente verso i lavoratori dipendenti anche praticando diminuzioni dei servizi erogati dallo Stato, si allacci pure un mancato sostegno all´occupazione, alla piccola imprenditoria e agli ammortizzatori sociali.

Ultima osservazione: "Chi ha creato il debito pubblico? Le Banche ed i politicanti!".

Allora, "che se lo paghino!".

E si smetta anche di ordire sanatorie per gli amici degli amici, infatti, il Governo sta per varare la sua nuova creatura: "La sanatoria per i palazzinari"!

Insomma, credo sia il caso di scriverlo, il Corto, i suoi nani e ballerine sono proprio ben descritti dalla canzone di De André, quella prima citata. Si deve solo aggiungere che le ballerine si trastullano con altri "cosetti", anche quando minorenni.

L´agnostico (ma schifato) Kiriosomega

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Altro articoli di Kiriosomega:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=kiriosomega

martedì 25 maggio 2010

Aiuti alla Grecia: "Foglietti di carta colorata in cambio di pezzi di territorio, patrimoni culturali e beni immobiliari..."

Ante Scriptum
RICORDIAMO! l'INCONTRO FRA I VARI GOVERNATORI DELLE BANCHE CENTRALI D'EUROPA, COMPRESO OVVIAMENTE QUELLO DELLA BCE, è AVVENUTO CON LA PARTECIPAZIONE DI SOROS! Si è trattato di un altro incontro sul tipo di quello avvenuto tempo addietro sul BRITANNIA! (In quei giorni fu ucciso Falcone! Chissà perché?). Giorgio Vitali.

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ALLA GRECIA AIUTI DI CARTA IN CAMBIO DI TERRITORIO

C´è un´ironica coincidenza nel fatto che un siluro verso il governo Berlusconi sia partito dalla casa che l'ex ministro Claudio Scajola ha di fronte al Colosseo, dato che quel monumento costituisce uno dei principali bersagli delle privatizzazioni dei beni culturali che questo governo sta portando avanti. Il ministro alla privatizzazione dei Beni Culturali, Sandro Bondi - anche lui oggetto di un´inchiesta giudiziaria -, aveva appena impostato un piano di privatizzazione per gli scavi di Pompei, con un espediente già collaudato per la rapina dei patrimoni immobiliari delle Università e del Demanio dello Stato, cioè le fondazioni miste pubblico/privato, in cui il pubblico fornisce il bene pubblico in oggetto, ed il privato invece ci mette la manina che se lo frega.

Anche la crisi finanziaria della Grecia pare aver trovato il suo sbocco salvifico nella prospettiva della privatizzazione dei beni del Demanio dello Stato. Quindi, dopo gli scavi di Pompei ed il Colosseo, anche il Partenone è in lista per le prossime privatizzazioni.

La propaganda ufficiale negli ultimi giorni era stata costretta ad aggiustare il tiro di fronte ad una parte dell´opinione pubblica, poco disposta ad accettare l´idea della necessità di versare "lacrime e sangue" per preservare un´istituzione impopolare come l´euro; anche perché in molti cominciano a domandarsi perché, se l´euro è davvero questo paradiso così irrinunciabile, allora come mai la Gran Bretagna si sia invece ben guardata dall´adottarlo come moneta, sebbene la Banca d´Inghilterra possieda il 14% della Banca Centrale Europea.
Tra l'altro è ormai evidente a tutti che l'euro poteva avere uno scopo espansivo solo per costituire una moneta di pagamento internazionale che fosse alternativa al dollaro. Quell'obiettivo è però caduto con l'invasione dell'Iraq del 2003, attuata dagli USA anche per punire il presidente iracheno, Saddam Hussein, per il suo proposito di farsi pagare il petrolio in euro e non più in dollari; perciò ora la "moneta unica europea" (che poi unica non è) viene individuata da gran parte della pubblica opinione soltanto come uno strumento di colonialismo interno all'Europa.

Alcuni commentatori ufficiali hanno perciò, almeno per un po´, messo da parte la fiaba moraleggiante dei Greci che avrebbero vissuto al di sopra dei propri mezzi e poi truccato i conti, finché i mitici "Mercati" non sarebbero arrivati a scoprire la magagna (quando si tratta di finanza, il dio Mercato si declina al plurale: i Mercati). Si è cominciato perciò a riconoscere che, in fondo, qualche responsabilità più grossa ce l´hanno gli Stati Uniti e le provocazioni delle loro agenzie di rating. La terapia imposta per la crisi finanziaria greca però non cambia di una virgola: anche se la colpa è dei finanzieri avidi e degli speculatori irresponsabili, il miglior modo per gli Stati di mettersi al riparo dalle speculazioni, sarebbe comunque quello di tenere i conti pubblici in pari e di trovare le risorse "vendendo" i patrimoni del Demanio dello Stato. È sempre la solita dottrina, di pura marca Fondo Monetario Internazionale, del cosiddetto "Stato leggero", o, per meglio dire, alleggerito delle sue ricchezze immobiliari.

Questo tipo di propaganda è ancora in grado di far breccia in un´opinione pubblica addestrata a illudersi che i privati agiscano con soldi propri e possano quindi acquistare regolarmente i beni a cui lo Stato rinuncia. In realtà per tutti i patrimoni immobiliari che lo Stato ha ceduto ai privati, questi non hanno mai versato un soldo, dato che il trucco è sempre consistito nel costituire società miste pubblico/privato, tramite le quali alcune multinazionali si trovano miracolosamente in dono dei beni immobili di valore inestimabile. La multinazionale edilizia Impregilo ha "acquisito" (o, meglio, rubato) gran parte dei patrimoni immobiliari delle province di Reggio Calabria e di Messina proprio in questo modo, cioè senza pagare nulla, ma soltanto entrando a far parte della Società per il Ponte sullo Stretto di Messina. I trucchi per realizzare il furto sono sconcertanti nella loro semplicità, dato che basta costituire con vari pretesti altre SPA per passare loro la proprietà dei beni che si vogliono sottrarre. Si tratta di quel noto espediente che, nel gergo finanziario, viene chiamato "scatole cinesi".

Le privatizzazioni sono furti, non vendite, ed in questa materia il Ministro che oggi sovrintende alle privatizzazioni, Giulio Tremonti, non detiene nemmeno il copyright, dato che c´è il precedente di Romano Prodi che, da presidente dell´IRI, regalò l´Alfa Romeo alla FIAT senza pretendere in cambio neanche un "grazie". Quando si attua una privatizzazione come quella dell´Alfa Romeo, la disinformazione ufficiale si adopera a far credere che si tratti del passaggio di mano di un marchio e di qualche stabilimento, omettendo di specificare che ognuna di queste aziende di Stato possedeva un suo considerevole patrimonio immobiliare, che costituisce spesso il principale oggetto della predazione. La fumosa astrazione del "Mercato" consente infatti ad economisti e giornalisti di non parlare mai della ricchezza reale e di come viene sottratta al patrimonio pubblico.

Diventata una multinazionale a tutti gli effetti, la FIAT può compiere ora queste rapine immobiliari non solo in Italia, ma su scala internazionale; perciò l´invasione della FIAT in Polonia ha avuto solo in parte finalità produttive, dato che la principale attività FIAT si esercita nel campo immobiliare, cioè nell´acquisizione/furto di beni demaniali dello Stato. Il colonialismo della FIAT, come ogni altro colonialismo, ha trovato una delle sue più efficaci armi di penetrazione nel corrompere i gruppi dirigenti locali, che si costituiscono, a tutti gli effetti, come cleptocrazie del proprio patrimonio nazionale. Una volta che si sia asservita a delle multinazionali, una cleptocrazia può sbaragliare le opposizioni interne avvalendosi appieno del sostegno della macchina propagandistica e militare del sedicente "Occidente" ("Occidente", "Comunità Internazionale", ecc., sono tutti pseudonimi delle multinazionali). La colonizzazione consiste nella rapina sistematica delle risorse di un Paese, a cominciare dal suo territorio, ma, nell´immagine propagandistica, tale rapina è spacciata per "aiuto allo sviluppo". Quando la colonizzazione ha prodotto i suoi inevitabili disastri ambientali e sociali, si può sempre attribuirne la causa all´eccesso di aiuti che avrebbero deresponsabilizzato la popolazione locale, che si sarebbe ormai assuefatta all´assistenzialismo. La "economista" africana Dambisa Moyo è diventata una star sui media internazionali per aver riproposto la fiaba secondo cui il sottosviluppo dell´Africa sarebbe appunto dovuto all´eccesso di bontà dell´Occidente verso i poveri del mondo. Il Fondo Monetario Internazionale e la sua consorella Banca Mondiale avrebbero elargito troppi "aiuti" agli Africani, che se ne sarebbero approfittati per impigrirsi.

La propaganda del FMI e delle multinazionali usa spesso queste finte icone femminili per veicolare il messaggio viriloide secondo cui un po' più di crudeltà sarebbe quello che ci vuole per educare i popoli inferiori; in tal modo l'opinione pubblica progressista viene spiazzata e messa in imbarazzo. Anche nel 2003, poco prima dell'aggressione all'Iraq, la TV britannica lanciò il personaggio di una presunta studentessa irachena che supplicava gli USA di bombardare l'Iraq per portarvi la democrazia. La propaganda colonialistica ha fatto anche in passato questo uso mistificato dell'immagine femminile, e basti ricordare il precedente fascista della canzone "Faccetta Nera" prima dell'aggressione all'Etiopia nel 1935.
Ovviamente la propaganda colonialistica diffusa attraverso l'immagine di Dambisa Moyo omette il piccolo dettaglio che i prestiti del FMI e della Banca Mondiale sono stati concessi alla condizione che i beni dei Paesi africani venissero privatizzati a favore delle multinazionali, perciò oggi il territorio africano non appartiene ad Africani, ma a società straniere. Quindi una ricchezza di carta è stata concessa ai Paesi africani in cambio della ricchezza reale della terra; ma poi i governi africani sono stati costretti persino a girare il denaro dei prestiti alle multinazionali in forma di "incentivi agli investimenti".

