mercoledì 17 febbraio 2010

Papa Ratzinger è alla frutta: "Pedofilia sacerdotale, diminuzione dei cattolici nel mondo, omissioni del vaticano... IOR a rischio bancarotta!"

Segue il sondaggio sulla diminuzione dei credenti in Francia ed il comunicato stampa della Santa Sede nel quale il Papa se la prende con i suoi sacerdoti pedofili e con i vescovi che hanno taciuto sulle malefatte dei loro dipendenti. Ed ora la banca del vaticano (IOR) rischia la bancarotta per il pagamento dei danni economici e morali...


Intervento di Peter Boom:
Il primo a dare le dimissioni dovrebbe essere proprio lui,
Joseph Ratzinger, e se fossero ancora in vita anche i suoi
predecessori, che tutti hanno cercato di nascondere e di
imporre il segreto sui tantissimi casi (moltissimi ancora
non scoperti)che hanno rovinato tante vite di ragazze e
ragazzi innocenti costretti a subire le represse voglie
sessuali clericali. Malgrado il fatto che Papa Benedetto XVI
sia considerato "non processabile" grazie alla sua alta
carica in qualità di Capo di uno Stato straniero dovrebbe
essere così cristiano da consegnarsi immediatamente alle
Forze dell'Ordine per farsi poi giudicare dal Tribunale per
i Diritti Umani per PLURIFAVOREGGIAMENTO DELLA PEDOFILIA in
quanto ha firmato il documento che ha imposto il segreto
sulla pedofilìa all'interno della chiesa cattolica con il
risultato che i preti trovati colpevoli venissero soltanto
trasferiti ad altre sedi da dove hanno continuato
impunemente ed ancora più tranquilli con le loro turpe
azioni.

Bisognerà altresì appurare la connivenza di tutti i
prelati dei quali nessuno mai ha protestato pubblicamente
contro le aberranti direttive della Santa Sede.
Tutto questo era già noto da parecchi anni!
Tutti i fedeli ed i credenti sono stati traditi da questa
gerarchia vaticana e dovrebbero far sentire forte le loro
voci.

........
(Articolo da Yahoo in data 16 febbraio 2010)
Papa Benedetto XVI ha detto ai vescovi irlandesi, parlando
dello scandalo sulla pedofilia che ha scosso la Chiesa
cattolica, che l'abuso sessuale sui bambini da parte di
sacerdoti è un "crimine abominevole" che deve essere
affrontato con determinazione, fa sapere il Vaticano.
"Il Santo Padre ha osservato che l'abuso sessuale sui
bambini e i giovani non è solo un crimine odioso ma anche
un peccato grave che offende Dio e ferisce la dignità
della persona umana creata a sua immagine".

Papa Benedetto XVI, i 24 vescovi irlandesi e gli alti
funzionari vaticani si sono incontrati dopo lo scandalo
emerso in Irlanda in seguito al Rapporto Murphy, dove si
condannano gli abusi contro i bambini perpetrati da alcuni
preti cattolici in Irlanda.

Nel rapporto, pubblicato a novembre, si sostiene che la
Chiesa abbia nascosto "in maniera ossessiva" questi abusi
sui bambini, perpetrati nell'arcidiocesi di Dublino dal 1975
al 2004, e abbia messo in atto una politica del "non
chiedere e non dire".

I colloqui, i primi di questo tipo in Vaticano in otto anni,
sono serviti per mettere a punto un piano di azione e
potrebbero portare ad altre dimissioni all'interno della
gerarchia ecclesiastica irlandese. Quattro prelati, per
altro, si sono già dimessi.

"Mentre ci rendiamo conto che l'attuale situazione dolorosa
non sarà risolta rapidamente, (il Papa) ha sfidato i
vescovi ad affrontare i problemi del passato con
determinazione e risolutezza, e ad affrontare la crisi
presente con onestà e coraggio", ha aggiunto il
comunicato.

I vescovi "hanno anche enfatizzato il loro impegno alla
collaborazione con le autorità civili in Irlanda - del
Nord e del Sud - e con il Comitato nazionale per la
salvaguardia dei bambini nella Chiesa cattolica in Irlanda
per garantire che gli standard, le politiche e le procedure
della Chiesa rappresentino la migliore pratica in
quest'area", si legge nella nota.

Il rapporto Murphy sostiene che tutti i vescovi di Dublino
fossero a conoscenza di alcune denunce, ma che fossero più
preoccupati di proteggere la reputazione dell'arcidiocesi
che di salvaguardare i bambini.

Quattro vescovi hanno già rassegnato le loro dimissioni, e
il Papa le ha già accettate in uno dei casi. Il gruppo
"One in Four", del quale fanno parte alcune vittime, ha
già fatto un appello ai vescovi irlandesi coinvolti in
questa "cultura di omertà", chiedendo loro di rassegnare
le proprie dimissioni.

...........

Intervento di Luigi Cascioli:

Dai seguenti sondaggi fatti in Francia dalla CSA nel 2007 appare evidente come il cattolicesimo sia irriversibilmente prossimo alla sua fine.
Sondaggio CSA 2007 rapportato al sondaggio 1994 sulla popolazione in generale:

1994 cattolici 67% 2007 cattolici 51%
(Diminuzione dei cattolici 16%)

1994 atei 23% 2007 atei 40%
(Aumento atei 17%)

Sondaggio CSA 2007 eseguito specificatamente sui battezzati: credono in Dio il 54 %, dubitano della sua esistenza il 30%, non credono in Dio il 18%. Da considerare che il 54% di coloro che credono in Dio, è formato per l'80% da appartenenti alla terza età.

Traendo da queste statistiche un rinforzato incoraggiamento, proseguiamo fiduciosi nella nostra marcia contro l´immoralita' e l´oscurantismo della "Grande Impostura".

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