sabato 19 settembre 2009

Il sindaco Alfonso Amato vieta le ronde delle squadracce razziste... succede nel comune di Sicignano degli Alburni

Le ronde sono “categoricamente vietate” a Sicignano degli Alburni, piccolo Comune della provincia di Salerno, grazie a un’ordinanza emessa pochi giorni dopo l’approvazione del parlamento al cosiddetto “pacchetto sicurezza”, che contiene norme in materia di immigrazione e tutela della pubblica sicurezza quantomeno controverse.

“Preso atto – recita l’ordinanza, ripresa da vari organi di informazione a livello locale – che il Comune di Sicignano degli Alburni si è sempre distinto per l’assoluta civiltà dei suoi abitanti, non ha bisogno alcuno né di ronde, né di delegare a privati l’imprescindibile funzione di tutela della convivenza civile”, si vieta “per l’intero territorio comunale ogni e qualsivoglia ricorso alle ronde” e si stabilisce che “ogni violazione della presente ordinanza sarà punita a norma di legge”.

Voluta da Alfonso Amato, sindaco del comune di circa 3000 abitanti, il 10% dei quali immigrati, l’ordinanza è stata approvata assieme ad altre due delibere che stabiliscono che le tasse imposte agli immigrati dalla nuova legge per la richiesta o il rinnovo del premesso di soggiorno o l’acquisizione della cittadinanza saranno a carico della giunta comunale.

“Faccio appello agli altri sindaci perché facciano la stessa cosa” ha detto Amato, per il quale il reato di immigrazione clandestina introdotto dalla legge “è un’offesa alla cultura giuridica del nostro paese. Pensare di incriminare una persona perché è nata in Africa invece che in Italia è una bestialità. È fascismo, è un ritorno al 1938”. Il primo cittadino ha annunciato che promuoverà una campagna per la convocazione di un referendum abrogativo della legge che introduce reato di clandestinità.

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