Il FMI e la Banca Mondiale sono per davvero degli enti assistenziali, ma non a favore dei Paesi sottosviluppati, bensì ad esclusivo vantaggio delle multinazionali; quindi si tratta di un assistenzialismo per ricchi. Se si considera che FMI e Banca Mondiale, sebbene di proprietà di privati, operano con fondi pubblici, cioè col denaro dei contribuenti, si può constatare che il sistema affaristico mondiale si basa sull'elemosina dei poveri nei confronti dei ricchi.

Quando un governo locale osa porre dei vincoli ai diritti di proprietà delle multinazionali o, semplicemente, non accetta la tutela del FMI, la propaganda del sedicente Occidente si incarica immediatamente di bollare quel governo come "dittatura sanguinaria", così come è capitato al presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, ed al presidente del Venezuela, Hugo Chavez, che pure risultano eletti secondo gli standard delle cosiddette "democrazie occidentali". Vi sono tante cosiddette Organizzazioni Non Governative "per la difesa dei diritti umani" (ovviamente i diritti umani delle multinazionali), che svolgono lo specifico compito di diffondere questi slogan in modo da conferire alla propaganda del FMI un alone di obiettività. Alla propaganda si accompagnano le sanzioni, diplomatiche e soprattutto economiche, ma si può arrivare anche a minacce militari o ad invasioni.

Un´altra star del sado-colonialismo "hard" fabbricata dai media occidentali è la "dissidente" cubana Yoani Sanchez, la quale ha rilasciato un'intervista in cui si è dichiarata contraria alle sanzioni economiche che gli USA impongono a Cuba, ma non perché queste colpiscano la popolazione, bensì, ovviamente, solo perché favorirebbero il regime castrista consentendogli di atteggiarsi a vittima e di mascherare la sua inefficienza produttiva. Yoani Sanchez ha peraltro ritenuto di giustificare le sanzioni come reazione alle "confische" delle proprietà statunitensi da parte del regime castrista. Anche Yoani Sanchez omette un piccolo dettaglio, e cioè che quelle "confische" riguardavano spiagge, laghi, foreste, montagne, monumenti, cioè il territorio cubano tout court, che era diventato di proprietà di compagnie commerciali "occidentali".

Ora che la "tormentata" decisione di "salvare" la Grecia è stata finalmente presa, il Paese oggetto di "aiuto" dovrà inginocchiarsi e ringraziare per l´onore di ricevere carta in cambio di patrimoni immobiliari e di beni culturali. Il governo greco, volente o nolente, ha dovuto obbedire, poiché è stato posto nella solita alternativa di accettare una mazzetta per l´affare delle privatizzazioni, oppure di essere additato alla "comunità internazionale" come una "dittatura sanguinaria". (http://www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=350)

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Altri articoli sulla Grecia:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=grecia

lunedì 24 maggio 2010

Vito De Russis: “Il tram subito? Si può realizzarlo: da Saxa Rubra a Laurentino”

Prot. 10035/b - COMUNICATO STAMPA

Il Sindaco Alemanno, la sua Giunta e la maggioranza del Consiglio Comunale, a quanto riferito dai media, hanno espresso la volontà politica di dare una svolta al Trasporto Pubblico Locale (TPL) utilizzando il ferro secondo “il disegno di una nuova rete tranviaria”. Quindi, ancora attesa.

“Durante i 14 anni di ossessione della fumosa “cura del ferro” – dichiara Vito Nicola De Russis, presidente dell’Associazione Diritti dei Pedoni – i cittadini si sono mobilitati per sostenere la realizzazione della tramvia Saxa Rubra (o Fidene) – Laurentina la quale, disegnata oltre 50 anni fa, nel maggio 1954 ottenne il voto unanime del Consiglio Comunale. Pertanto, non c’è tempo da perdere: c’è la pasta, lievitata; basta spezzettarla, infornarla e consegnare ........ la nuova linea tranviaria, ai cittadini in attesa”.

De Russis si riferisce a quanto successo nella primavera-estate del 2005 nel territorio dell’arco est-sud-ovest dentro il GRA, quando, 40 Associazioni e Comitati di Quartiere – attive, sulla direttrice da Saxa Rubra a Fidene-Montesacro-PonteMammolo-Togliatti-Cinecittà- fino a Laurentina –, con il sostegno del Consiglio X Municipio, promossero un processo di partecipazione dei cittadini romani al fine di progettare un sistema sostenibile di mobilità pubblica e privata, per la citata direttrice, incentrato sull'utilizzo del tram o di altro mezzo a trazione elettrica ed ecologica equivalente. Una linea, prevista nel PRG del 1962, che rompe il modello di viabilità radiale convergente sul centro città.

Confezionarono una Proposta di Delibera di indirizzi al sindaco ed alla giunta comunale per la realizzazione del suddetto processo; raccolsero oltre 11.000 firme che, a luglio del 2005, depositarono al Comune. Da quel momento scattarono i 6 mesi per la discussione in Consiglio Comunale.

Il 06 febbraio 2006, il Consiglio Comunale, alla unanimità, approvò quella Delibera; poi ................l’ha dimenticata.

“Entro questo mese – prosegue De Russis – facciamo “svegliare” quella Delibera da un Tavolo Tecnico il quale, in tempi brevissimi, trasformi il quadro organico dell’opera in road map per la missione.”

Di certo, i promotori-presentatori di quella proposta saranno ben lieti di rompere l’attesa durata cinque anni, nonchè di fornire la massima collaborazione fino alla realizzazione-attivazione della linea tranviaria Saxa Rubra – Laurentina.

Ufficio Stampa
Cell. 3393484370
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Altri articoli di Vito De Russis:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=vito+de+russis

domenica 23 maggio 2010

"Come combattere lo stress con la psicologia pratica" - di Ciro Aurigemma

Cos'e' la Psicologia?
Può esserci utile conoscere le parti della nostra mente?
Può aiutarci a capire l’origine dei nostri comportamenti?
COME GESTIRE LO STRESS CON LA PSICOLOGIA PRATICA

Una guida sintetica e comprensibile di Psicologia per orientarsi nella materia e per una vita più consapevole.

La psicologia può aiutarci a capire meglio le situazioni della vita, noi stessi e gli altri. Tramite la conoscenza del nostro cervello, della comunicazione e delle dinamiche tra le persone può aiutarci a capire l’origine dei nostri comportamenti. Ma accostarsi ad essa non è sempre facile. Spesso sono sbagliati gli approcci o i termini. Per questo è importante poter offrire una mappa per orientarsi facilmente in una materia così complessa ma così determinante per il nostro benessere. Da queste premesse è nato “Come gestire lo stress con la Psicologia pratica”.
Con un linguaggio semplice e comprensibile e uno stile diverso dal solito, infatti, il dott. Ciro Aurigemma porta il lettore a conoscere i propri condizionamenti e le proprie potenzialità, mettendogli a disposizione i risultati della più avanzata ricerca scientifica psicologica, presentati però non come traguardi accademici ma come facili strumenti per migliorare la propria vita. Il tutto in una prospettiva mentale libera da pregiudizi e paure.

Ciro Aurigemma

Come gestire lo stress con la Psicologia pratica lo trovi solo su:
http://www.eboogle.it/index.php?option=com_virtuemart&page=shop.product_details&flypage=flypage.tpl&product_id=50............

Articoli di e su Ciro Aurigemma:
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sabato 22 maggio 2010

Ipocondria perniciosa indotta dalla sanità malata - La società dei malati immaginari - di Franco Libero Manco

Oggi è raro trovare una persona che non sia affetta da qualche patologia diagnosticata da qualche laboratorio di ricerca medica.

L’invecchiamento è considerato una malattia da combattere ad ogni costo; anche la menopausa e l’andropausa rientrano nella patologie da curare. Per non parlare di malattie psichiche, una vera e propria epidemia. Se vai dal medico e gli confessi di essere di natura ottimistica ti dice che soffri di turbe generalizzate della gaiezza, cioè della sindrome della gioia che si manifesta nella non curanza o nella perdita della realtà. Se poi rifiuti di sottoporti alle terapie convenzionali vuol dire che soffri di una psicosi detta fobia del medico e del sangue. Se sei di natura timida allora soffri di fobia sociale che va trattata con antidepressivi. Il numero globale delle patologie psichiatriche è passato, dopo la seconda guerra mondiale, da 26 a 395.

I laboratori hanno appurato che basta moltiplicare il numero delle analisi per scoprire gli ammalati latenti. Ad ogni test il 5% della popolazione è considerata a rischio; ogni nuova analisi permette di aumentare il numero dei malati; dopo 20 misurazioni differenti non resta che un 36% di persone che possono dire di essere in perfetta salute. Dopo 100 analisi ne rimane solo l’1%.

Succede che se uno non va abbastanza dal medico bisogna che sia il medico ad andare da lui. Così sono stati inventati i laboratori mobili per l’analisi estemporanea del diabete, osteoporosi, salute dei denti, malattie cardiache ecc. in cui vengono offerti test gratuiti di ogni genere.

Lo scopo ufficiale è quello della prevenzione nell’interesse della popolazione. Lo scopo recondido è, invece, la caccia a “malati” ignari di esserlo, per aumentare così la clientela.

Ogni laboratorio “sponsor” elargisce informazioni sulla salute in cui vengono raccolte informazioni inerenti lo stato generale della salute del cittadino. Questa manipolazione aumenta la pressione sui medici che prescrivono le ricette per far fronte non solo ad una folta schiera di informatori sanitari, ma anche dei pazienti che reclamano farmaci di cui hanno sentito vantare le meraviglie per combattere la malattia che è stata loro diagnosticata.

Così oggi, grazie ai laboratori metà della popolazione è in cura medica e l’altra metà, angosciata, si domanda ”Non sarò malato anch’io”?

