sabato 6 febbraio 2010

Autonomia amministrativa per il Tibet... e misericordia per il pianeta Terra! Un appello di Alex Raccis

Nei secoli scorsi l’altopiano Tibetano è stato mantenuto sano ed immacolato, grazie anche ai principi Buddisti di rispetto, non violenza e verità.

Oggi troviamo lì: sfruttamento pseudo-coloniale, devastazione ecologica, foreste distrutte, desertificazione avanzante, pascoli morenti, discariche chimico-industriali.. Ma c’è di peggio: esperimenti nucleari, produzione di ordigni bellici,estrazione di uranio, depositi di scorie nucleari qua e là, senza avvertimento alcuno, né precauzioni, né salvaguardia. Tutto ciò accompagna l’invasione Cinese, criticata a parole ma nei fatti consentita dalle altre Nazioni della Terra, dall’ONU, etc.

Diverse centinaia di migliaia di soldati cinesi armatissimi e le loro postazioni nucleari creano una situazione di TENSIONE BELLICA in una area estremamente delicata geo-politicamente: mentre invece per secoli il Tibet si è reso utile come stato cuscinetto equilibratore di pace.

Ma dobbiamo andare un attimo in retrospettiva:
Il primo ordigno nucleare entrò nel 1971 a Tsaidin (Amdo nord) ed attualmente le testate atomiche sono dozzine. Il luogo principale di ricerca e produzione bellica, chiamato Nona Accademia, è in Amdo nord.est in Dhashu, ma è zona segreta.
Notizia agenzia Tass de 03-07-1982: la Cina ha condotto esperimenti nucleari in diverse zone del Tibet.
Notizia del giornale JefanggjiunBao del 16-09-1988: manovre militari per collaudo di nuovi armamenti effettuate in Tibet.

Tutto ciò rende l’intera critica area instabile. Ad esempio dopo agitazioni in Tibet, nel 1962 assistiamo alla prima guerra Sino-Indiana, e le tensioni ai confini sono sempre accese. Nel solo 1990 si contavano solamente in Tibet Centrale oltre 30 divisioni cinesi: circa 400 mila soldati. Tale Modus Operandi implica per il Governo Cinese una spesa immensa per mantenere soldati, strutture organizzative militari e relativi trasporti, vettovagliamenti etc. ed un consumo smisurato ed inquinante di gasolio. Tali risorse potrebbero sanare le immense sacche di povertà rurale e non solo presenti in Cina. Apprendiamo questi dati da Der Spiegel,The Economist e The Times of India.

Sempre da queste testate giornalistiche viene confermato che: vi sono inoltre in Tibet almeno 17 stazioni radar segrete, 14 aeroporti militari, 5 basi missilistiche, una decina di ICBM (inter continental balistic missile) missili intercontinentali nucleari, 70 missili a medio raggio, 2 a lungo raggio etc. (Dati 1987).

Tutto ciò significa anche che in caso di decisione precisa o di errore od incidente varie testate nucleari possono arrivare sulla tua testa, casa, famiglia, etc. da un momento all’altro.

In Tibet i Cinesi sono più numerosi dei Tibetani e la cultura e vita locale sta morendo. Tale serie di eventi, oltre ad essere orrendamente grave a livello etico, morale e politico, oltraggia il Diritto all’Autoteterminazione dei Popoli, e rinnega, ribalta e calpesta la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani approvata e ratificata dall’ONU già più di 60 anni fa: il 10 dicembre 1948!

La Comunità Internazionale tende a trascurare ed ignorare valori come questo in favore di accrediti ed accumuli finanziari e di potere nelle mani di pochi a svantaggio di tutti e tutte, della Biosfera, Idrosfera, Atmosfera e non solo.

La situazione è ormai più che drammatica, come sa chi si informa, ed è nostro dovere agire nettamente, intensamente, in modo acceso al fine di evitare alla Terra la fine di un Gigantesco Inferno. Fra i Principi da difendere c’è il Diritto all’Autodeterminazione dei Popoli e la Salvaguardia del’Ambiente. Gli Scienziati, la meteorologia, gli esperti mondiali ci dicono: l’Ambiente Tibeto Himalayano sta morendo e va salvato se vogliamo evitare ulteriori scompensi e problemi climatici anche da noi.

L’Assemblea delle Nazioni Unite ha dichiarato, questo in corso, l’Anno Internazionale della Biodiversità, quindi si parla di ecosistemi, ambiente. Ora, trascurando gli altri problemi causati da invasori ed invasione, dobbiamo ricordare che la maggior parte dei più grandi e possenti fiumi Orientali nascono dalle nevi e dalla cime Himalayane Tibetane, apportando vita benessere ricchezza a qualche miliardo di esseri, dall’arrivo dell'Esercito Cinese la situazione della acque è andata sempre più peggiorando sia in quantità che in qualità. Il danno di riflesso è più che notevole.

In Tibet i figli non capiscono i genitori perché i Cinesi non amano si parli la lingua locale. Ora come ti sentiresti tu qui in Italia se un popolo straniero improvvisamente ti invade ti violenta ti elimina linguisticamente culturalmente socialmente economicamente anagraficamente numericamente geneticamente, etc.

E adesso come ti senti con dei missili termonucleari intercontinentali che fanno migliaia di chilometri, puntati anche sul tuo continente? Ti piacerebbe morire così? Ti rendi conto che ciò può avvenire anche tra un minuto? Non voglio però farti stare male, voglio che tu sopravviva! Ma se fino adesso il martirio ingiustificato ed inutile del popolo Tibetano e di altri popoli non è riuscito a renderci consapevoli ed attivi in loro favore si spera ora che almeno la minaccia nucleare possa farci realizzare qualcosa di utile, serio e reale.

Alex Raccis

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