martedì 29 settembre 2009

Antonella Pedicelli e Julio Cabrera Ovalle del Guatemala

Stamani mi è capitato tra le mani un libro bellissimo, Paolo, il solo pensiero mi commuove e nello stesso tempo mi fa riflettere sulla "vita attiva" e sull'impegno concreto di tante e tante persone intorno a noi; ti allego la recensione.....e intanto ti abbraccio con immenso affetto!
Antonella Pedicelli


Perseguiteranno anche voi. Una diocesi su strade di perdono e di pace

La Chiesa italiana, a parte eccezioni statisticamente poco rilevanti, appare ben integrata nella società, del tutto a proprio agio nel sistema economico, politico, mediatico e militare che la governa. Gerarchia e fedeli sono perfettamente adattati a una società del profitto, del consumismo, della corruzione, della menzogna, del disprezzo per la persona umana e per ogni valore di giustizia e di solidarietà. Manca la profezia. Ecco perché questo libro, che parla del Guatemala e fa risuonare alta la voce dei martiri guatemaltechi - martiri della carità e della giustizia, vittime senza numero del disprezzo per i poveri - è di estrema attualità in Italia. Un vescovo coraggioso, Julio Cabrera Ovalle, passando in rassegna, con la riflessione di grandi personalità e la partecipazione attiva di tutta la realtà diocesana, le piaghe del suo popolo, il popolo quiché del Guatemala, ha pensato di venerarle e celebrarle come piaghe di Cristo. Non più, quindi, sangue che grida vendetta, ma sangue che salva. L'EMI, presentando questo libro alla Chiesa italiana e a ogni cristiano, è convinta che ancora una volta lo Spirito Santo ci parla attraverso la vita di una giovane Chiesa e ci chiede di ritrovare la strada della croce.

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