Franco Libero Manco

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Altri articoli sul tema:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=sanit%C3%A0+malata

venerdì 21 maggio 2010

Biennale d'Arte Creativa di Viterbo dal 29 maggio al 6 giugno 2010 - Presentazione di Gianfranco Faperdue

VITERBO 21 maggio 2010 - Avvicinare l’arte alla cultura, valorizzare le idee e le espressioni visive e culturali delle quali è ricca la Tuscia in un contesto unico nel suo genere come il quartiere medioevale di San Pellegrino, in particolare e l’intero centro storico in generale : questo in sintesi quanto si propone la prima edizione della Biennale d’Arte Creativa di Viterbo in programma dal 29 maggio al 6 giugno prossimi.

La manifestazione è stata presentata ieri nel corso di una conferenza stampa nella Sala d’Ercole di Palazzo dei Priori alla quale hanno partecipato oltre ai promotori dell’iniziativa Paolo d’Arpini e Laura Lucibello gli assessori alla cultura del Comune Guerriero e della Provincia Fraticelli, il presidente del Consorzio Biblioteche Romualdo Luzi ed Presidente dell’Accademia Kronos La Malfa.

“ Già nel 1994 – ha detto Paolo d’Arpini – avevo proposto alla Provincia di Viterbo , l’istituzione di una Biennale d’arte in quanto nelle mie frequentazioni viterbesi avevo potuto constatare come diversi artisti locali si lamentassero della scarsa considerazione in cui veniva tenuta l’arte a Viterbo. Questo mi è sembrato alquanto singolare poiché in tutte le guide turistiche si menziona la Città dei Papi come luogo d’arte e di cultura…Eppure essa non viene adeguatamente promossa e gli artisti sia del capoluogo che della provincia debbono molto spesso arrabattarsi con mostre e manifestazioni organizzate in proprio “.

E proprio per queste ragioni che , finalmente Paolo d’Arpini ed altri, dopo anni di tentativi e di richieste sono riusciti finalmente a realizzare una manifestazione che, almeno è nell’augurio di tutti, già da oggi e per i prossimi anni, potrà offrire spazi adeguati a tutti coloro che si cimentano nei grandi campi dell’arte e della cultura.

Si parte, grazie a Comune, Provincia ed altri sponsor privati, con pochi soldi ma l’entusiasmo è tanto ed il numero degli artisti partecipanti , oltre 50 fa ben sperare per il futuro.

Performance di artisti , dallo spettacolo teatrale “ Agenzia Fregoli” il 30 maggio alle ore 19 nella chiesetta di San Salvatore in piazza San Carluccio , messo in scena dal teatro Cinabro di Calcata a quella del pittore Carlo Monopoli che realizzerà dal vivo un affresco presso il ristorante La Zaffera sempre in piazza San Carluccio, agli interventi musicali di “ I suoni del colore” dell’ottetto di sax diretti dal Maestro Tommaso Liuzzi, alla sala Gatti, alla dimostrazione di ikebana della scuola Ohara, alle tavole rotonde, alle visite guidate ai maggiori monumenti della città ed alla “callara del Bullicame” e via discorrendo.

Insomma una serie di interessanti iniziative che per dieci giorni terranno vivo il centro di Viterbo e, almeno lo speriamo, potranno attrarre l’interesse soprattutto dei tanti turisti che in questi giorni giungono nella nostra città..

Gianfranco Faperdue - http://www.latuavoce.it/notizie/notizia.asp?id=25335

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Biennale d'Arte Creativa
Programma

29 maggio
h 11.00 Inaugurazione Mostra Grafica su S. Rosa di Mauro Galeotti, Biblioteca degli Ardenti - Piazza G. Verdi3

h 12.00 Inaugurazione Concorso "Nel segno l'Arte" - ex Chiesa S.Salvatore in Piazza S.Carluccio - Quartiere San Pellegrino

h 13.00 Pausa pranzo

h 15.30 Apertura ufficiale 1a Biennale d'Arte Creativa - Sala Gatti - Via Macel Gattesco (adiac. P.zza delle Erbe). Saluti dei rappresentanti delle Istituzioni patrocinanti. Presentazione a cura di Laura Lucibello e Paolo D’Arpini

h 16.00 Tavola Rotonda "Arte come espressione dell'anima". Moderatore Arnaldo Sassi, giornalista. Relazione introduttiva: Aurelio Rizzacasa. Intervengono:
Simonetta Badini, Fabio Caporali, Giovanni Faperdue, Mauro Galeotti, Ennio La Malfa, Romualdo Luzi. Stacchi poetici e Coro della Pastorella di Faleria coordinato da Patrizia Pellegrini

Rinfresco offerto da Enoteca Prov.le Tuscia Viterbese e Ejelo di G.Russo, V.Saffi 102


30 maggio
h 11.00 Appuntamento al Bullicame e recita di poesie a cura di Giovanni Faperdue - pic-nic al sacco in loco

h 15.30 Francesco Boschi: performance di body painting, performer Sonya (Chiara Moraglio) - Sala Gatti

h 19.00 Teatro Cinabro di Calcata con “Agenzia Fregoli” - ex Chiesa S.Salvatore in Piazza S.Carluccio


31 maggio
h 18.00 “I suoni del colore” Ottetto Euterpe di Sax direttore M° Tommaso Liuzzi - Sala Gatti


2 e 4 giugno
h 17.30 Paolo Biagini: dimostrazione di ikebana, scuola Ohara - Sala Gatti


3 e 4 giugno
h 17.30 Enrico Petrucci: interventi musicali e concezioni costruttive di liuteria con esibizione di chitarre antiche - ex Chiesa S.Salvatore in P.zza S.Carluccio


4, 5 e 6 giugno
h 10.30-19.30 Performance di Carlo Monopoli con realizzazione dal vivo di un affresco presso lo sponsor Ristorante La Zaffera - piazza S.Carluccio 7


5 giugno
h 16.00 Relazione di Peter Boom e Alberto Morucci su: “Gli alberi come espres-sione spirituale e il legno come primo materiale per la creatività umana” e poesie di Annamaria Gaglioli - ex Chiesa S.Salvatore in P.zza S.Carluccio

h 18.00 Enrico Petrucci: interventi musicali e concezioni costruttive di liuteria con esibizione di chitarre antiche – ex Chiesa S.Salvatore in P.zza S.Carluccio


6 giugno
h 11.00 Visita guidata ai monumenti di Viterbo con Giovanni Faperdue - appuntamento sala Gatti

h 13.00 Pausa pranzo

h 15.15 Tavola Rotonda "Laicità, diritti umani e non violenza". Moderatore: Paolo D'Arpini. Interventi di: Ciro Aurigemma, Angela Braghin, Bettina Corke, Mauro Elefante, Osvaldo Ercoli, Laura Lucibello, Michele Trimarchi, Giorgio Vitali - Sala Gatti

h 17.30 Marcia Theophilo poetessa candidata al Nobel declama poesie e premia gli artisti in Concorso, articoli offerti da Nero Grafite, V.Garibaldi 36

h 18.00 Chiusura 1a Biennale d’Arte con performance di Spirit Dance Download, Compagnia di Teatro e Danza, Libera Espressione Artistica Creativa
Degustazione offerta da Enoteca Provinciale Tuscia Viterbese

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E questo il commento che gli ho inviato: "Caro Gianfranco Faperdue... complimenti per l'articolo veramente corretto ed equilibrato... e rispondente al vero. Hai dato il giusto spazio a tutti ed hai riconosciuto il merito degli organizzatori... Debbo dire che il comunicato stampa emesso dal Comune di Viterbo non ha gli stessi pregi del tuo articolo.... Forse non hai ricevuto quel comunicato n. 282 del 20 maggio 2010, meglio per te che non l'hai letto.... così ti sei basato solo su quel che hai ascoltato all'incontro... Sei un VERO Giornalista e ti ringrazio.. Paolo D'Arpini"

giovedì 20 maggio 2010

"Giuseppe Gozzini..... un cattolico sui generis ha lasciato il mondo terreno ma resta nella mente collettiva.." di Vito De Russis

Apprendo la notizia della morte di Giuseppe Gozzini avvenuta a Milano il 13 maggio u.s.

Aveva 73 anni. Non ricordo di averlo conosciuto personalmente, ma lo ricordo, principalmente, per tre motivi: Pinelli, obiezione di coscienza e Quaderni rossi.

Era un “ragazzo” cattolico “particolare”: negli anni sessanta – inizio degli anni difficili – fu il primo cattolico a rifiutare il servizio militare affrontando, serenamente ma, anche, fermamente, tutto il difficile iter giudiziario previsto per stroncare questo tipo di comportamento contro la guerra e contro gli armamenti. In sua difesa accorsero Don Milani e Padre Balducci i quali, per questo loro atto, furono processati per “apologia di reato”. Scontro tra cattolici “diversi”, allora.

Alla fine degli anni sessanta, in occasione della strage di Stato di piazza Fontana (Milano, 12 dicembre 1969), sentimmo la sua voce tra le primissime voci che pubblicamente smentirono la versione ufficiale, sostenuta dai media, della morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli nella Questura di Milano; e, Giuseppe Gozzini, era amico degli anarchici, come lo era di Mazzolari, di Don Zeno e di tanti altri.

Era un “ragazzo” pubblicista ed i suoi scritti-pensiero li trovavi sulla carta di forte impegno politico, di profonda coscienza morale e sociale e, quindi, sui “Quaderni rossi”; mai pienamente soddisfatto, in occasione della prima guerra del Golfo (1991, papà Bush), partecipò alla fondazione della rivista “Guerre e pace”.

Giuseppe Gozzini, una persona irripetibile nel mondo cattolico (e non solo).

Lo ricordò così; e mi sono di conforto le notizie trasmesse dal suo amico Mario Pancera.

Vito De Russis
Membro della lista di European Consumers e presidente di un'associazione per la tutela dei pedoni.

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Articoli di Vito De Russis:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=vito+de+russis

http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/search?q=vito+de+russis

mercoledì 19 maggio 2010

OGM: ".. siamo alla cacca..." - Resoconto fuori dalle righe del convegno su OGM, scienza, natura e diritto.."

Buongiorno a tutti,
in collaborazione con Salute & Ambiente e AGERNOVA (Accademia Mediterranea per l’Agroecologia e la Vita) Domenica 9 maggio 2010 al Centro Congressi Alta Forum di Campodarsego (PD), si è tenuto un convegno su OGM: Scienza, Natura e Diritto.

Una persona che vi ha partecipato mi ha mandato questo interessante (magari non linearissimo....) commento:

"Siamo nella cacca (scusate la escatologica parola), perché nella realtà siamo circondati da un intero mare di ignoranza voluta e dovuta. La gente non capisce nulla e non vuole sapere nulla. Il fatto che avessi alcuni dubbi era giustificato perché tra specie diverse non puo' esserci interazione sessuale, però a sentire il ricercatore del CNR della Banca dei Sementi Italiana, la 4a nel mondo, sembra che possa "in qualche modo" attuarsi.

L'installazione di un gene all'interno della pianta (processo di ingegneria genetica, OGM nde), nel suo genoma, avviene tramite alcuni "VETTORI" ovvero un gene non può essere installato così com'è: sarebbe la soluzione per tutti i mali del mondo. Nella realtà si utilizzano dei vettori, in parole poveri dei trasportatori che hanno il compito di portare il gene che serve in una certa posizione nel genoma.

Il problema di fondo, irrisolto, e che ciò che si lega al genoma non è solo il gene, che rimane incastrato NEL trasportatore, ma è il trasportatore che si lega al DNA. Ciò che rende particolarmente pericoloso l'innesto genetico ha due motivi:

1) i legami che utilizzano i trasportatori per legarsi al DNA sono estremamente deboli perché non sono frutto di una selezione naturale ma perché indotti e quindi facilmente scindibili portando a mutazioni genetiche di cui nessuno sa nulla;

2) i trasportatori che possono portare il gene interessato sono delle porzioni di codice genetico batterico o alla peggio di pro-virus, capaci di trasportare parti di geni e modificare così la caratteristica della pianta.

La cosa grave è che, per un motivo ambientale o sotto stress, la pianta all'atto della germinazione o della produzione del polline potrebbe creare a sua volta soggetti totalmente diversi o addirittura pericolosi per l’uomo visto l’utilizzo di alcuni virus.

Questo è un fatto gravissimo e soprattutto, leggendo in giro, la stessa Monsanto non replica a questi dubbi.

Il fatto quindi che mette tutti sull'allarme è proprio questo: l'utilizzo di porzioni di codice gentico spurio (pro-virus e batteri) e la debolezza dei legami genetici.

La parte scientifica è stata ampiamente spiegata e soprattutto e stata foriera di molte notizie che non sapevo: la banca genetica italiana, la 4a nel mondo, per le solite lobbies, è praticamente in amministrazione controllata con la soluzione che si può immaginare: distruzione di migliaia di specie e con la parte di guardiano senza armi del bravissimo responsabile che ci ha relazionato.

Il fatto più immondo è che nessun giornale locale, tra i quali uno del gruppo di de Benedetti così come anche quello posseduto da Caltagirone, non ne hanno dato notizia. Uno schifo!!!

Come rappresentanza politica c'era un baciabanchi di un tirapiedi del Zaia che ha fatto solo politica e al suo intervento, dopo alcune parole, me ne sono andato altrimenti sarei stato sicuramente messo in gattabuia".

Cristina Bassi - thelivspir

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Altri articoli sugli OGM:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=ogm

martedì 18 maggio 2010

Il federalismo può essere solo di carattere "bioregionale" - di Aurelio Rizzacasa

Per un bioregionalismo federale in Italia

Nei tempi, purtroppo difficili, dell’attuale vita politica, emergono, tuttavia, delle occasioni per valorizzare un patrimonio culturale importante ma spesso dimenticato. Mi riferisco, in questo scritto, al bioregionalismo che, nella nostra situazione, come si cerca da tempo di porre in luce, risolverebbe molti problemi del nostro territorio. Infatti, la Tuscia è, per così dire, una regione che trova le sue basi giustificative non tanto su un piano politico, quanto in base a riferimenti di natura ecologica.

La situazione vissuta dal territorio posto a confine tra il Nord del Lazio, l’Umbria ed il Sud della Toscana costituisce, come noto, un ecosistema importante sul quale si sono strutturate le organizzazioni istituzionali in una lunga storia che, dall’antichità, ci conduce ai nostri giorni.

L’ecosistema così si configura secondo principi etici e culturali che si collocano nello spazio dell’ecologia profonda. La Tuscia (comprendendo la fascia di territorio attualmente in Provincia di Roma), quindi, manifesta in sé una singolare fusione tra elementi biologici ed elementi spirituali che insieme connotano la singolarità del territorio, abitato dalle popolazioni che, attraverso i millenni, hanno fatto dell’agricoltura e dell’artigianato le loro principali fonti di sussistenza.
L'opzione bioregionale, perciò, assume la sua importanza nel momento in cui, rivisitando le caratteristiche del territorio, riesce a formulare un programma politico condiviso, capace di dar vita ad un progetto di sviluppo intorno al quale possano aggregarsi, in un’attiva partecipazione, le popolazioni di un interessante spazio inter-regionale.

La situazione indicata, fino a questo momento, ha rappresentato i contenuti di un’ utopia lontana dalle possibilità di un’effettiva realizzazione storica ma i, sia pure discutibili, programmi politici che si vanno attuando nel momento presente nel territorio italiano forniscono delle possibilità, forse insperate in altre situazioni, per inserire il nostro bioregionalismo nelle nicchie aperte dalle rivendicazioni federative, in base alle quali si intendono modificare le istituzioni politico-organizzative della nostra nazione. Ciò giustifica, con particolare enfasi, l’opportunità di rilanciare, ancora una volta, al dibattito pubblico la nostra "utopia" concreta del bioregionalismo.

Aurelio Rizzacasa,
Docente ordinario di storia della filosofia all’università di Perugia.

Altro articolo sul bioregionalismo:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/04/30/appello-ad-umberto-bossi-ministro-per-le-riforme-attuiamo-il-riassetto-federale-in-chiave-bioregionale-partendo-dalla-regione-lazio-e-da-roma-capitale-citta-regione/

lunedì 17 maggio 2010

Ezra Pound.. L'imminente nuova glaciazione.. Gli occhi del cuore.. - Nei pensieri di Massimo Sega

Caro Paolo D'Arpini,

ho letto che alla vista dell’Etna un artista era rimasto tanto ammirato ed estasiato di ave pensato all’esistenza degli occhi del cuore. Una delle esperienze maggiori al riguardo io l’ho provata a Troia quando vidi davanti a me quella famosa isola dietro alla quale si nascosero, a dire di Omero, i Greci. Ebbene io sentii un colpo al cuore, che in realta’ era soltanto un colpo al cervello che aveva tirato fuori ricordi della mia gioventu’. Quando io viaggio sull’autostrada, nei mesi estivi vedo delle meravigliose distese di girasoli, e rimango estasiato. Ma io non penso mai all’unita’ spirituale e naturale con questi, ma soltanto un meraviglioso accostamento di colori graditi ai miei occhi e quindi dalla mia corteccia cerebrale a cio’ destinata con le sue sinapsi. La stessa sensazione la provo d’estate quando mi affaccio in un terrazzino di una casa che abbiamo in Ciociaria e vedo tramontare il sole fiammante dietro le montagne. Sono le stesse sensazioni che talvolta provo davanti a un quadro, come quelli del Caravaggio, davanti agli affreschi di Luca Signorelli ad Orvieto, ai famosi quadri dei girasoli, quando leggo le lettere a Lucilio, ecc.ecc. Eppure in questi casi non sento nessuna unita’ con la natura, con l’inconscio collettivo, ecc. ecc. ma soltanto degli effetti sui miei organi sensitivi che vanno poi ad interessare il mio cervello che sta nel mio cranio.

Tutto questo ha un aspetto negativo: non mi consente di uscire dalla realtà, ma anche questa realtà é meravigliosa, senza dover correre dietro alle nostre immaginazioni. Mi si consenta di dire, che molto spesso questo allontanamento dalla realtà trova la sua causa, almeno io credo, nel non reggere le difficoltà della medesima. Quando io supero queste nell’interesse di chi mi circonda, cioé della mia comunità, sento, non tanto una soddisfazione, ma la serenità che viene dall’aver operato nell’interesse della stessa che in fondo é me stesso. Per parlare in termini Junghiani, dalle cui tesi sono però estremamente lontano, io potrei collocarmi nel tipo di PENSIERO ESTROVERSO e in quello di SENSAZIONE ESTROVERSA. In questa sensazione é prevista la presenza di ossessioni e dipendenze. E una di queste ossessioni e dipendenze che mi hanno “colpito”, é una comune a quasi tutti paesi civili: il rispetto della legalità come forma di tutela della comunità in cui si vive e della dignità di me stesso e del mio prossimo, a dirla cristianamente.

Saluti, scusa la mia razionalità e sempre grazie del tuo Giornaletto di Saul.

............. Altra lettera

Caro Paolo D'Arpini,
sempre sul Giornaletto ho letto dell'ipotesi di una possibile glaciazione: "Mi sa che hanno ragione quegli scienziati che prevedono una imminente glaciazione, purtroppo..." Scusami, ma permettimi di ricordarti che solo pochi anni fa gli stessi scienziati dicevano, in occasione di alcuni anni di siccità che avevano svuotato cisterne e dighe, che anche in Italia ci sarebbe stata carenza d´acqua come in Africa. Ora sono anni che piove, piove, piove. L´universo é tanto grande e tanto complesso che é impossibile prevedere evoluzioni sulla base di solo cio´ che capita nel nostro pianeta.

Ho letto la risposta di Antonio Pantano in ordine a Pound e certamente non mi ha meravigliato. Lui dice, riprendendo Pound "IL VERO NEMICO E´ L´IGNORANZA". Ebbene mi si permetta di dire, non riprendendo nessuno, che IL VERO NEMICO E´ IL PRECONCETTO che chiude totalmente ogni capacità di analisi. Ma il motivo potrebbe essere forse anche un altro. Dalla lettura di alcuni lavori di studiosi di antropologia, ho rilevato che in tutto il mondo le persone intelligenti, cioé dotate di capacita´ di analisi e di distacco, sono solo il tre%. Io non ho escluso in nessun modo, anzi le ho affermate specificatamente, quelle che sono state le capacita´ poetiche di Pound. Ecco quanto io ho scritto.

Per quanto riguarda il richiamo di Ezra Pound fatto da Giorgio Vitali spiace ricordare la sua posizione fascista e la sua scelta a favore della R.S.I., con tutte le conseguenze dal caso, come le deportazioni degli Ebrei favorite da detta Repubblica. Quindi, a me sembra che parlare di una ENORME fiamma d´amore di questo autore, sia pure artisticamente grande, sia un po´ fuor di luogo. Di certo amore, io ne faccio volentieri a meno . Quindi io non ho negato dette sue capacità, ma ho solo detto, rispondendo a Vitali, che dell´amore sostanziale, concreto e operativo di Pound, io ne faccio a meno. Se la sua scelta del fascismo della R.S.I. che ha aderito al razzismo, oltretutto dal 1939, può fare piacere, faccia pure, a me no! L´amico Pantano mi ha invitato a studiare Pound ritenendo che non lo conoscessi. E così ho fatto. Cosa ho scoperto? Che Pound diceva:

"IL CATTIVO CRITICO CRITICA IL POETA, NON LA POESIA". Ebbene io non sono un critico ma soltanto un modesto cittadino che parla di polis. Vedete, io sono un grande ammiratore dell´artista Caravaggio, ma mai scriverei che dalla tomba del Caravaggio esce fuori una enorme fiamma d´amore. Parliamo delle sue capacità artistiche, questo si. Diciamo che dalle poesie di Pound esce fuori una enorme fiamma d´amore, ma non dalla tomba che contiene quel corpo che ha scelto spontaneamente, in quanto non obbligato dalla cittadinanza e dalla residenza, una ideologia razzista. Mi si dica: Ezra Pound ha aderito alla R.S.I. e detta Repubblica ha favorito il razzismo? Il razzismo questo sì.. é ignoranza. Con questo io non evito di criticare Israele e certe prese di posizioni ebraiche, ma questo non é razzismo. Leggere nel 2010 certe posizioni politiche, perche´ quanto é stato scritto non ha nulla a che fare con l´arte, a me sconvolge. In ogni caso la cultura fascista dell´epoca di Pound, cioé quella dell´olio di ricino, é sempre alle porte degli uomini.

P.S. Scusami se ho questa volta usato un linguaggio, diciamo, piuttosto osè per il mio carattere, ma io ritengo che chi di spada ferisce, di spada deve morire. Le mie parole non sono il frutto di una ipotesi di essermi sentito offeso. Grazie ai magistrati e ai medici del lavoro e´ difficile che qualcuno mi possa offendere. Ti ricordo che i magistrati in sentenza hanno definito le mie argomentazioni come nitide e lucide e detti medici del lavoro mi hanno indicato come razionale e cognitivo.

Saluti, Massimo Sega -

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Commento ricevuto:
PER QUANTO RIGUARDA LA GLACIAZIONE... VALE UNA FRASE DEL GRANDE PITIGRILLI: "IN QUESTO CONFLITTO DI TEORIE, DI DOGMATISMO E DI ANTIDOGMATISMO, LA SOLA COSA INTERESSANTE è L'IMMUTABILITà E L'INCORREGGIBILITà DEL FACILE ENTUSIASMO DEL GRAN PUBBLICO. ASSETATO DI NOVITà SI LANCIA NELLE BRACCIA DEL PRIMO VENUTO CHE CREDE DI BUTTARE NELLA PATTUMIERA SECOLI DI SCIENZA E DI CONSTATAZIONI. NULLA DI PIù ECCITENTE PER GLI IGNORANTI ED I MEZZO ISTRUITI CHE SBEFFEGGIARE LA SCIENZA".
La mia personale esprienza, come mi è capitato di affermare molte volte, è in tal senso del tutto conforme a quanto scrive il noto autore.
Giorgio Vitali

domenica 16 maggio 2010

"Eulogia del cacciator cortese..." le memorie da guardia zoofila di Giorgio Vitali

CARO PAOLO,
MI HA COLPITO e non poco, QUANTO SCRITTO DA CATERINA CIRCA IL MARITO DELLA CUGINA, CACCIATORE E CONOSCITORE DELLA NATURA.

(vedi il Giornaletto di Saul http://saul-arpino.blogspot.com/2010/05/il-giornaletto-di-saul-del-15-maggio.html)

E' VERISSIMO ED HA ANCHE UNA SPIEGAZIONE MOLTO SEMPLCE. I CACCIATORI SONO UNA MANIFESTAZIONE DI SPIRITO PRIMORDIALE CHE CI RIPORTA A MOMENTI ESSENZIALI DELLA VITA DELLA RAZZA UMANA SU QUESTA TERRA. PENSANDO AI CACCIATORI, RIPENSO ANCORA A QUELLE BELLISSIME FOTOGRAFIE RIPUBBLICATE OGNI TANTO SU NATIONAL GEOGRAPHIC IN CUI SI VEDONO PATTUGLIE DI ABORIGENI AUSTRALIANI NEOZELANDESI O NATIVI AMAZZONICI I QUALI, ARMATI DI FRECCE E CERBOTTANA VANNO A CACCIA DI ANIMALI. RICORDO UN ARTICOLO RECENTE, sempre sulla stessa splendida rivista, IN CUI SI DICE DI JUNA CERTA POPOLAZIONE ABORIGENZA CHE MANGIA SOLO CARNE. DA SEMPRE.

E' PERTANTO VERO CHE IL CACCIATORE CONOSCE LA NATURA E L'AMBIENTALISTA NO! IL CACCIATORE è UN UOMO/NATURA, ALL'UNISONO, SPESSO, COL SUO CANE. SI TRATTA DI DUE DIFFERENTI CATEGORIE UMANE. L'AMBIENTALISTA è UN FILOSOFO CHE MEDITA SUL FUTURO DELLA TERRA E SI PREOCCUPA PER LE NUOVE GENERAZIONI DEI VIVENTI. A LUI BASTA CONOSCERE GLI EVENTI ( con maggiore o minore coscenza e capacità di penetrazione) PER POTER PRONOSTICARE. DIFFERENTE è ANCHE IL CASO DEL SOTTOSCRITTO CHE NEGLI ANNI SESSANTA ERA GUARDIA ZOOFILA E IN QUESTA VESTE VAGAVA PER LE CAMPAGNE DEL LAZIO A CACCIA DI CACCIATORI. (Naturalmente armati come Emiliano Zapata, perchè altrimenti ci sparavano subito...a vista!) ERA MOLTO DIFFICILE CHE TROVASSIMO UN CACCIATORE IN REGOLA CON LA LEGGE! ( Per cui sequestro dell'arma, denuncia, sequestro degli uccelli e di quant'altro!) FU IN QUELLA VESTE CHE AVVIAMMO UNA PRIMA GRANDE RICERCA ECOLOGICA SULLA CAMPAGNA DELL'AGRO ROMANO, DEDICATA AI RESIDUI DI PESTICIDI SUL TERRITORIO. FU PUBBLICATA SU UNA GRANDE RIVISTA SCIENTIFICA INTERNAZIONALE E FU UNA DELLE PRIME PUBBLICAZIONI SULL'ARGOMENTO. Un'altra mia esperienza è indicativa. Negli anni ottanta ero capo gruppo del Verdi in XX Circoscrizione ed il presidente della Circoscrizione inviava me quando in Regione c'era da discutere di normative sulla caccia. Ricordo che nella sala ero quasi sempre solo contro un centinaio di cacciatori.
Giorgio Vitali

ADDENDA:
A quanto scritto sulla mia esperienza come guardia zoofila, occorre aggiungere un altro aspetto ugualmente importante sul quale invito gli amici a riflettere: quando andavamo ad ispezionare i pescatori sportivi, questi erano perfettamenmte in ordine con la Legge. Non ho mai incontrato un pescatore che non avesse i documenti in regola. Al contrario, non ho mai incontrato un cacciatore in regola.

POICHè questa esperienza si è ripetuta a lungo, ritengo utile una ulteriore riflessione ( pur non sapendo cosa accade oggi): il cacciatore è trasgressivo per un eccesso di aggressività che il pescatore non esprime. Il pescatore è riflessivo, pesca per trovare il tempo di riflettere. E' ligio alle leggi. ( Non sono pescatore ma se lo fossi non perderei il tempo per ottemperare alla farraginosità delle nome italiane.) CONCLUSIONE: NON MI ASPETTO MOLTO DALLE LEGGI SULLA CACCIA. Sono fatte per essere eluse.
Giorgio

sabato 15 maggio 2010

Carteggi spirituali: "Massimo Sega e Marco Bracci sul libero arbitrio e sul bene/male... e commento sulla poesia"

Caro Paolo, ho letto il commento di Marco Bracci circa il libro di Naomi
KLEIN dal titolo SHOCK ECONOMY. Non l'ho letto e quindi non posso
esprimere pensieri sullo stesso.

http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/05/08/shock-economy-di-naomi-klein-imminente-e-il-sovvertimento-le-religioni-luomo-ed-il-mondo-si-preparino-commento-di-marco-bracci/

Ma nel commento Marco Bracci, ipotizzando un rimpiazzo della religione cattolica, richiama quella ortodossa in quanto con una parvenza di serietà. Scusatemi, ma perché il famoso Hitler non é stato serio? Dichiarò di fare la guerra agli Ebrei e la fece. Gli Ortodossi a me ricordano le ANIME MORTE DI COGOL e più recentemente la rivalutazione degli Zar.

Ancora. Ecco quanto ho letto in un messaggio di European Consumers a firma di Saracini: Nell'ultimo governo di destra, con primo ministro Karamanlis, è emerso anche il coinvolgimento di esponenti della Chiesa ortodossa. Esistono testimonianze di alti prelati che frequentavano regolarmente gli uffici della Presidenza del Consiglio, il cosiddetto Megaro Maximo, situato dietro il Parlamento e confinante con la residenza presidenziale. Certo, ognuno é libero di vedere la serietà a modo suo.

Sempre Bracci ipotizza che dietro a tutto c'e' sempre il Vaticano. Se
l'amico Bracci ritiene responsabile di tutto la comunità cattolica e
preferisce gli ortodossi domando: SI E' CANCELLATO DALLA COMUNITA' DEI
CATTOLICI CON L'ACTUS DEFECTIONIS AB ECCLESIA CATHOLICA E HA ADERITO ALLA COMUNITA' ORTODOSSA?

L'amico Bracci torna con SATANA. Mi consenta una domanda: DAL PARADISO
TERRESTRE AD OGGI SEMBRA CHE ABBIA VINTO SATANA. COSA DOBBIAMO PENSARE:
CHE SATANA SIA PIU' FORTE E CAPACE DI DIO. ALLORA ANCHE LUI E' UN DIO.

Bracci dice ancora: Non schiacciate la testa al serpente, lasciate che si manifesti, affinché venga alla luce tutto il male che ha fatto". La frase sarà del 900, ma é una affermazione che mi ricorda molto San Paolo.
Ecco il suo principio: 11/18 IN PRIMO LUOGO VENGO A SAPERE CHE QUANDO VI
RADUNATE IN ASSEMBLEA, VI SONO FRA DI VOI DEI DISSENSI, E IN PARTE CI CREDO. E' NECESSARIO INFATTI CHE CI SIANO DELLE DIVISIONI IN MEZZO A VOI AFFINCHE' SI POSSA CONOSCERE QUALI DI VOI SIA DI PROVATA VIRTU'
Saluti. Massimo Sega

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Ognuno é libero di pensarla come vuole ed é appunto in questo grande fatto che vedo l'esistenza di Dio, quale manifestazione del libero arbitrio che Lui ci ha dato. Le tenebre, invece, tramite gli uomini che comandano, tendono a far s`i che tutti gli altri si adeguino a quello che vogliono loro, cercando di stroncare ogni oppositore prima con il silenzio, poi con la derisione, poi con la denigrazione e infine con la violenza fino anche all'assassinio. La storia parla da sola. E, guarda caso, la religione é sempre stata presente in ogni azione umana (soprattutto in quelle malvage).
Poiché sono convinto di questo (ma ognuno é libero di vedere le cose come
meglio crede) mi sono cancellato dalla Chiesa cattolica e non mi sono
"ribattezzato" con nessun altra, appunto perché condivido l'idea che la
religione é l'oppio dei popoli.
Marco Bracci

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Egr. Marco Bracci, ho preso atto della Sua risposta, e sentitamente La
ringrazio. Ma mi domando ancora una volta: QUALE DIO CI AVREBBE DATO IL
LIBERO ARBITRIO? E' PERCHE' MAI CI AVREBBE DATO DETTO ARBITRIO, QUANDO
QUESTO, DI NORMA, CONDUCE AL MALE DI ALTRI UOMINI?
Saluti. Massimo Sega

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Il libero arbitrio, secondo me, è una condizione sine-qua-non per la possibilità di conoscere il bene e il male.
Poiché non accetto che il mondo e l'universo siano quello che sono "per caso", credo che il libero arbitrio ce l'abbia dato Dio, nome che tutti capiscono, ma potremmo chiamarlo in tanti altri modi. A ognuno la scelta se fare il bene o fare il male volontariamente.
Cordiali saluti, Marco Bracci

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Lasciato da parte Dio o chi per lui, in quanto si tratta di un tema che non avrebbe mai fine, richiamo il suo dire: A OGNUNO LA SCELTA DI FARE IL BENE O FARE IL MALE VOLONTARIAMENTE. Mi si consenta di dire che anche questo tema, almeno per me, é di una estrema complessità. Nella mia vita, ormai lunga, molto spesso mi e’ capitato di vedere un mio ipotizzato bene come male per un altro e un bene ipotizzato da un altro, come male per me. Le faccio un pratico esempio. Tanti anni fa, quando cominciarono le opere umanitarie mangerecce a favore delle popolazioni non ancora sviluppate, io fui contrario, in quanto ritenevo che con detti interventi avremmo favorito e agevolato la proliferazione delle stesse, con la conseguenza che avremmo visto presto quei bambini che si erano salvati dalla fame, combattersi armati tra di loro, sulla base della tribù di appartenenza. Questo é avvenuto e due anni fa ho letto un libro di uno dei primi organizzatori di ONG inglese, in cui riferiva le sue esperienze; ebbene le sue conclusioni non erano molto lontane dalle mie. Questo é soltanto un esempio. Ma ogni giorno io incontro questi dubbi. Il problema quindi non é quello del libero arbitrio nel fare il bene o nel fare il male volontariamente, ma quello di capire a monte che cosa é il bene e cosa é il male. Ancora un esempio. Per i cristiani, cioé per coloro che hanno come guida le parole di Cristo, bene é operare come ha operato Cristo; per me, nella maggior parte dei casi, le parole di Cristo sono male e sono ingiustificata violenza. Prendiamo l’episodio del figliol prodigo. E’ un comportamento che io non condivido. Prendiamo l’episodio della costosissima essenza usata per profumare il corpo di Cristo anziché per sopperire all’esigenze dei poveri. E’ un comportamento che non condivido. Vede come tutto é difficile.

Saluti e grazie. Massimo Sega

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Postilla:

Caro Paolo, tu hai riportato un pensiero sul Giornaletto di Saul del 13 maggio 2010 (Dronadev Music by "Himekami") che conclude: "In realtà non siamo nulla, ecco perché Siamo"

Ottima poesia, e anche commovente. Ritieni però che con queste poesie l’uomo sarebbe passato dalle caverne alle case, alle scuole, agli ospedali, avrebbe visto allungare, anzi raddoppiare la propria vita oltretutto in condizioni di gran lunga migliori, sia nell’ambito del lavoro che della vita quotidiana, ecc.ecc.? Ritieni che con le poesie si possano fare le battaglie per la pubblicità dell’acqua, per evitare l’inquinamento, ecc.ecc. Nelle vita tutto é bello, e quindi anche i momenti che dedichiamo alla poesia, ma non ne facciamo un mito, specie nei confronti delle nuove generazioni. Il vecchio che ha finito la propria attività lavorativa a favore della comunità può anche dedicarsi a certi godimenti, ma per il giovane il godimento dovrebbe essere quello di operare concretamente per i suoi simili. Alla poesia dovrebbe dedicare i momenti di relax. Naturalmente questa non vuole essere una critica, anche perché io faccia parte della categoria dei vecchi, ma perché credo che ogni contributo sia utile specie quando persone come te si dedicano giustamente alla “polis” in senso generico.

Massimo Sega

venerdì 14 maggio 2010

Ben Block: "Sapete quanto costa un litro di latte al supermercato? E quanto costa all'ecosistema ve lo siete chiesto?"

Da cinque anni la rivista bimestrale del Worldwatch Institute esplora la storia, i metodi di produzione, e gli impatti ambientali e sociali dei prodotti di uso quotidiano, nella rubrica Life-Cycle Studies e da qualche tempo i risultati sono disponibile gratuitamente online su Eye on Earth a cura di Ben Block, staff writer del World Watch, che questa volta si occupa del latte, l'alimento che nutre i cuccioli dei mammiferi da milioni di anni, e che oltre ad una "bevanda naturale", è diventato un cibo trasformato, manipolato e mercificato dagli esseri umani, gli unici animali ad utilizzare il latte di altre specie.

«Tuttavia - scrive Ben Block - prima che il bestiame venisse addomesticato circa 9.000 anni fa, la mungitura di una mucca era uno sport estremo e gli uomini evitavano semplicemente ignorando il suo latte. E dopo lo svezzamento, non avevano bisogno per gli enzimi per separare gli zuccheri del lattosio separati, quindi la maggior parte degli uomini adulti erano intolleranti al lattosio. Ma genetisti immaginano che 5.000-7.000 anni fa in Europa un raro e avventuroso individuo tollerante al lattosio abbia avuto il coraggio di bere il latte dal suo bestiame. Quelli con un vantaggio genetico simile lo hanno eventualmente seguito lungo una strada simile verso il latte. Molte tra le culture che hanno sviluppato per prime il gusto per il latte, come gli scandinavi quasi per intero tolleranti al lattosio, continuano a berne di più: il più alto livello mondiale pro-capite di consumo di latte si trova in Finlandia (184 litri) e Svezia (146 litri )».

Secondo la Fao, nel 2008 sono state prodotte 578 milioni di tonnellate di latte fresco, con una crescita del 20% rispetto al dato del 1998 e Cina, Brasile e India rappresentano quasi la metà di questo aumento produttivo, si prevede che entro il 2050 i consumi di latte raddoppieranno.
Block spiega che «Come gli esseri umani, le mucche devono rimanere incinta per produrre latte. Tra i vitelli, dopo i primi due giorni, le femmine vengono separate ed allevate per la produzione lattiero-casearia, mentre i maschi sono spesso venduti per la carne bovina. Le mucche passano sempre di più la loro vita nelle concentrated animal feeding operations (Cafo - gli allevamenti intensivi, ndr). Secondo l'U.S. Government Accountability Office, negli Stati Uniti le aziende lattiere più grandi hanno circa 1.200 mucche ciascuna.

Il Gao stima che queste grandi aziende agricole producano ognuna 30.502 tonnellate di letame ogni anno, formando lagunaggi di rifiuti i cui reflui spesso generano inquinamento delle acque e riempiono l'aria di protossido di azoto ed altri contaminanti».

Le mucche da latte vengono alimentate a mais o soia per aumentare la loro produzione giornaliera, ma i bovini si sono evoluti mangiando erba e una dieta industriale a base di amido si traduce spesso in un aumento dello stress fisiologico e infezioni, che i produttori generalmente curano e prevengono con iniezioni di antibiotici. Inoltre i grandi allevamenti zootecnici per evitare la presenza di mosche e parassiti non lesinano sugli insetticidi, spargendo sostanze potenzialmente inquinanti per i lavoratori, l'ambiente e le risorse idriche. Diversi allevatori continuano a trattare le mucche con l'ormone della crescita bovina (o rBST), che diversi ricercatori collegano all'aumento di nascite di vitelli deformi, infezioni delle mammelle e rischi di cancro nei consumatori di latte.

L'utilizzo dell'ormone della crescita è stato vietato in Australia, Canada, Ue e Nuova Zelanda, ma negli Usa i rischi per la salute collegati allo rBST vengono incredibilmente considerati "gestibili", anche se la crescente opposizione dei consumatori ha costretto numerose aziende lattiero-casearie a porre fine volontariamente all'uso di rBST e, secondo il dipartimento dell'agricoltura statunitense, dal 2005 il suo utilizzo è diminuito del 5%.

Secondo il Worldwatch Institute «In media, le aziende lattiero-casearie contribuiscono per il 93% alle emissioni di gas serra associati al latte (con la trasformazione del latte e la produzione di imballaggi responsabile per i rimanenti gas serra), dovuti principalmente al metano rilasciato direttamente dalle mucche e dei cambiamenti di utilizzo delle terre associati alla realizzazioni di pascoli per le mucche. Un rapporto della International Dairy Federation evidenzia che, in media, un chilogrammo di latte è responsabile di un chilogrammo di biossido di carbonio equivalente.

La Fao, in un rapporto pubblicato ad aprile, ha stimato che il settore lattiero-caseario a livello mondiale contribuisca al 4% dei gas serra causati da attività umane. Ogni chilogrammo di latte richiede anche quasi 10 litri di acqua per l'alimentazione, la pulizia, e la produzione».
Le alternative per ridurre l'impronta ambientale del latte esistono: latte biologico prodotto da mucche che pascolano all'aria aperta, con certificazioni che assicurano il non utilizzo di fertilizzanti sintetici, pesticidi, modificazioni genetiche e il corretto trattamento dei sottoprodotti della macellazione, come il letame o il sangue.

«Gli agricoltori devono anche garantire l'accesso delle mandrie al pascolo durante il periodo della crescita - scrive Block - curare le mucche umanamente e separare le vacche malate trattate con antibiotici».
Oltre alla certificazione biologica, numerosi governi ed industrie stanno implementando le iniziative volte a limitare gli scarti delle aziende lattiero-casearie, le emissioni e l'utilizzo dell'acqua. La Gran Bretagna ha annunciato nel 2008 la sua Milk Roadmap, una campagna volontaria per ridurre entro il 2010 l'utilizzo di acqua dal 5 al 15% per ogni litro di latte prodotto e per una gestione dei reflui zootecnici che deve riguardare il 95% delle aziende agricole ed una riduzione entro il 2020 dei gas serra provenienti dalla produzione lattiero-casearia del 20 -30% rispetto ai livelli del 1990.

(greenreport.it)

giovedì 13 maggio 2010

Roma - La Rete dei Cittadini e Centro di Cultura Ecologica: "Programmi di ecologia sociale e politica solidale"

Centro di Cultura Ecologica: Sabato 15 Maggio - Giornata di presentazione di Libri, Mercato Agricolo Biologico, e Raccolta firme per la ripubblicizzazione dell'Acqua. La cultura per l'ambiente, il sociale, i diritti dei popoli. In occasione del Mercato Bio del Centro di cultura Ecologica la Biblioteca "Fabrizio Giovenale" organizza una giornata di presentazione di libri: Presso la Biblioteca "Fabrizio Giovenale" Centro di Cultura Ecologica - Via Fermo Corni, snc - Roma.

FUTURO INDIGENO a cura di Rita Martufi e Luciano Vasapollo (Jaka Book). alle h. 11. Questa opera, a cui hanno partecipato autori di vari paesi dell'America Latina dando voce a esperienze di largo respiro, apre un orizzonte fondamentale per concepire il futuro del pianeta.

ALLERTA CHE CAMMINA
a cura di Luciano Vasapollo e Carlos Lazo Vento (Natura Avventura Edizioni) - Da tempo contro la globalizzazione neoliberista, e più in generale in alternativa al capitalismo, si sta sviluppando la concezione dello sviluppo locale autodeterminato, come elemento fondamentale per le aspirazioni dei movimenti di classe contro la povertà e per accedere più rapidamente al progresso sociale

IN PRIMA PERSONA, Lotte e vertenze dei comitati territoriali nel Lazio, di Daniele Nalbone e Ylenia Sina. Sabato 15 maggio 2010, ore 16.00. Comitati e vertenze territoriali di città, paesi, quartieri. In lotta contro decisioni calate dall'alto, per difendere il "bene comune", la qualità della vita, il futuro dei figli, le proprie città, i diritti fondamentali. Storie di cittadini e cittadine che non si sentono più rappresentati e che in mancanza di tutele e privati del diritto al futuro scelgono di agire in prima persona. Dalla battaglia contro l'inceneritore di Albano alla No-Turbogas di Aprilia, dai comitati NoFly di Ciampino e Viterbo al NoCoke dell'Alto Lazio fino al No Corridoio Roma-Latina; dalla lotta per la casa fino alla difesa dei migranti o al comitato delle Madri per Roma città aperta. Un viaggio nella mobilitazione invisibile di Roma e Lazio, una mappa ragionata e raccontata di lotte esemplari, di persone in carne e ossa, che non trovano spazio nei media ufficiali ma che fondano le ragioni e le speranze.

info@centrodiculturaecologica.it"

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La Rete dei Cittadini: Dopo le elezioni regionali nel Lazio RETE DEI CITTADINI sta lavorando per preservare e rafforzare l'esperienza elettorale e dopo l'Assemblea Generale degli Iscritti del 18 aprile 2010 è stata definita la linea politica intitolata UNITI NELLE DIVERSITA' disponibile su http://retedeicittadini.it nella sezione "chi siamo". In questo documento si indica la volontà, tra tante altre, di promuovere un cambiamento culturale prendendo spunto dai modelli virtuosi già esistenti. Il cambiamento necessario ed auspicabile, dovrà abbracciare anche l'aspetto sociale ed economico per alimentarsi da questi secondo una visione globale e "olistica" della politica. L'assemblea per la ricostituente dell'associazione RETE DEI CITTADINI si svolgerà a Roma il prossimo 22 maggio 2010

mercoledì 12 maggio 2010

La biodiversità in pericolo - La terra langue ed il sistema contina a mungere senza pietà le risorse naturali - Lettera di Domenico Scilipoti

Biodiversità. Domenico Scilipoti (IDV): In 40 anni danni irreparabili al sistema terra. I vertebrati ridotti di un terzo; a rischio un quaro delle piante.

Troppe persone si illudono che si possa fare a meno della biodiversità, o che comunque il problema possa attendere. Niente di più falso! E mi riferisco ai sistemi naturali che sostengono l´economia globale. Il sistema di supporto del nostro pianeta, che regge la vita di 6 miliardi di esseri umani (9 miliardi nel 2050), sta dirigendosi verso un punto di non ritorno: la deforestazione selvaggia, l´impoverimento dei suoli, la pesca eccessiva, la modifica degli habitat, la distruzione delle barriere coralline e, in generale, la dispersione del patrimonio biologico delle specie animali e vegetali, cominciano ad avere un peso considerevole nell´economia. Aggiungiamo al tutto l´inquinamento, i consumi eccessivi, gli aumenti demografici, i cambiamenti climatici e avremo una ricetta davvero ben condita. "Fermiamo questa vorticosa e pericolosissima estinzione. L´essere umano deve tornare ad essere ecocentrico.

On. Dott. Domenico Scilipoti
06 67608028

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Altri articoli con tag Domenico Scilipoti
http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=domenico+scilipoti

martedì 11 maggio 2010

Calcata, dal 23 al 29 giugno 2010 - Solstizio d'estate - Vigilia di San Giovanni - San Pietro e Paolo

Cari amici, vi invito a divulgare liberamente la notizia ed a partecipare gratuitamente alla manifestazione sotto riportata, che si svolge a Calcata dal 23 al 29 giugno 2010. Sia contribuendo con opere grafiche o fotografie sia in veste di relatori alle tavole rotonde. Questa manifestazione viene organizzata in collaborazione tra Circolo Vegetariano VV.TT., ass. APAI e sezione di European Consumers Tuscia, per lanciare le attività sociali congiunte per l'anno in corso.
Attendo vostra conferma e descrizione del tipo di collaborazione che intendete proporre (foto, grafica, musica, poesia, intervento, etc.).

Cari Saluti, Paolo D'Arpini -
circolo.vegetariano@libero.it
Tel. 0761/587200

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Celebrazioni del solstizio d’estate, di San Giovanni, di San Pietro e Paolo e della luna piena in Cancro. Dal 23 al 29 giugno 2010 a Calcata.

Una manifestazione in cui si coniugano diversi aspetti sia ambientali che temporali, che comprende due tavole rotonde, in collaborazione con European Consumers Tuscia sul tema: “Antropizzazione e trasformazione del linguaggio nei secoli”, e "Le stagioni come misura, nella società umana e nella natura" nel Centro Visite del Parco del Treja di Calcata. Durante la settimana della manifestazione è prevista una mostra di fotografie ed opere grafiche, in collaborazione con APAI, da tenersi nel Centro Visite del Parco del Treja di Calcata, e vari momenti di convivialità e di conoscenza del territorio con passeggiata e festa agreste in onore della maturazione delle messi e dell’avvento della buona stagione. Durante il periodo della manifestazione, nei vari eventi, i fotografi professionisti e dilettanti nonché i disegnatori e grafici sono invitati a ritrarre vari scorci del paesaggio e delle comunità che vi abitano, Anche i poeti e narratori sono invitati a comporre testi sullo stesso tema in modo da raccogliere sufficiente materiale, i lavori più significativi verranno esposti e declamati durante una successiva manifestazione chiamata “Il Ciclo della Vita”, prevista per la Vigilia di Ognissanti.

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Programma generale:

23 giugno 2010 - Vigilia di San Giovanni, dei giorni più lunghi e del fuoco d'amor acceso.

In sintonia con la tradizione il Circolo Vegetariano di Calcata, anche quest’anno, festeggia il 23 giugno in quella che è chiamata la magica notte delle streghe, del solstizio d’estate, della vigilia di San Giovanni e del compleanno del presidente. Tutto combacia perfettamente, in questa data magica. Nella tradizione antica durante questa notte di prima estate si facevano rotolare dalle rupi dei grandi fasci di arbusti infuocati. Questa consuetudine aveva radici nella simbologia pagana di trasmettere la luce ed il calore dell’estate alle fredde valli sottostanti. L’altra tradizione dei fuochi di San Giovanni era quella dei due falò, uno interno, attorno al quale danzare fino al mattino, ed uno esterno, che delimitava il campo d’azione. Tutto ciò rappresenta l’identità fra la luce interiore del Sé e quella esteriore della Creazione. Questo è anche il senso della cerimonia che riproponiamo qui a Calcata, per ricordare la supremazia della natura su ogni artifizio dell’uomo. Riti pagani, danze in cerchio, musica arcaica, contemplazione della natura, è quanto aspetta i novizi che affronteranno il “rito propiziatorio”.

Sull’etimologia di Giugno gli studiosi sono concordi che questo è il mese dedicato a Giunone (Iuno), la dea dell’abbondanza e delle messi, nonché legittima sposa di Giove, per questa ragione venivano raccomandate le nozze durante il mese di giugno. Questo è anche il mese delle ciliegie, un frutto rosso e turgido e dolce, come il latte di Giunone….. Nella valle del Treja, in territorio del Parco, esiste un’antica struttura templare, lungo il corso del fiume, dedicata appunto a Giunone. Durante le ore del primo pomeriggio, quando il sole è caldo e l’aria dolce, davanti ai vetusti ruderi che videro nel passato la celebrazione delle feste orgiastiche, compiremo il tradizionale lavacro sacrale della vigilia di San Giovanni, sinonimo di purificazione mentale e corporale. Più tardi al Tempio Laico della Spiritualità della natura si svolge incede il rito propiziatorio davanti al fuoco, con salto della fiamma ed espressione di desideri (le donne sono pregate di vestire gonne larghe).

L’appuntamento è per le ore 11.00 del 23 giugno 2010 al Circolo vegetariano, via Fontanile snc. Inizio con l’analisi archetipale del sistema integrato e pranzo con le specialità vegetariane da ognun portate.
Nel pomeriggio, alle h. 18.00, appuntamento al Centro Visite del Parco del Treja e successiva discesa al fiume Treja, per il battesimo laico, ognuno a turno verrà asperso di acqua santa da un san Giovanni prescelto dal caso con il sistema della cannuccia più corta.
La sera cerimonia nel Tempio della Spiritualità della Natura.

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Calcata, Sabato 26 giugno 2010: Luna Piena in Cancro, Festeggiamenti per il Solstizio d'Estate.

Introduzione al tema del linguaggio:
Semantica e filosofia - Religione e spontaneità - Razionalismo e poesia

Le parole sono e creano significati, aiutando la comprensione della realtà. Se non conosciamo il significato delle parole non possiamo parlare né di giustizia sociale né di (eventuale...) democrazia.
Premesso che l'informazione attuale non si limita più alla conoscenza o alla decodificazione dei problemi, ma pone in essere la costruzione di realtà parallele virtuali, è giocoforza avvalersi degli studi, che fortunatamente aumentano, sul reale significato delle parole di uso corrente, per poterci riappropriare del senso del reale.

In un ipotetico ritorno alla natura ed alla percezione della sessualità come naturale e necessaria polarità, cominciamo con il prendere in considerazione alcuni "verba".

Repubblica, nel significato originario, significava Res Publica. Coerente con il bene comune che, nella prisca comunità latina, coincideva col Bene Cosmico. Tutto il contrario della Repubblica Italiana, ...basata sul lavoro (dei burocrati!!)

Nel senso originario, il lavoro significava qualcosa di negativo. Labor, voleva dire affanno, fatica, operatività deludente. Tutto il contrario di di "agere" (agire). Cioè lavoro creativo, che dà soddisfazione perché, appunto, creativo. Non solo nell'Arte ma anche nella coltivazione della terra, che è è essenzialmente ARTE e l'agricoltore un artista.
Quindi abbiamo il lavoratore contro l'artifex. Il labor è anche sinonimo di lavoro per ricompensa. Non per il piacere di creare secondo natura.
L'Artifex può anche trovare un vantaggio economico nel frutto del suo "lavoro" ma questo sarà sempre di intensità inferiore rispetto al piacere creativo. Inoltre, il lavoro per ricompensa, oltre che significare una condizione servile, genera attaccamento al frutto di quel lavoro. Di qui il senso di assoggettamento, di schiavitù, di alienazione, di sentimento di insignificanza che pervade colui che serve senza passione, senza partecipazione, e quindi inutilmente (per sé e per gli altri).

I significati delle parole che usiamo quotidianamente uniformano i nostri comportamenti e creano il tessuto di una comunità. Ecco perché occorre riscoprire il significato vero ed originario di tutte le parole, contro l'imbastardimento voluto e programmato. Non a caso il concetto di "nazione", elaborato qualche secolo fa, definisce in maniera molto chiara l'idea che ne è alla base. Se cerchiamo il primo elemento di collegamento fra esseri umani, questo non può essere solo il territorio ove essi nascono e vivono, ma anche la lingua che essi parlano per comunicare tra loro. La parola, se non è tutto, è comunque come ha colto l'autore della frase: "In principio era il Verbo". Infatti, all'origine di qualsiasi concetto, in qualsiasi modo elaborato, c'è la possibilità di comunicarlo. Posto che un concetto possa nascere spontaneamente "dentro" un cervello e senza il contributo della mente....

Oggi l'uomo è avulso dalla centralità dell'Universo. Isolato dentro la Massa, si sente escluso dal Tutto. Cacciato dal Paradiso Terrestre, non in termini mitologici, ma nella concretezza giornaliera. Nel momento in cui l'uomo è solo dentro le metropoli-giungle di cemento, l'uomo ha perduto la sua essenza. Non può più essere considerato un "umano", bensì l'umanoide degli scrittori di fantascienza. Il recupero può avvenire solo ripristinando una visione olistica dell'Universo/Multiverso.
(Giorgio Vitali)


Programma, in collaborazione con European Consumers Tuscia:
h. 16.30 – Tavola Rotonda nel Centro Visite del Parco del Treja su: “Antropizzazione e trasformazione del linguaggio nei secoli”.
h. 19.00 – Rinfresco con i prodotti locali da ognuno portati.

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Calcata, 29 giugno 2010: “Le stagioni come misura, nella società umana e nella natura” – Tavola Rotonda in collaborazione con European Consumers Tuscia

Della laicità e dell’ecologia conosciamo gli aspetti ambientali, sociali e culturali ma esiste anche una ecologia sessuale. Ed ancora oltre gli aspetti naturalistici della sessualità, spesso connessi alle stagioni, potremmo discutere anche degli aspetti fantastici ed occulti sulla sessualità extraplanetaria. In alcune teorie ad esempio si fa risalire la nascita della vita sulla terra alla fecondazione con germi venuti dallo spazio.….

Durante la Tavola Rotonda che si tiene a Calcata il 29 giugno 2010 si vuole parlare della capacità degli esseri viventi di esprimere, in sintonia con la natura e le sue stagioni, pulsioni e tendenze che evidentemente fanno parte del nostro bagaglio mnemonico e genetico, altrimenti non potrebbero manifestarsi. Eros e Psiche sono “ondulazioni energetiche” dello stesso potere in fasi diverse e questo ormai la scienza lo ammette candidamente.

Programma del 29 giugno 2010:

h. 10.30 – Passeggiata partendo da Calcata lungo la via Narcense, venire muniti di falcetto per ripulire il sentiero, picnic in loco, bagno nel Treja.
h. 12.30 - Nell'orto della Dea Furrina, divinità degli anfratti e delle falde acquifere e dei pozzi scavati per raggiungerle, inizia il simposio all'aperto. Condivisione del cibo vegetariano da ognuno portato.
h. 16.00 – Centro Visite Parco del Treja. Continua l'esposizione in corso di grafica e foto riproducente scorci naturalistici e strutture sociali.
h.16.30 – Tavola Rotonda su: “Le stagioni come metro sociale, sessuale e riproduttivo nella società umana ed in natura”.
h. 19.00 - Rinfresco finale con dolci e bevande da ognuno portate.

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Grazie per l'attenzione prestata, Paolo D'Arpini

Info: circolo.vegetariano@libero.it - 0761/587200
http://www.circolovegetarianocalcata.it/veggente-hou/